Piancastagnaio. “E’ caduto giù l’Armando”: le nuove indagini del Maresciallo Casati tra le mura della Rocca

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 29/03/2019
Domani, sabato 30 marzo (ore 17 – Saletta Comunale), la presentazione del quinto episodio del personaggio di fantasia creato da Luigi Bicchi

Appuntamento culturale atteso quello di domani a Piancastagnaio. Presso la Saletta Comunale (ore 17) verrà presentato il romanzo “E’ caduto giù l’Armando”, quinto episodio della serie “noire” ideata da Luigi Bicchi, edito da Betti Editrice, che vede protagonista il personaggio di fantasia Maresciallo Giulio Casati. L’iniziativa nasce da un rapporto consolidato tra l’autore e Piancastagnaio, attraverso la collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la Pro Loco e la Biblioteca Comunale che hanno ospitato anche le altre presentazioni della serie del Maresciallo Casati. Sono attese, tra l’altro, le presenze dell’Assessore alla cultura Roberta Sancasciani (nella foto con Bicchi), della Presidente della Proloco Melania Piccini e dei principali consiglieri dell’associazione.
Anche questa volta, sarà proprio lo scrittore senese, residente in quel di Sesto Fiorentino, a illustrare,  direttamente agli appassionati, le vicende narrate che vedono proprio Piancastagnaio protagonista delle indagini del Maresciallo dei Carabinieri.
“In questo quinto libro ci troviamo a Siena, nelle pacifiche stanze della Basilica di San Francesco, durante una riunione la discussione degenera bruscamente, i buoni frati, non riuscendo a riportare la pace, chiedono l’intervento del vicino Comando dei Carabinieri – si legge nella sinossi – .Per un caso del tutto fortuito, sarà Casati ad occuparsi della questione, inseguendo una storia, non molto chiara, di prestiti, cooperative, investimenti immobiliari, il cui protagonista principale, l’ingegner Quintiliano Recalcati, si è reso irreperibile. Intanto una professoressa confida a Costanza, giornalista e amica di Casati, di alcuni rapporti piuttosto strani tra alcuni studenti della sua classe. Casati, stretto tra due indagini molto particolari, cercherà di muoversi con grande accortezza, ma verrà presto estromesso da entrambe…in questo delicato frangente, la sua compagna Marisa è costretta a lasciarlo solo. Si fa improvvisamente buio nella vita del maresciallo.
“E poi… poi c’è il fotografo Armando (figura immaginaria di Piancastagnaio) che cade, vien giù dalla Rocca pianese, proprio durante i giorni di congedo che il Casati ha scelto di trascorrere a Piancastagnaio, dove già aveva prestato servizio qualche anno prima, durante i giorni di festa del Palio d’agosto. Un Casati che tutto pensava, ritornando nel paese amiatino, tranne che trovarsi a indagare su un misterioso quanto inaspettato delitto. Insomma un’altra avventura di quelle da leggere tutta d’un fiato dove i luoghi, la provincia senese, son quelli cari al Bicchi, il quale presenta una Piancastagnaio viva, piena di turisti a giro per mercati, le bellezze del centro storico, le botteghe, gli spazi verdi e i boschi del paese. Alla Rocca, dove tutto inizialmente accade, un’importante mostra d’arte di artisti cinesi con ricevimento, discorsi e personalità a iniziare dal Sindaco Popigni (personaggio di fantasia), media locali e responsabili della Pro Loco. Un’indagine che è anche racconto del territorio, narrato nei suoi monumenti, nell’arte e nella storia, dove, attraverso nomi di fantasia, i protagonisti prendono forma, carattere e anima. Un affresco per Piancastagnaio che Bicchi ha voluto donare attraverso un episodio avvincente del suo Casati che, per alcuni aspetti e atteggiamenti, sembra avere nelle vene molto del sangue amiatino che poi, in verità, è il medesimo della stessa provincia senese e di quel Vescovado, terra dello stesso Casati. “E’ venuto giù l’Armando, è un omaggio a una terra affascinante che ha sempre mostrato grande attenzione verso la mia persona, dove ho amicizie da molti anni e dove ricevo sempre una garbata accoglienza» ci testimonia Luigi Bicchi alla vigilia della presentazione  di domani, Sabato 30 Marzo, ore 17, presso la Saletta al piano rialzato del Palazzo Comunale.
 
Luigi Bicchi
Luigi Bicchi nasce a Siena, da adolescente si trasferisce con la famiglia a Firenze ed oggi vive a Sesto Fiorentino.
Promotore culturale (fonda due associazioni culturali e organizza mostre personali di Pietro Annigoni, Antonio Nunziante, Giuliano Pini, Paolo Penko ed altri) e scrittore di racconti e poesie ha pubblicato nel 2004 “Un amico strano, l’amore ed altre storie” (Siena, Amico Zorro). Nel 2013 “Peripli, vite in punta di penna” (Firenze, Edizioni Polistampa).
Appassionato di arte, nel 2005 fonda, a Sesto Fiorentino, l’Associazione Culturale LiberArte e nel 2014 l’Associazione Modo Fiorentino, con le quali organizza esposizioni ed venti.
È del 2014 il suo primo giallo dal titolo “Il gioco delle tombe” (Siena, Betti Editrice), la prima indagine del maresciallo Casati, seguito da “Il Gioco del tempo” (2015), da “Il gioco dei nomi” (2016) e da “È Natale, maresciallo Casati – Una storia di donne” (2017), “È caduto giù l’Armando” (2018). Di prossima pubblicazione il romanzo per racconti “Il noce dell’Alderga”.
Alcuni suoi racconti sono presenti nelle Antologie “Ai piedi del sorbo” e “Il ritorno degli Esuli” sempre edite da Betti Editrice.
 
Il personaggio Giulio Casati maresciallo dei Carabinieri
Giulio Casati nasce a Siena, nel territorio della Contrada della Tartuca. Ha un’infanzia e giovinezza del  tutto normali. Al momento di rispondere alla chiamata di leva, riesce a farsi accogliere nei Carabinieri. Nel corso dei mesi di militare matura la convinzione di raffermarsi. Inizia così una carriera  che lo farà notare dai superiori come elemento estremamente affidabile, con alto senso del dovere e con un buon fiuto da investigatore.
Questa attenzione che ha suscitato, lo porterà a intraprendere un percorso che lo vedrà, con il Generale ed il maggiore Tursi, partecipare ad alcune inchieste piuttosto complesse. L’impegno pressoché totale che l’attività investigativa gli impone, e che in qualche caso rende insicura la vita della figlia e della moglie, gli costerà la rottura del matrimonio. La moglie Sara lo abbandona. Giulio Casati si troverà quindi a dover affrontare la sua ricostruzione di uomo.
Sceglie, per questo, di abbandonare il gruppo investigativo e chiede che gli venga data una Stazione dei Carabinieri in un luogo tranquillo. Gli viene assegnata la Stazione di Vescovado di Murlo. È lì che lo troviamo fin dal primo racconto “Il gioco delle tombe”.

Giulio Casati antieroe
Casati è un uomo normale, e questa normalità la trasferisce nel suo modo di essere carabiniere.
Non ha né vizi né fobie, le esperienze precedenti gli hanno insegnato che ogni fatto ha sempre una ragione razionale. Lui terrà sempre a mente questo insegnamento ogni volta che dovrà affrontare un’indagine. Casati non teme di amare, come non teme i suoi sentimenti. Incontrerà Marisa e con lei proverà a ricostruirsi una vita.
Casati non indaga da solo, nei cinque racconti pubblicati non risolve mai in solitudine le inchieste ma lo fa addizionando il suo acume con quello degli investigatori che lo affiancheranno o si farà aiutare dalle
tecniche e tecnologie d’indagine che sa di avere a disposizione.
A Casati piace la poesia, la percepisce come un orologio intellettuale in grado di scandire i giorni e di aiutarlo nelle riflessioni che costantemente lo accompagnano.

Casati e i luoghi.
Principalmente agisce a Vescovado, ma non disdegna Siena, Firenze, Pistoia. Sono molto interessanti le  sue interazioni con gli amici della giovinezza, il sindaco ed il parroco di Murlo, le persone che incontra  che qualche volta arresta altre volte aiuta.

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