La gratitudine, un sentimento da riscoprire

Amiatanews: Amiata 14/02/2021
Appuntamento con Don Carlo Prezzolini, e le sue riflessioni riprese dalle pagine web del sito da lui ideato, “Il piccolo chiostro” (www.ilpiccolochiostro.it), nome della piccola chiesa da lui guidata.

Di Don Carlo Prezzolini (Confronto e Araldo poliziano, Toscana oggi 14 Febbraio  2021)

Se ringrazio qualcuno per una disponibilità, un atteggiamento positivo o un dono che mi ha fatto, mi sento, quasi sempre, rispondere: “Ma ti pare! Perché mi ringrazi, non c’è bisogno!”. Cerco di spiegare che è importante e bello saper ringraziare e anche sentirsi ringraziare: ma la posizione del mio interlocutore non cambia e concludo, con una battuta, “allora prego!”.
Penso che oggi il dire grazie, la gratitudine siano modi di sentire, di vivere sconosciuti, non si dimostrano più e non ne sentiamo nemmeno il bisogno nelle relazioni con gli altri. Perché? Ci possono essere più motivi che riassumerei in due filoni esistenziali: o penso che quello che mi fanno gli altri di positivo, quello che mi donano, sia dovuto perché sono importante, bravo, me lo merito …, oppure perché non ho bisogno di niente, basto a me stesso e il resto non vale niente, non è importante, è in più. E mi sembra che queste posizioni siano strettamente collegate e siano alla base dell’egoismo e dell’egocentrismo che avvelenano la nostra società.
Invece io ho bisogno dell’altro, degli altri, da solo non posso far niente, se non mi relaziono non comprendo, non scopro nemmeno chi sono, le mie potenzialità, la mia importanza e unicità. Noi siamo relazione.
Gesù sempre ringrazia il Padre, ci insegna che la preghiera di ringraziamento al Padre è fondamentale: tutto è dono, io di mio non ho niente e la vita che sono invitato a costruire è basata sui doni del Creatore, la vita stessa è un dono,  l’altro è un dono nella bellezza delle diversità, delle differenze che ha rispetto a me. Possiamo dire che la gratitudine, l’accoglienza dell’altro, la compassione sono i sentimenti che riempiono il cuore del Signore.
E la Chiesa ringrazia? Teologicamente si, ma nella prassi quotidiana?  Papa Francesco ringrazia sempre, anche se quando c’è da mettere in evidenza limiti ed errori non si tira indietro! La curia romana (o altre curie)? Penso lo faccia raramente: le prospettive di tanti monsignori, non di tutti naturalmente, sono  il successo personale e i soldi, e non guardano a niente in questa strada, nemmeno a calpestare o ad infangare i propri “confratelli”. Anche le nostre Chiese, anche noi cristiani nella preghiera ringraziamo ma nella vita di tutti i giorni mi sembra che, spesso, diamo esempi negativi, opposti.
O magari se ringraziamo ce ne dimentichiamo presto, ci sono tante cose da fare, non possiamo perdere tempo, dobbiamo vivere nell’oggi, nel presente. Il passato ormai non c’è più, è passato, appunto; il futuro vedremo, ma l’oggi è vissuto, è sempre più vissuto come unico tempo di vita. Un altro orientamento è l’opposto, nei gruppi tradizionalisti e nelle nuove realtà “sovraniste e populiste”: il passato è il cuore della nostra identità di gruppo, di  persone e viene, almeno a parole, quasi assolutizzato.
E’ vero che io vivo l’oggi, ma non sono una persona consapevole se non mi ricordo di ieri e non sogno, lavoro per il futuro. Come uomo e come cristiano.
Riscoprire la bellezza di dire grazie, di ringraziare è un passo  per lavorare per una civiltà nuova, per un cristianesimo nuovo, che riscopre le sue radici evangeliche, di un gruppo nuovo, di una nuova umanità.
E allora impariamo a dire grazie, iniziando così il nuovo giorno che ci è donato, affrontando le esperienze che faremo, anche difficili e dolorose che ci sono e ci possono far crescere. Impariamo a ringraziare il Padre per il nuovo giorno, per la vita, per tutto quello che abbiamo, per la Chiesa che ci conserva la memoria viva del Signore Gesù. Impariamo a dire grazie per le persone, per le realtà che incontreremo e ad impegnarci per viverle positivamente!

Carlo Prezzolini
donprez51@gmail.com
Confronto e Araldo poliziano, Toscana oggi 14 Febbraio 2021

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