Piancastagnaio. Assunzioni Floramiata, i Sindacati al Sindaco Vagaggini: "Sia lui il primo a rispettare le regole."

CGIL-FLAI, CISL-FAI e UIL-UILA, rispondono alle recenti dichiarazioni del primo cittadino pianese, attuale Presidente dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia. Presa di posizione contraria di CGIL-FLAI, CISL-FAI e UIL-UILA, verso le parole del Sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini, attuale Presidente dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, che aveva criticato gli stessi sindacati per il “no” alla richiesta della nuova proprietà di Floramiata, di poter assumere nuovo personale al di fuori degli ex dipendenti dell’azienda fallita nell’Ottobre 2015, rimanendo disponibile a valutare nuovo personale, anche da altre situazioni proposte dagli stessi sindacati. Le dichiarazioni del primo cittadino pianese, erano successive all’incontro avuto in Regione Lunedì 19 febbraio u.s., con tema la situazione dell’azienda florovivaistica di Piancastagnaio e le prospettive occupazionali, dove erano presenti tra gli altri, l’Assessore regionale Cristina Grieco (Istruzione, Formazione e Lavoro), il Sindaco di Psindaco_piancastagnaio_vagaggini_01_640x480iancastagnaio Luigi Vagaggini, Presidente pro-tempore dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, il Sindaco del Comune di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi oltre alle stesse rappresentanze sindacali di categoria. La richiesta di Floramiata di valutare altri metodi di assunzione, viene dal positivo andamento dell’azienda che sembra aver ritrovato nuove energie imprenditoriali al punto da aver raggiunto, con un anno di anticipo, gli obiettivi concordati proprio con i Sindacati (accordo Marzo-Aprile 2017) che prevedevano 78 contratti a tempo indeterminato, 5 a tempo determinato entro il 2017 più 19 nuovi assunzioni entro il 2018. Concordato più che rispettato già alla fine del 2017, motivo per cui Floramiata, che ha necessità di nuove assunzioni, ha chiesto sostanzialmente ai sindacati di potersi svincolare dall’accordo e appunto di poter assumere liberamente sul mercato o da altre situazioni presentate dagli stessi sindacati, le figure professionali necessarie alla crescita dall’azienda, superando il vincolo di assumere tra gli ex dipendenti a tempo indeterminato. Il “no” dei Sindacati non è stato molto gradito a Vagaggini, che ha reso nota la sua posizione critica in una nota stampa del 23 Febbraio u.s. dove, sostanzialmente, il primo cittadino indicava  nell’atteggiamento di chiusura del Sindacato, il motivo di mancate nuove assunzioni da parte di Floramiata (http://www.amiatanews.it/piancastagnaio-vagaggini-la-chiusura-del-sindacato-verso-floramiata-toglie-prospettive-occupazionali/). Da qui la risposta di CGIL-FLAI, CISL-FAI e UIL-UILA, che riportiamo integralmente

“Prendiamo atto con stupore che il Sindaco di Piancastagnaio ci accusa pubblicamente di togliere prospettive occupazionali a Floramiata – intervengono unitariamente CGIL-FLAI, CISL-FAI e UIL-UILA in una nota stampa di questo pomeriggio – . Lo abbiamo già espresso e lo ribadiamo nuovamente: siamo stufi di strumentalizzazioni dal fiato corto su questa complicata e dolorosa vicenda. Il verbale di accordo del 20 marzo 2017 vincola le parti ad un percorso ben preciso, nel rispetto delle norme di legge, dove la priorità nelle eventuali ulteriori assunzioni spetta agli ex operai a tempo indeterminato. Senza entrare in disquisizioni tecniche, ricordiamo che le procedure di licenziamento collettivo prevedono forme di tutela individuale che né l’azienda né le organizzazioni sindacali possono prevaricare.” “Il Primo cittadino di Piancastagnaio – continua il comunicato dei tre Sindacati – non confonda o si dimentichi il suo ruolo Istituzionale. Da un Sindaco ci aspetteremmo la prerogativa del rispetto delle norme, non di assistere ad un teatrino e ad un tentativo di superarle in maniera strumentale. Come mai, quando non richiesto, cerca di imporre una propria logica su una vicenda sindacale e contrattuale come questa? Ha forse degli interessi mal celati in gioco? Esiste un’autonomia delle parti nel definire modelli e forme organizzative più consone a Floramiata nel rispetto delle regole e della dignità delle persone. Sarebbe opportuno che altri soggetti, ed in particolare quelli istituzionali, si astenessero da posizioni che non fanno altro che alimentare contrapposizioni. Questo agire non risolve i problemi, ma li rende ancora più difficili da affrontare. Mettere gli uni contro gli altri e tentare di delegittimare i rappresentanti dei lavoratori è un’operazione di basso profilo, nasconde forse piccoli interessi di bottega?” “C’è bisogno di un cambio di passo e di responsabilità – continua il comunicato – , sia da parte della politica che delle Istituzioni. Floramiata e le altre realtà positive della zona hanno necessità di essere supportate e sostenute attraverso iniziative di sviluppo e di investimento, hanno bisogno di essere consolidate e messe a frutto con l’obbiettivo di stabilizzare l’occupazione attuale e con passi oculati consolidare quella che verrà. Il Sindacato farà la sua parte responsabilmente come ha sempre fatto.” “Se c’è qualcuno che vi ha messo la faccia, incalzando la Regione su misure anticrisi per l’area amiatina e collaborando con l’Inps e con la stessa Regione per accelerare l’erogazione delle spettanze in termini di fondo di garanzia, tesoreria e cassa integrazione in deroga per i lavoratori Floramiata, questo è stato il Sindacato Unitario. Il nostro proficuo confronto sul piano industriale con la nuova Azienda – concludono CGIL-FLAI, CISL-FAI e UIL-UILA – proseguirà nel rispetto degli accordi come si è sviluppato fino ad oggi, soprattutto nel cogliere ulteriori opportunità e possibilità occupazionali. Rassicuriamo quindi il Primo cittadino di Piancastagnaio: guardi altrove quando pensa a chi ostacola il lavoro, le tutele ed i diritti.” CGIL, CISL, UIL, FLAI, FAI e UILA Siena e Amiata
]]>

Questo articolo ha un commento

Lascia un commento