Cultura e Sport. Ciclismo: il 14 febbraio esce "Un Pirata in Cielo", il nuovo libro su Marco Pantani

Il volume, che si compone di 100 pagine divise in 14 capitoli che narrano la vita di Pantani lungo la via delle sue vittorie, è scritto dal giornalista fiorentino Riccardo Clementi ed edito dalla casa editrice sportiva Urbone Publishing. Esce mercoledì 14 febbraio, giorno di San Valentino e 14° anniversario della morte di Marco Pantani, il nuovo libro di Riccardo Clementi con titolo “Un Pirata in Cielo” e sottotitolo “14 volte Pantani. Dalle vette delle Alpi alle stelle del firmamento”. Con questo originale testo edito da Urbone Publishing, casa editrice specializzata in letteratura e cultura sportiva, il giornalista e scrittore Riccardo Clementi, nato nel 1982 e residente a Pontassieve in provincia di Riccardo_Clementi_Un_Pirata_in_Cielo_02Firenze, ha voluto omaggiare la figura del Pirata a 14 anni dalla sua scomparsa. E proprio intorno al numero 14 ruota tutto il volume: perché 14 sono gli anni senza Pantani, 14 è il giorno di San Valentino in cui nel lontano 2004 il campione di Cesenatico salutò il mondo, 14 è il numero di tappa in cui Pantani vinse la prima tappa al Giro d’Italia il 4 giugno 1994, ma soprattutto 14 sono i capitoli del libro proprio come 14 sono i successi ottenuti tra Giro e Tour prima del drammatico 5 giugno 1999, quando Pantani fu fermato “a tutela della sua salute” a causa del valore dell’ematocrito superiore a 50. Ogni capitolo racconta una delle 14 vittorie di tappa tra il ’94 e il ’99, dai primi exploit di Merano e Aprica alle magie sull’Alpe d’Huez, dalle indimenticabili imprese con cui nel 1998 realizzò la doppietta Giro – Tour fino al dominio incontrastato sulle strade d’Italia nel 1999 bruscamente interrotto dall’inappellabile sentenza di Madonna di Campiglio, ancora oggi velata di dubbi e misteri. Tra un traguardo e l’altro, il libro ripercorre i fatti della vita sportiva di Pantani, dagli albori in sella alla bici ai primi incidenti che hanno falcidiato tutta la sua carriera, dagli esordi nella Carrera Tassoni al team della Mercatone Uno costruita su misura per lui fino alla squalifica avvertita come un’ingiustizia, ai tentativi di rialzarsi nello sport e nella vita e alla tragica morte. Marco Pantani, il più forte scalatore di tutti i tempi, era capace di trasformare ogni successo in un’impresa epica, al traguardo sempre e comunque da solo:su 14 vittorie non ce n’è una in cui il Pirata sia arrivato in compagnia di un altro atleta. Impressionante la sua azione incessante, il suo inconfondibile modo di procedere con le mani piantate nella parte ricurva del manubrio, uno scatto dopo l’altro, costantemente sui pedali a volare sulle salite più impervie. Soltanto dopo il 5 giugno 1999, quando ha conseguito ancora due successi di tappa al Tour de France del 2000, Pantani si presentò al traguardo del Mont Ventoux insieme a Lance Armostrong. Ma tre giorni dopo a Courchevel il Pirata ristabilì le distanze e staccò anche l’americano – al quale poi sono stati revocati per doping i 7 titoli al Tour – trionfando per l’ultima volta in completa solitudine. Perché Pantani era un uomo in fuga, straordinario nelle doti atletiche, fragile e sensibile nella sua umanità schietta e sincera. Quello di Pantani sulla Terra è stato un passaggio unico. Fulmineo, emozionante, intenso come i suoi scatti, capace di lasciare un segno indelebile. Una scia su cui nessuno dei suoi avversari riusciva a rimanere e che Riccardo Clementi, a 20 anni esatti di distanza dalla storica doppietta Giro – Tour, ha provato a riagganciare cercando di farlo rivivere nella narrazione dei capolavori realizzati in sella alla bicicletta. «È per onorare un ragazzo leale, prima che un campione inarrivabile – scrive Clementi nell’introduzione – che ho messo nero su bianco delle parole nel tentativo di ripercorrere la vita di Pantani lungo le vie della sue vittorie, quasi fossero una chiave di lettura per capire qualcosa in più di un fuoriclasse del ciclismo, che troppo spesso è stato rappresentato come un delinquente o al contrario come un santino, ma che era prima di tutto un uomo orgoglioso e grintoso, istintivo e severo con se stesso, buono e sensibile. Un fenomeno da studiare e ricordare con meno commenti e più attinenza ai fatti, che in questo libro ho cercato di narrare in modo fedele e puntuale nel silenzio di lunghe notti di scrittura, in cui la sagoma del Pirata riaffiorava alla mente in modo vivido. Fiera e vincente, irrequieta e misteriosa. Mi auguro di aver reso onore alla memoria di un grandissimo campione che ha vinto sempre in solitario, risvegliando nel cuore della gente emozioni che sembravano essere sopite per sempre e che ci hanno reso tutti più uniti e più umani.» Il libro, disponibile nelle librerie sportive e in altri punti vendita (http://www.urbone.eu/distributori), è acquistabile anche sul sito web della casa editrice urbone.eu ed è ordinabile in tutte le librerie d’Italia.


Fonti Comunicato stampa del 12/02/2018]]>

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