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Amiatanews: 14/11/2020
“Restiamo sconcertati. Non ricordiamo e non abbiamo notizia di un rappresentante regionale, venuto in visita su un territorio che non si sia neppure preoccupato di avvertire e parlare con coloro che quotidianamente affrontano la realtà territoriale, come sono ad esempio i Sindaci”

“Quando si ricopre un ruolo istituzionale, da quello ‘meno importante’ come ad esempio un semplice consigliere comunale di un piccolo comune, a quelli più rappresentativi come quello ad esempio di consigliere o assessore regionale, di parlamentare fino ad arrivare a quello di ministro, buona educazione, e soprattutto rispetto per ciò che si rappresenta, in questo caso i cittadini, e non solo i propri elettori, ci si aspetterebbe che tali principi fossero rispettati da tutti i nostri rappresentanti”, così apre la nota di Fabrizio Rossi, coordinatore regionale Fratelli d’Italia Toscana e Guendalina Amati, responsabile del circolo Amiata e consigliere comunale ad Arcidosso, in riferimento alla recente visita della consigliera regionale Donatella Spadi all’ospedale di Casteldelpiano.
“Soprattutto, – proseguono Rossi e Amati – l’usuale protocollo indicherebbe, che se una di queste cariche istituzionali dovesse muoversi sui territori, per di più se anche li rappresenta ed amministra, dovrebbe quantomeno comunicare ai Sindaci, alle Amministrazioni, agli Enti Locali e alle Unioni dei Comuni di quell’area, il proprio arrivo, soprattutto in un momento così difficile come questo dovuto alla pandemia Covid-19, dove a maggior ragione, dovremmo muoverci e parlare attorno ad un tavolo tutti assieme, per affrontare le tante problematiche del momento”.
“Restiamo quindi sconcertati, – commentano i due esponenti di Fratelli d’Italia – di fronte all’assoluta mancanza di rispetto da parte della signora Donatella Spadi, neoeletta  a settembre consigliere regionale tra le fila del Pd, per la sua visita fatta presso l’ospedale di Castel del Piano di alcuni giorni fa, senza neppure aver avvertito i rappresentanti dell’Unione dei Comuni dell’Amiata grossetana, oltre che il Sindaco di Castel del Piano Bartalini, in cui il nosocomio risiede. Non ricordiamo e non abbiamo notizia che un rappresentante regionale, sia venuto in visita su un territorio, e che non si sia neppure preoccupato di avvertire e parlare con coloro che quotidianamente affrontano la realtà territoriale, come sono ad esempio i Sindaci”.
“A meno che, – ironizzano Rossi e Amati – la consigliera non si trovasse sull’Amiata per una visita personale, e che passando casualmente di fronte all’ospedale amiatino, abbia deciso di farsi una foto e un ‘giretto panoramico’ all’interno dello stesso, mal si concepisce e comprende che chi dovrebbe rappresentare, assieme all’assessore Marras, la Maremma e l’Amiata in Regione Toscana, neppure si degni di alzare il telefono per avvertire che ha in mente di farvi una visita, così da  incontrare anche gli amministratori locali. ‘A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca’, recitava un vecchio adagio”.
“Quindi, quando noi di Fratelli d’Italia affermavamo a gran voce durante la campagna elettorale appena conclusa, che le uscite fatte dalla sinistra erano solo ‘passeggiate’ per prendere voti, forse non avevamo tutti i torti ad affermarlo, visto poi quanto è successo, ad esempio, con la consigliera Spadi in questi giorni. Probabilmente, se la consigliera avesse interpellato i Sindaci ed il Presidente dell’Unione avrebbe potuto avere un quadro più chiaro e veritiero della situazione Amiatina, portando così in Regione la voce rappresentativa di questo angolo della Toscana, evidenziando le problematiche e le richieste, ma anche le grandi potenzialità del territorio amiatino”.
Purtroppo, – affermano Fabrizio Rossi e Guendalina Amati – dell’Amiata ci si ricorda solo, e quasi esclusivamente, quando ci sono da ricercare voti o per fare ‘speculazioni’, e  poco o nulla importa di come vive il territorio e della sua economia. La nostra, non vuole essere una polemica faziosa e sterile a se stessa. Se veramente si tiene al territorio sul quale abitiamo e si vuole bene ai cittadini avendo a cuore lo sviluppo e il futuro di questa parte della Montagna e della Maremma, siamo convinti che non si debba agire con il cosiddetto paraocchi, ma che occorra un serio confronto con tutti gli attori del territorio”.

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