Amiatanews: Grosseto 18/11/2020
Prosegue il percorso di rafforzamento dei servizi ospedalieri della Asl Toscana Sud Est per la copertura delle direzioni al momento vacanti all’ospedale grossetano.
E’ il dottor Gianluca Lacerenza il nuovo direttore dell’Unità operativa Farmaceutica Ospedaliera area grossetana; ieri ha firmato il contratto alla presenza del direttore generale Antonio D’Urso.
Con questa nomina prosegue il percorso di rafforzamento dei servizi ospedalieri della Asl Toscana Sud Est per la copertura delle direzioni al momento vacanti all’ospedale Misericordia.
Il dottor Lacerenza, laureato in Farmacia e specializzato in Farmacia Ospedaliera presso l’Università degli studi di Bari, è dipendente dal 2008 della ex-ASL 9, poi ASL Toscana Sud est. Nel corso degli anni ha maturato esperienze professionali di coordinamento, tra cui l’incarico di responsabile di Unità semplice della Farmaceutica Oncologica area grossetana. Da ottobre 2019, ha rivestito il ruolo di direttore facente funzione della UOC Farmaceutica Ospedaliera Grossetana, fino alla selezione per in cui è risultato il migliore tra i candidati ammessi.
“Sono molto grato all’azienda ASL Toscana Sud est per l’incarico ricevuto e non nascondo l’emozione – commenta Lacerenza – Ho la fortuna di lavorare con validi colleghi che sono il punto di forza della nostra Unità operativa. In questi mesi, particolarmente difficili, abbiamo fatto di tutto per non farci trovare impreparati nella gestione dei beni farmaceutici. Importante anche il contributo dato allo studio sull’uso del farmaco Baricitinib nel trattamento dei pazienti positivi ricoverati nella bolla Covid del Misericordia, che ha portato a risultati clinici soddisfacenti, recentemente pubblicati sulla rivista scientifica Science Advances. Il nostro obiettivo, anche grazie al prezioso coordinamento del dottor Fabio Lena, direttore del Dipartimento del Farmaco della Sud Est, è quello di continuare su questa strada, cercando di garantire un servizio farmaceutico ospedaliero sempre all’altezza delle aspettative della comunità maremmana”.