Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 31/10/2016 Tantissima gente nei primi due giorni della 50^ edizione del Crastatone: dopo il giorno delle inaugurazione, una domenica col tragico risveglio del terremoto e il pensiero alle popolazioni colpite La Domenica di questa 50esima edizione del Crastatone, sarà ricordata per il preoccupato risveglio che alle 7:40 circa, la forte scossa tellurica di 6.5° registrata nella zona della cittadina umbra di Norcia, ha fatto ondulare per alcuni secondi, anche le abitazioni di Piancastagnaio e dei paesi dell’Amiata. Una scossa che ha aperto il secondo vero giorno della Festa che si apprestava a riaprire i battenti dopo il venerdì sera e, soprattutto, il sabato, dove migliaia di persone hanno affollato Piancastagnaio che le ha accolte con una serie eterogenea di eventi, non tradendo, genericamente, le attese. Scriviamo questo breve articolo, un po’ sommessi…anzi, molto… dopo telefonate ad amici umbri. L’impegno è sempre il solito…per fortuna. Nessuno si tira indietro e, chi scrive, che l’ha vissuto sin dagli albori e ha, assieme ad altri, fatto sì che l’Amministrazione Comunale riconoscesse il valore e l’importanza di coinvolgere le Contrade e poi la Pro Loco nella Festa, non può che raccontare di una festa bella, anzi, di una bella festa. Sicuramente, senza forse, la comunicazione dovrà prima o poi essere riconosciuta a terzi e fatta in prima persona in modi e tempi diversi, ma oggi è il tempo, pur con la Festa in corso, di testimoniare la riuscita del Crastatone. E la riuscita è soprattutto nella gente e nell’organizzazione che, per ora, non ha mostrato lacune nel “gestire” il grande afflusso di visitatori. Tutti sembrano contenti, anche nel mantenere il giusto livello di apprensione e attenzione. Amministrazione Comunale, Contrade, Pro Loco, Associazioni e le attività commerciale e di ricezione turistica sembrano fare il loro ed anche in maniera attiva. Bene. Ora questo 31 Ottobre sera, vigilia del 1° Novembre, data simbolo del Crastatone; una vigilia che si preannuncia nel segno dell’allegria e , soprattutto, nel segno dell’amicizia verso le popolazioni delle zone montane dell’Appennino Centrale che, dall’Amiata e dalla stessa Piancastagnaio, gli occhi osservano vicine, poche valli più in là… ]]>