Sabato 1° Settembre, alle 17, la cerimonia di intitolazione voluta dall’Amministrazione Comunale. Il Sindaco Luigi Vagaggini: “Sarà una serata di ricordi e di grande emozione. Un piccolo modo di ringraziare il nostro Parroco, scomparso lo scorso anno, per tutto il bene che ha fatto alla comunità.” Settembre regalerà ai cittadini di Piancastagnaio e alla stessa Amiata, un momento particolarmente significativo, ricco di suggestioni e ricordi; Sabato prossimo, primo del mese, con inizio alle ore 17, ci sarà infatti la cerimonia di intitolazione a “Don Zelio Vagaggini Parroco”, del nuovo Parco pubblico comunale, usufruibile già dalla tarda primavera di quest’anno, che collega Viale Roma con Le Logge nella Contrada di Borgo, attraverso un affascinante percorso pedonale ai piedi di un ramo della scogliera di trachite che sostiene parte delle antiche mura e il borgo medievale.Una cerimonia che si svolgerà all’interno dello stesso parco, sicuramente ricca di emozioni, ricordi e riflessioni per il sacerdote e parroco di Piancastagnaio, scomparso lo scorso 29 Ottobre. Un momento atteso e preparato con cura dall’Amministrazione Comunale, seguito con attenzione dallo Sindaco Luigi Vagaggini che vedrà la presenza significativa di Sua Emin. Cardinale Angelo Comastri, intimo amico di Don Zelio e dello stesso primo cittadino. Un ritorno a Piancastagnaio quello del sacerdote originario della non lontana Sorano, che, con profondo dispiacere, non poté essere presente ai funerali del sacerdote pianese e che ricopre ruoli importantissimi come quello di Vicario Generale di Sua Santità in Vaticano, di Presidente della Fabbrica di San Pietro e di Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano. Invitate dall’Amministrazione Comunale, saranno presenti autorità civili e religiose rappresentative della provincia e della Diocesi, così come le rappresentanze delle Contrade. Sarà proprio il Cardinal Comastri a celebrare la Santa Messa delle 17, prevista all’inizio della cerimonia, assieme al parroco di Piancastagnaio Don Gian Luca Emidi e agli altri sacerdoti amiatini della Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello a cui appartiene Piancastagnaio, dove, lo stesso Vicario ha iniziato il suo percorso spirituale, condiviso successivamente con lo stesso Don Zelio, più grande di lui, con cui più volte si intratteneva in riflessione proprio nella Casa di accoglienza adiacente al parco dove si svolgerà la Santa Messa.Subito dopo la presentazione del libro “Ed è già Resurrezione” scritto da Don Zelio Vagaggini la cui recente pubblicazione è stata curata da Don Carlo Prezzolini, anche lui alla cerimonia. Il racconto di un cammino di fede, di una comunità, di una società identificata e valorizzata all’interno della casa famiglia di Don Zelio, aperta al mondo e all’uomo. Memorie, vita, amore, dedizione, identità di una terra che porta l’uomo verso l’infinito del Regno di Dio che è dentro di noi. “L’infinito si è fatto piccolo; viviamo tutti in un assaggio”, si legge… La giornata prevede nel dopo cena (ore 21.30) uno spettacolo di intrattenimento “Di Quando” con protagonista Gianmarco Nucciotti” (testi di Senio Nucciotti e regia di Manfredi Rutelli). L’intitolazione nuovo Parco comunale “Don Zelio Vagaggini – Parroco”, non è casuale ma voluta dall’Amministrazione Comunale, perché, proprio quest’area, faceva parte del giardino della prima casa di accoglienza per i bisognosi creata nel 1969 da Don Zelio, prima che, alla fine degli anni ’70, si trasferisse nella vicina zona del podere La Colta, divenuta successivamente Casa della Resurrezione, la cui opera prosegue grazie alke consacrate Patrizia e Perfetta e di volontari, che, con la compianta Rita, scelsero di dedicare completamente la propria vita al bisogno del prossimo. All’interno del parco, durante i recenti lavori di riqualificazione, sono state rinvenute, ai piedi di un anfratto tra le imponenti rocce di trachite, l’immagine della Vergine della Immacolata Concezione e di Santa Bernardette che, proprio Don Zelio, assieme a Suor Vincenza, per molti anni a Piancastagnaio (nella foto oggi), aveva realizzato nel 1975, con una sorta di impasto tra gesso, cemento e cartapesta a coprire una struttura in ferro fatta a mano, per poi essere poste nel luogo dl ritrovamento, con l’aiuto di un gruppo di giovani locali e di ragazzi veneti in ritiro spirituale. “Ci tengo davvero tanto ad intitolare al nostro caro Don Zelio Vagaggini il nuovo Parco Pubblico in viale Roma – ha dichiarato pubblicamente il Sindaco Luigi Vagaggini – . Per la cerimonia del primo di Settembre, saremo onorati dalla presenza del carissimo amico Cardinale Comastri, che verrà a celebrare la Santa Messa proprio nel Parco, dove abbiamo restaurato la Madonnina che aveva costruita e lì collocata proprio Don Zelio. Sarà una serata di ricordi e di grande emozione. Un piccolo modo di ringraziare il nostro Parroco, scomparso lo scorso anno, per tutto il bene che ha fatto alla comunità Pianese. Grazie Don Zelio.”Le statue della Vergine e di Bernardette, sono state restaurate con estrema cura e attenzione dal Maestro Mario Vinci, scultore noto ben oltre i confini nazionali, che da sempre ha uno stretto rapporto con Piancastagnaio, con Don Zelio, la Comunità della Resurrezione e lo stesso Sindaco Vagaggini che gli ha affidato il complesso lavoro di recupero, proprio nel ricordo del sacerdote, del tempo, dell’amicizia, e del significato delle due immagini sacre che andavano a ricreare la Santa grotta di Lourdes. E’ stato così anche creato un vero e proprio angolo di riflessione, con camminamenti in pietra di trachite originaria, spazi per il raccoglimento e la preghiera. Ai piedi, su un masso orginario delle vecchie eruzioni vulcaniche, una scritta che ricorda proprio l’origine e il motivo delle statue.
Era l’ultima estate che passavamo in Borgo… Accanto all’orto che veniva coltivato, si erge un grande masso, un grosso dirupo roccioso che sale ardito verso l’altezza di piazza castello. Lì ci starebbe bene una bella Madonna con la Bernardetta, ci disse Pippo… Infatti, un incavo nella roccia invitava a questa proposta. La accettammo con gioia. Ma non avendo la possibilità di acquistare le due statue, decidemmo di farcele da noi con cemento a pronta presa e rete metallica. Tutti al lavoro da bravi artisti…” (Don Zelio Vagaggini)Durante la cerimonia, verrà scoperta un’opera dello stesso Mario Vinci, testimonianza dell’intitolazione del Parco a Don Zelio Sabato 1° Settembre, sarà un’altra giornata da ricordare e, soprattutto da vivere, nel ricordo di colui che è sempre con la sua comunità e la sua famiglia. Link utili: [gallery link="file" columns="4" ids="44276,44278,44277,44279,44280,44281,40548,40547,40560,40559,40551,40549"] ]]>
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