Amiatanews: Grosseto 14/02/2019
«Negare l’evidenza non porta a nulla. Chiediamo maggiore collaborazione da parte della direzione ASL»
«La risposta del direttore dell’ospedale Misericordia di Grosseto, Daniele Lenzi, alla nostra denuncia sulla carenza di posti letto ci lascia quanto meno perplessi. – dichiarano oggi Elisabetta Ripani, deputata Forza Italia e il coordinatore Sandro Marrini – Avremmo gradito da parte della direzione sanitaria grossetana una maggiore condivisione: negare un problema reale che si presenta non più solo alcuni giorni l’anno ma durante lunghi e sempre più ravvicinati periodi, a oggi prevedibili, è controproducente per tutti, in primo luogo per la popolazione.»
«La difficile situazione del presidio di Grosseto è palese: non sono l’amico o il parente ricoverati a parlarcene, ma sempre più cittadini – proseguono entrambe – . Tra l’altro anche i sindacati, organizzazioni che rappresentano i lavoratori e quindi gli operatori sanitari e i medici che svolgono la loro professione all’interno della struttura ospedaliera, hanno denunciato le stesse problematiche segnalate da Forza Italia.»
«Detto questo, sappiamo bene che le condizioni attuali dell’ospedale grossetano sono la conseguenza di decenni di mala gestione da parte dei vertici dell’azienda sanitaria che hanno creato un sistema operativo, l’intensità di cura, che non funziona, falcidiando le unità operative, azzerando le aspirazioni professionali del personale nel tentativo di risparmiare denaro a scapito dei cittadini e degli operatori, spesso prendendo anche premi di produzione per i risultati raggiunti.»
«Siamo ben consapevoli che per correggere quelle scelte sbagliate ci sia bisogno di tempo: sappiamo che la direzione generale e quella sanitaria hanno iniziato a applicare modifiche all’organizzazione, con l’intento di allineare la situazione grossetana a quella della sanità delle altre due province dell’Area vasta, Arezzo e Siena – evidenti differenze delle carriere e degli incarichi che si traducevano in difformità di trattamento economico, tetti al budget, personale, posti letto per abitante -, ma siamo ancora lontani da quella che a noi, da profani, pare una soluzione semplice: ripristinare i reparti con i relativi posti letto di degenza nell’Area medica e assumere personale. Il direttore di presidio sembra descrivere una realtà completamente differente rispetto a quella che conosciamo: forse non è così presente a Grosseto per avere chiare le problematiche che ogni giorno ci segnalano i cittadini?» si chiedono Ripani e Marrini.
«Lenzi pone tanta fiducia nell’apertura della nuova ala dell’ospedale di Grosseto, come se fosse la panacea di tutti i mali, ma sappiamo già che le criticità anche dopo l’ampliamento del presidio non diminuiranno, anzi. Ricordiamo a Lenzi le difficoltà che affrontano i cittadini ogni giorno: disagi nella ricerca di un parcheggio, lunghe attese al Pronto soccorso per un ricovero, personale costretto a lavorare a ritmi eccessivi con il rischio di commettere errori. Difficoltà che non si risolvono a parole ma con azioni concrete che purtroppo ancora oggi non vengono messe in atto.» concludono la parlamentare Elisabetta Ripani e il coordinatore Sandro Marrini
«La difficile situazione del presidio di Grosseto è palese: non sono l’amico o il parente ricoverati a parlarcene, ma sempre più cittadini – proseguono entrambe – . Tra l’altro anche i sindacati, organizzazioni che rappresentano i lavoratori e quindi gli operatori sanitari e i medici che svolgono la loro professione all’interno della struttura ospedaliera, hanno denunciato le stesse problematiche segnalate da Forza Italia.»
«Detto questo, sappiamo bene che le condizioni attuali dell’ospedale grossetano sono la conseguenza di decenni di mala gestione da parte dei vertici dell’azienda sanitaria che hanno creato un sistema operativo, l’intensità di cura, che non funziona, falcidiando le unità operative, azzerando le aspirazioni professionali del personale nel tentativo di risparmiare denaro a scapito dei cittadini e degli operatori, spesso prendendo anche premi di produzione per i risultati raggiunti.»
«Siamo ben consapevoli che per correggere quelle scelte sbagliate ci sia bisogno di tempo: sappiamo che la direzione generale e quella sanitaria hanno iniziato a applicare modifiche all’organizzazione, con l’intento di allineare la situazione grossetana a quella della sanità delle altre due province dell’Area vasta, Arezzo e Siena – evidenti differenze delle carriere e degli incarichi che si traducevano in difformità di trattamento economico, tetti al budget, personale, posti letto per abitante -, ma siamo ancora lontani da quella che a noi, da profani, pare una soluzione semplice: ripristinare i reparti con i relativi posti letto di degenza nell’Area medica e assumere personale. Il direttore di presidio sembra descrivere una realtà completamente differente rispetto a quella che conosciamo: forse non è così presente a Grosseto per avere chiare le problematiche che ogni giorno ci segnalano i cittadini?» si chiedono Ripani e Marrini.
«Lenzi pone tanta fiducia nell’apertura della nuova ala dell’ospedale di Grosseto, come se fosse la panacea di tutti i mali, ma sappiamo già che le criticità anche dopo l’ampliamento del presidio non diminuiranno, anzi. Ricordiamo a Lenzi le difficoltà che affrontano i cittadini ogni giorno: disagi nella ricerca di un parcheggio, lunghe attese al Pronto soccorso per un ricovero, personale costretto a lavorare a ritmi eccessivi con il rischio di commettere errori. Difficoltà che non si risolvono a parole ma con azioni concrete che purtroppo ancora oggi non vengono messe in atto.» concludono la parlamentare Elisabetta Ripani e il coordinatore Sandro Marrini
Fonti
Comunicato stampa del 18/02/2019