Accolte attraverso una composta cerimonia, le cenere dei coniugi Carla Fendi e Candido Speroni. Una cerimonia semplice, composta e aperta ad amici, colleghi e concittadini, quella di questa mattina concelebrata nella chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta, per accogliere le ceneri di Carla Fendi e Candido Speroni, i due coniugi scomparsi rispettivamente nel Giugno appena passato e nel Novembre 2013. Una donna e un uomo che si sono voluti bene e che hanno deciso anni fa la volontà di ritrovarsi per sempre a Piancastagnaio, luogo natio di Candido, condiviso e amato a tal punto dalla stessa Carla. Per questo, i loro parenti, hanno voluto dare testimonianza, attraverso un momento di celebrazione cristiana, alla volontà della coppia e, soprattutto, al valore della scelta di ritrovarsi accanto per sempre proprio sull’Amiata, nella tomba di famiglia Speroni. Una funzione semplice, si diceva, raccolta e rispettosa di una chiesa e di una comunità laboriosa che ha voluto, per quanto possibile, essere presente anche attraverso la presenza dell’Amministrazione Comunale (rappresentata dall’Assessora Roberta Sancasciani e dal gonfalone), quella della Contrada di Borgo (dove la coppia aveva casa) e, soprattutto, di alcune decine di cittadini venuti, pur in un giorno lavorativo, a salutare le ceneri di Carla e Candido giunte da Roma in mattinata. Molti i colleghi e gli amici della coppia stretti attorno ai familiari, tutti presenti e tutti visibilmente commossi; alcuni di loro hanno voluto leggere le letture sacre, i salmi e le preghiere dei fedeli in un senso di partecipazione collettiva. Don Gianluca, Parroco di Piancastagnaio, ha nella sua omelia sottolineato il valore umanitario di Carla e Candido, vicini da sempre alla comunità di Piancastagnaio attraverso l’affetto, le opere e l’impegno sociale. Ricordando il sostegno alla Parrocchia attraverso il restauro, terminato nel 2013, ad opera della Fondazione Carla Fendi dei due altari laterali del presbiterio del 1600, , in cui sono poste le statue di Santa Barbara e della Madonna Assunta. “Proprio accanto all’altare della Madonna Assunta, di lato, quasi invisibile per la trasparenza, c’è una targa trasparente che la Signora Carla, anche a nome di Candido, ha voluto mettere, proprio nel lato dove usava assistere alla messa il suocero Osvaldo – ha detto nell’omelia il parroco di Piancastagnaio – La targa che ricorda i restauri ai due altari laterali il presbiterio, si conclude con la parola aramaica (la lingua di Gesù) ‘maranatha’, ovvero, secondo come si pronuncia ‘Il Signore nostro viene’ oppure ‘Vieni signore nostro’, così come scritto nella Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi e nell’Apocalisse. Carla, mettendo questa espressione ci ha detto che il suo era una vera professione di fede nella speranza che l’animava profondamente anche nel rispetto di Piancastagnaio e di cui dobbiamo far tesoro assieme a tutti gli altri impegni che con Candido ha assolto a e per Piancastagnaio.” La comunione, poi la benedizione e il saluto nell’abbraccio dei presenti, prima che le urne contenenti le ceneri della coppia, fossero portate in forma privata presso il camposanto di Piancastagnaio, all’interno della tomba della famiglia Speroni. Una volontà che nasce da un sentimento originario e senza fine, sicuro desiderio di continuare a essere vicini in una terra divenuta vita perenne per entrambi ]]>
Piancastagnaio. Carla e Candido, ora uniti nella casa dell'eternità
- Autore dell'articolo:Marco Conti
- Articolo pubblicato:12/07/2017
- Categoria dell'articolo:Amiata SI / Piancastagnaio
- Commenti dell'articolo:0 commenti