Presa di posizione del priimo cittadino allo studio presentato da Confindustria Toscana Sud. “Cinigiano è menzionato erroneamente nello studio di Confindustria Toscana sud, tra i Comuni non conformi alla normativa nazionale per l’assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani. Ci tengo a sottolineare che non è così -– il sindaco Romina Sani, replica prontamente a Confindustria – il regolamento del Comune di Cinigiano per la tassa dei rifiuti (TARI), all’articolo 2, comma due, stabilisce infatti, che nel caso in cui il contribuente produca per le utenze non domestiche rifiuti speciali assimilabili agli urbani, il tributo non è dovuto in proporzione alla quantità di rifiuti che lo stesso dimostri di aver avviato al recupero. Va, altresì, puntualizzato che sebbene non inserito specificatamente nel regolamento TARI, il criterio quantitativo è puntualmente disciplinato e normato. E’ evidente quindi, che a Cinigiano non avviene quell’anomalia denunciata da Confindustria secondo cui, in alcuni comuni, i rifiuti speciali assimilabili agli urbani, per i quali le aziende provvedono in modo diretto e autonomo allo smaltimento, finiscono per essere assoggettati anche alla Tari. Ci sembra opportuno chiarire subito questo aspetto, di non poco conto, per tranquillizzare le aziende che operano nel comune di Cinigiano rassicurandole che non sono sottoposte a questa ingiustizia fiscale. A Cinigiano, quindi, le imprese non pagano due volte lo smaltimento dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani”.
Fonti. Comunicato stampa – Comune di Cinigiano (Gr) del 11/07/2016]]>