Grosseto e provincia. Tavolo di confronto tra sindaci e ASL. Termine: "Contenere la spesa ma garantire i servizi ai cittadini in tutti i comuni della Provincia."

Giovedì 12 Aprile, tavolo di confronto tra sindaci e Azienda Sanitaria.

Si è tenuta giovedì 12 aprile la conferenza zonale dei sindaci della provincia di Grosseto. Un incontro in cui, i rappresentanti di molte amministrazioni hanno espresso preoccupazione per le sorti delle sanità maremmana.

“Di fronte alla richiesta della Corte dei Conti e della direzione regionale di contenere le spese e, in particolare, limitare il costo del personale sanitario alla cifra spesa nel 2004 diminuita dell’1,3 per cento, mi è sembrato doveroso chiedere una riunione della conferenza dei sindaci. – spiega il presidente dell’organismo Giacomo Termine – Crediamo, infatti, che pur essendo giusto che il legislatore nazionale ponga dei limiti di spesa alla Regione, siano queste però a dover stabilire, in completa autonomia, come raggiungere questo obiettivo e su quali voci effettuare i tagli. La richiesta – aggiunge Termine – di contenere specificatamente le spese del personale sanitario ci pare, francamente, sbagliata”.

I sindaci della provincia di Grosseto hanno chiesto all’Azienda sanitaria di garantire tre cose: “la prossimità dei servizi sanitari, anche di tipo amministrativo, in tutti i comuni della nostra provincia – spiega Termine – Non è pensabile che in un territorio così vasto le persone siano costrette a spostarsi su grandi distante per svolgere anche operazioni di routine”. “Inoltre – aggiunge – vogliamo che sia garantito lo sviluppo del progetto di reti cliniche e la diffusione, su tutto il territorio, delle Case della salute, così come il coinvolgimento dei medici di medicina generale nelle strategie aziendali. Ultimo, ma non meno importante, vogliamo che sia tutelato il livello delle prestazioni diagnostiche e di cura in tutti gli ospedali della provincia di Grosseto.  La situazione attuale è di buona tenuta del personale sia quantitativa che qualitativa, ma, ferma questa constatazione, tale standard non può e non deve subire contrazioni, anzi in una logica di riassestamento dovrà essere privilegiata una maggiore presenza di medici, tecnici e infermieri.”

“Appare evidente che la norma che limita la spesa per il personale sanitario è sbagliata. – continua il Presidente Termine –  È ora di cambiarla, bisogna farlo presto prima che a farne le spese siano le persone più deboli dal punto di vista sociale. Questa è la vera sfida per tutti, innanzitutto per i nuovi parlamentari, ma anche per noi sindaci.  In attesa di un auspicato cambiamento chiediamo all’azienda di trovare il modo di tutelare i servizi senza trincerarsi dietro giri di parole. È un obiettivo concretamente raggiungibile, la nostra richiesta è semplice: servono più medici, tecnici e infermieri. Se ciò non avverrà sarò il primo a denunciare per interruzione di pubblico servizio chi afferma che assumere è danno erariale. I sindaci, come sempre offrono la loro massima collaborazione, e sono consapevoli dell’importanza della fase che stiamo vivendo e della necessità di governarla insieme alla Regione Toscana. Per questo motivo richiedono un incontro a Stefania Saccardi, assessore alla sanità, dove evidenziare le proposte dei territori e prendere le opportune decisioni”.


Fonti Comunicato Stampa del 13/04/2018 ]]>

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