Geotermia. Il convegno di Firenze sulla "Geotermia elettrica speculativa e inquinante: l'inizio della fine?"

Il resoconto dell’incontro pubblico del 24 Marzo, che si è tenuto all’auditorium del Consiglio Regionale  (nell’articolo il video integrale degli interventi da SOS GEotermia) A circa due anni di distanza dal primo convegno dell’Aprile 2016, si è tenuto lo scorso 24 Marzo a Firenze, presso la sede del Consiglio Regionale, un incontro pubblico organizzato dalla Rete nazionale NO Gesi e dai Comitati toscani per la difesa del territorio dal titolo emblematico “Geotermia elettrica speculativa e inquinante: l’inizio della fine?” Il convegno, ha visto la partecipazione di esponenti politici, medici, docenti, ricercatori  e rappresentanti dei comitati contrari in particolar modo allo sviluppo geotermico elettrico, interventi e novità che, secondo gli organizzatori,”smontano la favola della geotermia pulita e rinnovabile”, così come si legge nelle pagine del sito web sosgeotermia.noblogs.org – Durante il convegno, all’esterno, sotto grandi striscioni, veniva diffuso materiale informativo e di protesta ai cittadini che transitavano nella centralissima via Cavour. “Tra le tante importanti testimonianze, due le notizie che – secondo gli organizzatori, si continua a leggere – non mancheranno di avere un seguito e che sicuramente riusciranno a rompere quel muro di menzogne costruito da una prepotente e falsa propaganda che vorrebbe ancora far credere la geotermia come una fonte energetica sempre pulita e rinnovabile, quando ormai dati scientifici e inoppugnabili dicono che centrali elettriche geotermiche toscane inquinano, sia per emissioni di gas climalteranti e di inquinanti tossici, più delle centrali elettriche alimentate con combustibili fossili.” Firenze_Convegno_NOGESI_20180324_01_02 “La prima clamorosa conferma” – secondo NoGesi – è quella fornita dall’on. Dario Tamburrano, europarlamentare del M5S, che da tempo sollecita le istituzioni europee ad identificare quelle forme di sfruttamento delle risorse geotermiche che, non essendo né rinnovabili né sostenibili, non meritano di essere finanziate dalle bollette dei consumatori, come invece sta avvenendo in Italia da molti anni.” “Per la prima volta – si legge – la Commissione Europea ha avviato uno studio sulle emissioni delle centrali geotermoelettriche e la Presidente della commissione parlamentare, Cecilia Wikström, rispondendo ad interrogazioni sul tema, ha annunciato la volontà della Commissione Europea di approfondire la questione. L’on. Dario Tamburrano valuta che “lo studio avviato dalla Commissione Europea è condizione necessaria, anche se non ancora sufficiente, per il varo di norme europee sulla geotermia a difesa dell’ambiente e della salute”. Siamo peraltro certi che un qualunque studio indipendente spazzerà via la propaganda sulla bontà della geotermia del Pd toscano. Auspichiamo che finalmente la Commissione Europea faccia quanto la maggioranza che governa in Regione non mai fatto e consenta l’audizione in Commissione di scienziati e tecnici indipendenti, docenti autorevoli nelle nostre Università.” Giudicato importante dagli organizzatori anche l’intervento dell’avvocato Michele Greco, “che ha offerto una panoramica di quanto si è scelto di fare in altre Regioni d’Italia (come nella regione Piemonte), in attuazione di norme di legge a difesa e tutela delle falde idriche potabili o potenzialmente utilizzabili in futuro, individuando e tutelando con vincoli di uso diversificati le aree di ricarica delle falde idriche (art. 94 del D.Lgl.152/2006), mentre la Giunta della Regione Toscana continua ad omettere di applicare tale legge, come ha riferito anche il geologo Luigi Micheli, nonostante l’impegno a sanare tale ritardo sia stato preso dal Consiglio regionale. ” “È stato quindi denunciato, nei vari interventi sul tema, come la Regione Toscana, nel comunicare ai Comuni geotermici e ai Comuni confinanti – continua il resoconto sulle pagine di SOS Gotermia – i criteri usabili per indicare le Aree Non Idonee allo sfruttamento geotermico, abbia omesso di indicare la necessità di tutelare le risorse idriche e le aree di ricarica delle falde idropotabili.” Altrettanto interessanti per gli organizzatori del convegno, gli interventi dei dottori Corrieri, Marchi e Gennaro “riguardanti i dati sanitari preoccupanti delle popolazioni dell’Amiata e delle altre aree geotermiche della Toscana, che risiedono vicino alle centrali. E le testimonianze del professor Borgia sulle nuove tecnologie di ultima generazione per lo sfruttamento dell’energia geotermica e del professor Mastrolorenzo sui rischi irreversibili provocati dalle trivellazioni per pozzi geotermici.” Giudicati positivamente anche gli interventi dei politici presenti al convegno di Firenze, come i consiglieri regionali Fattori (Sì Toscana), Giannarelli (M5S), Pecori (Gruppo misto), che hanno dichiarato il loro impegno sui temi posti dal convegno e la loro azione al Consiglio regionale, per cambiare la politica di Rossi e della giunta sui temi energetici e delle rinnovabili. Giudicato “molto grave il comportamento del Presidente Rossi, della Giunta regionale e dei Consiglieri regionali del PD, tutti assenti, ancorché invitati a intervenire al convegno, sordi alle istanze dei comitati e dei cittadini.”


Fonti  Rete nazionale NoGESI – No Geotermia Speculativa e Inquinante – Marzo 2018]]>

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