Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 02/06/2019
Dal grande amore e passione per il canto si è costituito in questi giorni a Piancastagnaio il coro “Amiata Choir don Zelio Vagaggini”. La nuova proposta coinvolge appassionati coristi che in questi anni sono stati componenti in altre corali della zona, tra cui quella di Santa Fiora, di Montepulciano, di Pienza e, in particolare, di Abbadia S. Salvatore nell’Arcadia Choir, la quale ha terminato recentemente la sua consueta attività.
«Abbiamo deciso di continuare in maniera indipendente questa importante esperienza, così da dare anche un senso alla preparazione che abbiamo acquisito in questi anni, grazie anche all’ottimo lavoro condiviso con il Maestro Daniele Belloni, direttore artistico di Arcadia, noto contenitore artistico e musicale, con il quale continuerà una collaborazione esterna a livello orchestrale per specifici concerti. Una collaborazione sottolineata dal fatto che il Belloni sarà nostro maestro e direttore artistico» ci spiega Alessandro Posani, componente e Presidente dell’Amiata Choir don Zelio Vagaggini presentandoci l’iniziativa.
«C’è in noi ancora voglia di cantare e stupire, attraverso una proposta diversa dal tipico coro “liturgico”, guidati dalle esperienze passate – prosegue Posani – . Il coro nasce a Piancastagnaio, che già ne ebbe uno in passato guidato da maestri di valore, tra cui Angelini e Traversi; la nostra vuole comunque essere comunque una proposta rivolta all’area amiatina, un coro composto da donne e uomini non solo pianesi, oggi in maggioranza, ma, anche, dei centri dell’anello della Montagna e delle zone limitrofe. Non a caso, nel nome abbiamo voluto come prima parola “Amiata”, proprio a testimonianza del principio guida del progetto».
«Altresì, abbiamo voluto inserire il nome di Don Zelio Vagaggini, sacerdote di Piancastagnaio, scomparso circa due anni fa, a cui il paese e, in genere, l’Amiata, devono molto per la sua opera sacerdotale e misericordiosa verso i bisognosi e i giovani – continua il Presidente Posani – . Un uomo e un sacerdote molto innovativo con una nobile visione propositiva verso il futuro. Tra le tante cose fatte, anche la musica, fu per lui importante motivo di socializzazione e proposta verso il prossimo anche attraverso la partecipazione di complessi strumentali e cori alle sue messe che “suonavano, cantavano e stupivano” in quei difficili anni ’70».
Il coro è già costituito da più di venti elementi tra soprani, contralti, tenori e bassi; un numero più che significativo, visto che va aldilà del minimo di sedici coristi considerata già di per se una più che buona base di partenza. Un gruppo di appassionati con età che parte dai trent’anni ma a cui giovani appassionati han già fatto richiesta per farne parte e le cui aspirazioni saranno prese sicuramente in considerazione. Un coro dove i componenti hanno già una significativa esperienza, più volte applauditi nei concerti. L’impegno è già rivolto al preparare il concerto del prossimo 3 Agosto, dedicato a Fabrizio de Andrè di cui ricorre il ventennale della scomparsa, quando “Amiata Choir don Zelio Vagaggini” si esibirà, sotto la direzione del maestro Vanio Romagnoli, assieme alla Filarmonica Cavallucci di Piancastagnaio. Un concerto organizzato nella scenografica Piazza Castello di Piancastagnaio, sempre più importante palcoscenico per questo tipo di eventi.
Dunque una nuova esperienza musicale a Piancastagnaio; il centro amiatino è sicuramente tra i più attivi della zona con musicisti la cui notorietà ha varcato di molto i confini della montagna con riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Non è un caso che a Saragiolo stia nascendo un polo musicale e che sia presente sul territorio anche uno studio di registrazione.
Auguri