Geotermia. Il Parlamento Europeo esamina sei petizioni.

Chiedono fra l’altro che le emissioni di sostanze dannose per la salute e per l’ambiente siano sottoposte a limiti UE

Riceviamo e pubblichiamo dal parlamentare europeo Dario Tamburrano *

Il lato oscuro delle centrali geotermoelettriche italiana sale alla ribalta a Bruxelles attraverso sei petizioni provenienti da Lazio, Umbria e Toscana che vengono esaminate domani pomeriggio, mercoledì 21 marzo, al Parlamento Europeo.

Le petizioni illustrano l’inquinamento e gli altri problemi causati dagli impianti attualmente in funzione o – si teme – da quelli di probabile prossima apertura. Pongono richieste così riassumibili: anche le centrali geotermiche siano tenute a rispettare limiti di emissioni stabiliti dall’UE per le sostanze dannose alla salute ed all’ambiente e non ricevano gli incentivi UE per le energie rinnovabili quando (come spesso accade) hanno emissioni di gas serra per kWh analoghe a quelle delle centrali termoelettriche alimentate a combustibili fossili. Le petizioni sollecitano inoltre norme UE per le trivellazioni profonde legate alla geotermia, così da non rischiare terremoti, subsidenza, interferenza con la falda di acqua potabile o con le sorgenti termali.

“Non esistono leggi UE sulla geotermia e le norme italiane sono come minimo lacunose – conferma Dario Tamburrano, europarlamentare M5S che fa parte della commissione energia ed industria –  Il Dario_Tamburrano_01dato ufficiale più recente sulla quantità di mercurio emesso in un anno dalle centrali geotermoelettriche toscane risale al 2007, quando risultò pari a 1,5 tonnellate. Finora l’UE non se n’è curata: eppure l’UE ha vietato da anni i termometri domestici contenenti due soli grammi di mercurio, perché se si rompevano potevano essere pericolosi. Un paradosso che deve finire”. “Abbiamo utilizzato tutti gli strumenti in nostro possesso per accendere un faro sui problemi della geotermia: emendamenti, interrogazioni alla Commissione europea e la richiesta di un’audizione pubblica nella commissione petizioni del Parlamento Europeo – aggiunge Eleonora Evi, membro delle commissioni parlamentari Petizioni ed Ambiente per il M5S – Infine abbiamo richiesto e ottenuto la discussione delle petizioni presentate da numerosi cittadini italiani. Adesso è necessario che le istituzioni europee ascoltino i cittadini e si attivino urgentemente al fine di colmare la lacuna normativa e tutelare la salute pubblica”.

L’esame delle petizioni può essere seguito in diretta a partire dalle 14,30 al link http://www.europarl.europa.eu/ep-live/en/committees/video?event=20180321-1430-COMMITTEE-PETI. (La registrazione dovrebbe essere disponibile a partire dal giorno successivo.)


Fonti * Comunicato stampa Dario Tamburrano del 18/01/2017

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