Piancastagnaio. Alle Fonti di Borgo, il reading teatrale "Novecento"

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 24/07/2018 Letture da Pirandello, Baricco, Ginzburg e De Filippo a cura di Stelio Alvino, Sandra Fuccelli e le musiche del M° Paolo Antonio Manetti. L’appuntamento è per Venerdì 27 Luglio (ore 17.30)

Ancora un appuntamento culturale di alto livello, quello proposto dall’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio che in un contesto eterogeneo, di equilibrio e qualità nella proposta, sembra davvero contraddistinguersi in un’estate 2018 ricca di eventi da non perdere. Quello di Venerdì 27 Luglio (ingresso libero), il reading teatrale “Novecento”, (termine modernizzato che identifica la lettura pubblica di pagine scritte da parte dell’autore o di un interprete), nel suggestivo scenario delle Fonti di Borgo (restaurate nel 2016) è sicuramente un evento da non perdere, almeno per gli appassionati, parte di un fil rouge ormai divenuto un classico delle Assessore Roberta Sancasciani (Cultura) ed Elisabetta Bensi (Eventi e Manifestazioni) con la collaborazione delle Biblioteche, Musei e Archivi storici dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia (Istruttrice Claudia Maccari), che più volte hanno proposto con successo letture pubbliche di classici, saggi e poesie.

Il reading in programma è una passeggiata nella letteratura italiana del ‘900 e ha inizio con la 188° novella di L. Pirandello (Da Novelle per un anno): “NELL’ALBERGO E’ MORTO UN TALE”. Un uomo muore, da solo, in una stanza d’albergo. Ma la sua morte non si vede: si capisce solo da un paio di scarpe che l’uomo ha lasciato davanti alla porta della sua camera. E che non ritirerà mai più. In questa novella tutto sembra ruotare intorno a un paio di scarpe poste davanti a una camera d’albergo. Queste scarpe sono di un viaggiatore di passaggio, giunto in un ignoto albergo di un’imprecisata città di mare della Sicilia da New-York. Possiamo “leggere” la morte di questo uomo, in una anonima stanza d’albergo, come metafora della vita moderna, movimentata, piena di stress, in cui tutti siamo molto soli. Con l’incipit di “NOVECENTO” di A. Baricco (che dà titolo all’intero reading teatrale) ricompare ancora una volta il tema del viaggio per mare, di grande attualità. Il mito di una terra promessa, un tempo l’America per noi italiani emigranti, in cui avventurarsi per trovar fortuna lasciando la propria terra, affetti e miserie. La seconda parte si apre con “L’ INTERVISTA” di Natalia Ginzburg (1989). Da una intervista mancata, anzi due, si incrociano le vite di Marco, giovane giornalista, Ilaria, donna triste e perplessa e Stella, una ragazza alla Piancastagnaio_Novecento_reading_teatrale_20180727_locandinaricerca del proprio futuro (non rappresentata se non nel racconto degli altri due protagonisti nella rivisitazione di Sandra Fuccelli, in occasione del reading odierno). Su tutti e tre aleggia la figura di Gianni Tiraboschi, famoso intellettuale perennemente assente dalle interviste a cui il giornalista lo vorrebbe sottoporre dalle responsabilità familiari, dai rapporti affettivi. Nei tre tempi in cui si svolge la commedia, Marco si presenta ogni volta a distanza di anni (la seconda volta dopo circa un anno e mezzo,la terza dopo 10 anni) nella stessa stanza della stessa villa isolata. Nel corso del tempo veniamo a sapere che Marco si è intrufolato nella vita di Ilaria, di Stella e per vie traverse molto pesantemente anche in quella di Tiraboschi.E’ diventato a sua volta un personaggio famoso, uno sceneggiatore. Alla fine, però, intorno questo strano clan familiare, non appaiono che macerie. I sogni di tutti sono spariti, sostituiti dalle cicatrici di ferite dolorose. La Ginzburg ci regala un testo dalla grande sensibilità, una personalissima riflessione sulla necessità di preservare quella purezza di intenzioni da cui la modernità sembra essersi allontanata. Il testo descrive in maniera meravigliosa il “ privato e il “pubblico” di questo paese. Le sue false partenze, le illusioni e le delusioni, i silenzi, le omissioni. Ma anche le inaspettate tenerezze, le dolcezze e i fatali rimpianti per il tempo che passa e modifica, lui si, le vite degli uomini mentre i luoghi, le cose e i nodi della vita sembrano restare identici. Infine un estratto dalla commedia di Eduardo De Filippo “SABATO, DOMENICA E LUNEDI’” (1959), nel particolare la scena del pranzo domenicale in compagnia di amici e parenti e il litigio per un banale equivoco di gelosia tra i coniugi Peppino e Rosa che nasconde nella realtà la crisi del loro matrimonio. Arriva finalmente il lunedì, la famiglia Priore con animo più tranquillo riflette su quanto è accaduto il giorno prima e capisce che in fondo il motivo che ha fatto nascere il litigio della coppia è l’amore che ancora li unisce. Marito e moglie alla fine si dicono quello che finora hanno tenuto nascosto nei loro animi e dal chiarimento rinasce il ricordo del loro amore che ancora li terrà uniti. Il successo di pubblico che la commedia continua ad avere ancora oggi, sono forse il segno di una certa facilità del tema trattato che vuol essere partecipato bonariamente al pubblico e dove non manca il classico “lieto fine”. Stelio Alvino ha studiato dizione e lettura espressiva con l’attore ed editore Claudio Carini, Teatro stabile di innovazione “Fontemaggiore” di Perugia 2011-2015. Ha frequentato i laboratori di lettura espressiva e di teatro con Caterina Fiocchetti, attrice (PG) partecipando allo spettacolo teatrale “Venere Travestita”regia di C. Fiocchetti (2018). I laboratori di dizione e lettura espressiva di Rinoceronte Teatro (PG) con Gianluca Iadecòla, 2017. Il Corso di doppiaggio cinematografico di Caterina Cidda Maldesi, attrice, Lucignano (AR), 2018. E’ “Donatore di Voce” nel progetto “Leggi per me” della Biblioteca Comunale San Matteo degli Armeni di Perugia volto alla produzione di audiolibri per conto dell’Unione italiana Ciechi, sez. di Perugia e il Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre dal quale è stato invitato a leggere al Festival Internazionale della letteratura di Mantova (ed. 2017 e sett. 2018 pv.), dal 2017 a tutt’oggi partecipa a letture espressive e recitate in occasione di presentazioni di novità editoriali Sandra Fuccelli ha frequentato i laboratori teatrali con Francesco Bolo Rossini, attore, partecipando a performance artistiche teatrali: “Cella 27, donne dentro”, regia di Francesco Bolo Rossini, (Centro di produzione Corsia Of, Perugia, in apertura della rassegna Teatro in Piazza a Perugia, Agosto 2017; Teatro della Filarmonica di Corciano, 2018). Spettacolo teatrale itinerante “Brancaleone”regia di Francesco Bolo Rossini nella rassegna Teatro in Piazza a Perugia (Giugno-Agosto 2016). Recital su Antonia Pozzi (Biblioteca San Matteo degl Armeni, PG, 2017). Ha frequentato i laboratori di lettura espressiva e di teatro con Caterina Fiocchetti, attrice, (2017 e 2018) partecipando allo spettacolo “Venere travestita” regia di Caterina Fiocchetti (2018). Ha frequentato i laboratori di dizione e lettura espressiva di Rinoceronte Teatro, Perugia (2013). Dal 2014 a tutt’oggi partecipa a letture espressive e recitate in occasione di presentazioni di novità editoriali. E’ “Donatrice di Voce” nel progetto “Leggi per me” della Biblioteca Comunale San Matteo degli Armeni di Perugia volto alla produzione di audiolibri per conto dell’Unione italiana Ciechi, sez. di Perugia e il Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre dal quale è stata invitata a leggere al Festival Internazionale della letteratura di Mantova (ed. 2017 e sett. 2018 pv.). Paolo Antonio Manetti è diplomato in chitarra classica svolge da circa vent’anni un’intensa e proficua attività didattica. Il suo metodo pone particolare attenzione, oltre allo studio della musica attraverso lo strumento, alla crescita socio culturale dell’allievo in una relazione continua tra la disciplina artistica e le tematiche ricorrenti dalla nostra società (solidarietà, sviluppo, accoglienza, fratellanza tra i popoli, legalità, ecc.). Quale musicista esegue regolarmente composizioni originali o adattate per teatro in solo e/o formazione cameristica alternandosi tra il duo e l’ensemble con un repertorio cronologico che affronta le varie epoche stilistiche. E’ fondatore dell’Associazione Bottegart(.com) ispirata al pensiero e al lavoro del sociologo e pacifista italiano Danilo Dolci Si ringrazia Stelio Alvino per le informazioni
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