Grosseto. I 10 anni del Codice Rosa: al Misericordia una giornata assieme ai protagonisti che ne han fatto la storia

Amiatanews: Grosseto 11/12/2019
Oggi, dieci anni fa, nasceva il Codice Rosa: il primo percorso inter – istituzionale in Italia, dedicato alle vittime di violenza.

Da quel giorno la sfida della squadra dedicata al progetto, composta dai professionisti della Asl di Grosseto, coordinati dalla dottoressa Vittoria Doretti, è stata vinta e importanti traguardi nel contrasto alla violenza sono stati raggiunti.
Con la collaborazione delle istituzioni, Procura della Repubblica, Forze dell’ordine e centri antiviolenza, il Codice Rosa si è strutturato fino a divenire nel 2016 una vera e propria Rete in tutta la Toscana. E non solo, questo approccio al contrasto del fenomeno violenza è stato ripreso e adottato in tutto il territorio nazionale ed ha visto anche esperienze a livello internazionale.

“Sono passati dieci anni da quando i componenti di quella che sarebbe stata la Task Force del Codice Rosa, si sono spogliati dei propri ruoli: professionisti sanitari e sociali, giudici, appartenenti alle Forze dell’Ordine, rappresentanti delle istituzioni e delle autorità. Abbiamo tutti indossato un unica divisa di ordinanza, quello dell’umiltà di capire che dovevamo cambiare punto di vista, che il fenomeno ‘violenza’ non poteva essere combattuto separatamente. Da questa profonda presa di coscienza è nato Codice Rosa, da quando ogni operatore ha rappresentato non solo una competenza, ma una fibra dell’unico nodo centrale che solo se forte e tenace avrebbe potuto reggere il peso di quel grido di dolore e della richiesta di aiuto delle vittime di violenza, per non farlo cadere di nuovo nel vuoto. Oggi posso dire che abbiamo davvero acceso luci in ambiti oscuri”- dichiara Vittoria Doretti.

Quest’oggi, a partire dalle 9.30 all’ospedale Misericordia sarà celebrato il decennale del Codice Rosa con un’intera giornata dedicata a questo evento e la partecipazione di tutti i protagonisti che ne hanno fatto la storia.

La mattina, nell’auditorium, si aprirà con i saluti della direzione Asl e dell’assessore regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi e continuerà con gli interventi di Vittoria Doretti (nella foto – www.stamptoscana.it) direttora Rete regionale Codice Rosa e ideatrice del progetto, alcune testimonianze tra cui il Console del Brasile Afonso Carbonar,  Linda Laura Sabbatini di ISTAT e la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e violenza di genere del Senato, per concludere con la posa della panchina rossa, simbolo contro la violenza di genere, donata dal Soroptimist di Grosseto, che sarà svelata, oltre che dall’autrice Nora Camarri,  dalla presidente del Tribunale di Grosseto, Laura Di Girolamo e dalla madre di Giulia Ferrari, vittima di femminicidio.

Il pomeriggio sarà dedicato alla formazione con il workshop “#avantinsieme contro il revenge porn”, con approfondimenti di Marino di Nardo del Ministero Pari Opportunità e Famiglia, Ilaria Bonuccelli, giornalista e la giudice Paola De Nicola.

Qualche dato? L’efficacia del Codice Rosa si registra già nei primi due anni di operatività. Nel 2010, al Pronto Soccorso di Grosseto furono attenzionati 309 codici rosa, un numero importante che faceva capire che qualcosa stava cambiando. Nel 2011, nella provincia, i codici rosa arrivarono a 503, risultato inaspettato a dimostrazione che la Rete funzionava, che le persone iniziavano a chiedere aiuto, rivolgendosi a operatori preparati che sapevano leggere il loro sguardo accompagnandole verso l’uscita di quel buio tunnel.    
Negli anni successivi il totale degli accessi è rimasto alto ma stabile con un aumento nel 2016 quando arrivarono a 393. Nel 2018, i codici rosa sono stati 267 e 77 già solo nel primo semestre del 2019 nel territorio della Sud Est.


Fonti.
Comunicato Stampa USL Sud Est Toscana del 11/12/2019

Lascia un commento