Geotermia. I Sindaci dei territori geotermici scrivono a Roma per chiedere un incontro

Amiatanews (Marco Conti): 21/02/2019
Oggi una lettera è stata inviata ai Capogruppp parlamentari.

E’ costante l’impegno dei Sindaci dei territori geotermici toscani, nel cercare di rapportarsi istituzionalmente con il Governo, per conoscere e fare chiarezza sulle scelte di quest’ultimo che sembrerebbero non considerare più la geotermia ad alta entalpia come energia rinnovabile, non solo nel FER1 ma anche  nel FER2, ovvero i due Decreti Ministeriali con oggetto le Fonti Energie Rinnovabili. Preoccupazioni non da poco e da mesi espresse in più sedi e occasioni pubbliche in quanto, se ciò fosse, non ci sarebbero più quegli incentivi ambientali riconosciuti dallo Stato a quei comuni che ospitano impianti geotermoelettrici e, in parte, anche a quelli rientranti nelle aree geotermiche, così come quelli ben conosciuti delle province di Pisa, Grosseto e Siena.
Dopo riunioni, precedenti richieste scritte e dichiarazioni rilasciate in questi mesi dai primi cittadini, oggi, una lettera firmata dai sindaci geotermici (almeno quelli interessati direttamente dalla presenza delle centrali ENEL GPI e inviata ai Capogruppo parlamentari. La missiva è pubblicata sulla pagina Facebook “GeotermiaSì”, ovvero il movimento spontaneo nato per volontà di cittadini, imprenditori, lavoratori e rappresentanze sindaci che, in questi mesi, ha organizzato assemblee e manifestazioni a sostegno (nella foto di copertina alcuni dei Sindaci geotermici alla manifestazione di GeotermiaSì di Santa Fiora del 22/12/2018).

«Onorevoli, apprendiamo in questi giorni dalla stampa che la Geotermia oltre che dal decreto Fer1 sarebbe stata  esclusa anche dagli incentivi previsti nel FER2  – si legge nella lettera – Una notizia che lascia particolarmente stupiti considerando le affermazioni da fatte recentemente dai sottosegretari del Mise Crippa e Galli nelle quali il primo affermava “Abbiamo previsto di inserire la geotermia in un altro decreto di prossima emanazione (Fer2) sul quale avvieremo un confronto con le Associazioni e gli operatori del settore. Il decreto Fer2 permetterà di assicurare una disciplina più organica alla geotermia, promuovendo la qualificazione tecnologica e soprattutto quella ambientale, sotto il profilo dell’abbattimento delle emissioni anche degli impianti esistenti” mentre il secondo in una dichiarazione rilasciata ad inizio dello mese scorso asseriva testualmente che “il MISE concorda sul coinvolgimento della Regione Toscana nella definizione di requisiti e condizioni per l’accesso della geotermia agli incentivi nell’ambito della elaborazione del DM Fer2”.
Tale dichiarazione si aggiungeva alle possibili positive aperture riscontrate in occasione dell’incontro del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi col sottosegretario Davide Crippa in cui si erano prospettate analoghe ipotesi di lavoro con l’apertura di un tavolo al quale sarebbero state invitate anche le Amministrazioni locali.»
«Ad oggi però non ci risulta che ciò sia mai avvenuto, anzi appare evidente che si sta precedendo verso una stesura definitiva del Decreto in cui l’alta entalpia geotermica viene esclusa dagli incentivi senza che vi sia la minima intenzione da parte del MISE, di coinvolgere né la regione Toscana, né tanto meno i territori geotermici.» prosegue la lettera inviata dei Sindaci «Nel comunicare il nostro personale rammarico nel caso la notizia avesse fondamento, torniamo a ripetere che l’ ulteriore esclusione della geotermia dagli incentivi avrebbe implicazioni che nelle zone geotermiche sarebbero drammatiche: non solo ogni ulteriore possibilità di sviluppo della Geotermia in Toscana e nel paese sarebbe definitivamente affossata, ma il possibile conseguente blocco degli investimenti economici da parte del gestore Enel Green Power ed il loro dirottamento verso l’estero porterebbero ad una immediata paralisi del settore con conseguenze devastanti in termini di perdita di posti di lavoro, sia in Enel che nell’indotto.»
«Si tratterebbe infatti di passare dagli attuali 350 milioni di euro investiti annualmente da Enel Green Power a circa 80 milioni, un taglio di più di tre quarti dell’importo, con conseguenze facilmente immaginabili scrivono i Sindaci geotermici La geotermia, in particolare quella ad oggi conosciuta, studiata e monitorata costantemente dagli organi istituzionali di controllo, rappresenta una realtà imprescindibile per i nostri Comuni, e ciò consente di delineare una credibile previsione di sviluppo del territorio e delle realtà economiche che ne sono interessate. Rappresenta inoltre un volano importantissimo per tutta una serie di attività economiche correlate, non escluso il turismo. Tutte attività che devono essere tenute in considerazione da chi è chiamato ad amministrare il territorio.»
«Onorevoli, il lavoro, quale elemento fondante della nostra Costituzione, ha rappresentato, rappresenta e dovrà rappresentare il mezzo attraverso il quale si potrà ridare dignità e sviluppo all’Italia. Che allora le risorse siano destinate al lavoro ed allo sviluppo e non siano distolte verso l’improduttività e l’assistenzialismo! chiedono con forza i primi cittadini firmatari – Vogliamo confidare che almeno su queste considerazioni possiamo tutti essere d’accordo ed è anche per tale motivo che siamo a richiedere urgentemente un incontro ai Capigruppo parlamentari delle forze politiche che sia nella maggioranza di governo che dall’opposizione rappresentano in Parlamento anche i nostri cittadini. Noi crediamo che l’apertura al confronto sia un dovere di chi nel Governo e nel Parlamento decide sulle strategie di crescita e rappresenti la soluzione migliore per cercare di valorizzare al massimo ed in maniera condivisa e trasparente l’energia geotermica, una delle poche materie prime presenti in questa nostra Italia.» si auspicano i Sindaci.
«Nel restare in attesa di una Vs. cortese sollecita risposta, preannunciamo alle S.V. che, forti delle ragioni sopra esposte, ci opporremo fermamente ed in ogni caso ad un possibile concretizzarsi dell’ipotesi di taglio degli incentivi alla produzione geo termoelettrica, pronti ad intraprendere qualunque azione pubblica ed amministrativa ci sia consentita dalla legge, in quanto convinti che sia dovere di ogni pubblico amministratore rappresentare al meglio gli interessi dei propri cittadini, a difesa del lavoro ed allo scopo di garantire la sopravvivenza e lo sviluppo di una risorsa, la geotermia, realtà essenziale del tessuto economico dei territori geotermici, della Toscana e dell’intero paese.»
Concludono: Loris Martignoni Sindaco di Pomarance; Giacomo Termine Sindaco di Monterotondo M.mo; Massimo Galli Sindaco di Roccalbegna; Emiliano Bravi Sindaco di Radicondoli; Iacopo Marini Sindaco di Arcidosso; Nicola Verruzzi Sindaco di Montieri; Carlo Giannoni Sindaco di Monteverdi M.mo; Sandro Cerri Sindaco di Montecatini V.d.c.; Alberto Ferrini Sindaco di Castelnuovo V.d.c; Federico Balocchi Sindaco di S.Fiora; Luigi Vagaggini Sindaco di Piancastagnaio; Loris Martignoni Presidente Unione Montana Alta val di Cecina; Luciana Bartaletti Sindaca di Chiusdino e Marcello Giuntini Sindaco di Massa Marittima

Lascia un commento