Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 29/07/2020
Alla Rocca dal 1° Agosto.
L’artista: “Un omaggio commosso agli amici che non ci sono più e un segno duraturo della tenace lotta contro le avversità nonché della grande voglia di riscatto.”
L’opera sarà messa all’asta e il ricavato devoluto alla creazione di una borsa di studio da destinarsi agli studenti pianesi più meritevoli.
Come preannunciato nei giorni scorsi dal Sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini, contestualmente all’attesa mostra di Pietro Annigoni, che si terrà all’interno della Rocca dal 1° Agosto al 30 Settembre p.v., verrà esposta, proprio all’ingresso del grande mastio medievale, l’opera di Patrizia Almonti ‘Alma Pianese‘, piatto in porcellana omaggio celebrativo alla comunità pianese.
L’artista, pittrice ed esperta delle tecniche di lavorazione su porcellana, “l’oro bianco”, oltre alle mostre personali, vanta la partecipazione a numerose collettive in Italia e all’estero e le sue opere sono state accolte in numerosi cataloghi del settore. Lo stesso Vittorio Sgarbi, atteso a Piancastagnaio nei giorni della mostra di Annigoni, le ha dedicato una positiva critica sottolineando la bellezza e la magia delle sue opere.
L’artista romana, ma di origini materne di Piancastagnaio, già conosciuta per aver realizzato lo scorso anno il Cupello, ovvero il piatto che va alla migliore comparsa durante i giorni del Palio dedicati in Agosto alla Madonna di San Pietro, era stata incaricata dal primo cittadino di realizzare il drappo di quest’anno, che, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19, non verrà aggiudicato in quanto annullata la corsa tra le quattro Contrade. Il drappo della Almonti, sarà comunque assegnato il prossimo Palio e la sua svelatura avverrà durante il suggestivo cerimoniale previsto dal protocollo.
Proprio in virtù della mancanza della corsa (18 Agosto), il momento più atteso a Piancastagnaio, l’Amministrazione Comunale ha chiesto a Patrizia Almonti di realizzare un’opera che andasse comunque a ricordare il significato e il valore della festa, andando a ricordare le motivazioni fondanti, dove cristianità e laicità divengono unisono di un messaggio popolare senza termine: devozione, tradizione, appartenenza e rispetto verso la figura della Vergine che diviene donna, “Alma”, essenza di una comunità.
Nell’opera di Patrizia Almonti, una “donna dallo sguardo mesto ma pieno di
forza e dignità” è la rappresentazione metaforica di Piancastagnaio che rappresenta anche il momento attuale. “Le Contrade sono rappresentate dalle quattro dame che la circondano tenendosi per mano come a proteggerla. Un simbolo celebrativo del fare comunità, del valore delle nostre tradizioni e del ruolo della cultura nella rinascita del nostro paese – descrive così l’opera l’artista – Il piatto, montato su una pala di legno che richiama gli altari rinascimentali, è circondato da sette dischetti di porcellana che raffigurano le quattro contrade e le istituzioni locali”.
Un rapporto interiore prima che artistico col paese di origine, radici forti in un territorio sempre frequentato e amato: “Dopo tanti anni di Palio vissuto da spettatrice, la richiesta di dipingere il Cencio mi ha intimorita e, allo stesso tempo, onorata nel ripercorrere la storia di mia madre e le umili origini dei nonni pianesi – ha dichiarato Patrizia Almonti – Superato d’istinto quel fisiologico attimo di sbandamento che intorpidisce la mente e le membra quando si è chiamati alle sfide più ardue, ho accettato l’incarico del Sindaco Vagaggini con l’emozione di poter creare qualcosa per questo accogliente angolo di Toscana, cui sono e mi sento indissolubilmente legata.”
“Con l’avanzare di questo terribile 2020, nei lunghi mesi di lotta alla pandemia che tante difficoltà e tanto dolore ha portato nelle case di questo paese, ho potuto apprezzare l’orgoglio, la lucidità e la dedizione che hanno distinto a livello nazionale il Sindaco, l’Amministrazione e, tutti uniti, i pianesi – prosegue l’artista – Così, colpita dal dolore ma anche dalla resilienza dei concittadini, mentre in silenzio portavo avanti la realizzazione della tela, ho immaginato un’altra opera in porcellana come dono e simbolo di vicinanza alla comunità di Piancastagnaio: un omaggio commosso agli amici che non ci sono più e un segno duraturo della tenace lotta contro le avversità nonché della grande voglia di riscatto.”
Oltre a essere stata pensata come simbolo di rinascita e di unità di un popolo, l’opera della Almonti ha ancor più un significato sociale rivolto ai più giovani, che ci riporta all’attualità e alle conseguenze della pandemia che ha colpito duramente Piancastagnaio, centro economico tra i più importanti dell’area amiatina e della provincia senese, comunque motivo di attenzione verso le improvvise quanto inaspettate difficoltà dovute alla pandemia. La Almonti ha infatti avuto e condiviso con l’Amministrazione Comunale, l’idea di mettere all’asta la sua opera così che il ricavato possa essere il valore di una o più borse di studio per gli studenti pianesi più meritevoli: “Attendendo il 2021 per svelare il mio Palio, questo mio nuovo lavoro vuole essere un simbolo celebrativo del fare comunità, del valore delle nostre tradizioni e del ruolo della cultura nella rinascita del nostro Paese, la cui messa all’asta sarà il primo passo per l’istituzione di una borsa di studio da destinarsi, da quest’anno e per il futuro, agli studenti pianesi più meritevoli”, ha voluto testimonia Patrizia Almonti.
Un gesto concreto, utile, significato e di valore, contributo per gli studenti e, in genere, per la scuola, tra i più colpiti dai provvedimenti legati alla pandemia che hanno influito sia sugli aspetti didattici che sui rapporti sociali, base determinante della crescita e della stessa formazione di una gioventù a cui sempre dobbiamo prestare la massima attenzione.