Amiatanews: Grosseto 27/12/2020
Il direttore sanitario della Sud Est, Simona Dei”Giornata storica. Giunti al traguardo di oggi grazie a un grande impegno dopo un anno fatico, triste e a volte angosciante”.
L’Assessore regionale Marras: “Il fatto di sapere che da oggi è stata imboccata un’altra strada è confortante e ci dà speranza”
Sono Dino Andriani, medico competente, Marco Peruzza, pneumologo area Covid, Leda Costa, infermiera area chirurgica e Fabio Lena, direttore Dipartimento del Farmaco, i primi quattro operatori dell’area grossetana della Asl Toscana sud est a ricevere il vaccino anti-Covid stamattina all’ospedale Misericordia.
La vaccinazione prosegue nel pomeriggio fino ad esaurimento dei 45 dipendenti estratti a sorte dalla lista dei prenotati.
“Questo è un giorno storico per la sanità italiana, della Sud Est e per quella grossetana – afferma il direttore sanitario della Sud Est, Simona Dei – Siamo arrivati al traguardo di oggi grazie a un grande impegno dopo un anno fatico, triste e a volte angosciante. Un anno che allo stesso tempo ci dà adesso una speranza concreta e questa opportunità la Asl Toscana sud est la coglie in pieno per tutte le sue province. Oggi vengono vaccinati 45 operatori del Servizio socio-sanitario e da qui insieme a tutte le altre Aziende sanitarie della Toscana inizierà il conto alla rovescia per uscire finalmente dal tunnel. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato con abnegazione al lavoro di questi mesi rendendo possibile questo giorno e a tutti coloro che prima, adesso e domani ci aiuteranno a liberarci dall’incubo del Covid”.
“E’ un giorno davvero speciale, l’Europa ha deciso di concentrare questo primo momento tutto in un giorno. Ciò che stiamo vivendo ha rovinato la vita di numerose famiglie, abbiamo perso tante persone, e i riflessi sull’economia saranno altrettanto pesanti – dichiara l’assessore regionale Leonardo Marras presente all’evento – Il fatto di sapere che da oggi è stata imboccata un’altra strada, quella che sembra ci possa portare davvero a ritrovare serenità, capacità di vita e relazioni normali, è confortante e ci dà speranza. Per arrivare a questo evento sono state messe in campo cospicue risorse e la stessa gestione del vaccino ha richiesto impegno, ma è evidente che le strutture sanitarie sono formate, hanno capacità di organizzazione e di reazione. Credo che oggi inizi un nuovo percorso che ci porti a sperare davvero che entro qualche mese possiamo ristabilire qualche elemento di normalità”.