Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 07/04/2019
Ieri l’inaugurazione e la consegna dell’immobile di proprietà della Curia di Pitigliano al Circolo Culturale. La benedizione e il messaggio del Vescovo Roncati presente alla cerimonia. Il Sindaco Vagaggini: “Il teleriscaldamento permetterà di utilizzare l’acqua calda anche per cure terapeutiche e utilizzare gli spazi inaugurati anche per l’accoglienza”.
Dinanzi a una folta presenza di cittadini, è stata intitolata a Don Zelio Vagaggini, la sala polivalente di Casa del Corto, spazio principale di una struttura più ampia, situata in prossimità della chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù della frazione rurale, ma anche sede di numerose imprese, situata a valle del territorio comunale di Piancastagnaio.
Una cerimonia, quella di ieri pomeriggio, attesa da tempo, da quando, diversi anni fa, il progetto di Don Zelio, parroco di Piancastagnaio e successivamente anche di Casa del Corto, fu concretizzato attraverso il supporto dell’allora sindaco Fabrizio Agnorelli, attraverso un finanziamento della Fondazione MPS. Una volontà originaria del sacerdote scomparso nell’ottobre 2017, che, durante il suo servizio nella frazione, aveva constatato la necessità per il territorio, di un punto di ritrovo dove poter svolgere attività sociali, ricreative, culturali e di accoglienza.
A testimonianza e riconoscenza, la presenza ieri di Sua Eccellenza Giovanni Roncari, Vescovo della Diocesi, di Don Luca Caprini, rappresentante legale della Parrocchia di Casa del Corto Sacro Cuore di Gesù, del Parroco Don Gianluca Emidi del Sindaco di Piancastagnaio, prof. Luigi Vagaggini. Alla cerimonia anche i rappresentanti del Circolo Culturale di Casa del Corto, rappresentati dal Presidente Massimo Calicchia e il Governatore della Misericordia, Pierangelo Fabbrizzi.
La struttura, benedetta dal Vescovo Roncari, proprietà della Curia di Pitigliano, è stata data in possesso al Circolo Culturale della frazione, che ha provvederà anche alla sua ordinaria gestione, attraverso un contratto di comodato gratuito, firmato pubblicamente dal Presidente del Circolo e Don Luca Caprini durante l’incontro. L’immobile è disposto su due piani: al primo la grande sala polivalente, con altri tre vani e servizi igienici; al piano superiore, spazi per l’ospitalità (appartamenti), ancora da completare. Attorno spazi a verde anche di proprietà comunale.Un cerimoniale semplice, allo stesso tempo significativo, con momenti di riflessione attraverso gli interventi del Vescovo Roncari, del Sindaco Vagaggini e del Presidente del Circolo Massimo Calicchia, che, nei rispettivi ruoli, hanno sottolineato l’importanza della struttura e il suo possibile e auspicato utilizzo, ricordando anche la figura di Don Zelio e il suo rapporto con Casa del Corto.
«La società ha bisogno di ponti e non di muri, ci dice Papa Francesco e questo luogo, dove ci troviamo, è un vero ponte perché appunto permette l’incontro fra le persone – ha ricordato il Vescovo – . Tutto questo non può che farmi e fare piacere a tutti noi che siamo qui anche per l’impegno di Don Zelio che ha dato un contributo essenziale nel renderla disponibile nel tempo a questa comunità. Vedo qui bambini e giovanissimi: sono la nostra speranza per il futuro. Dobbiamo pensare a loro, a preparare un mondo che sia umano, dove i nostri ragazzi possano sviluppare la loro persona, trovare delle opportunità valide per vivere in maniera corretta, dove l’incontro è motivo di crescita in una positiva prospettiva dai valori giusti valori. Permettetemi anche di augurarvi una serena e Buona Pasqua».
«Casa del Corto è una realtà del territorio comunale di Piancastagnaio, a cui, come Amministrazione, abbiamo posto molta attenzione, così come questa importante frazione merita – ha sottolineato il Sindaco Luigi Vagaggini – Un merito che si concretizza oggi anche attraverso questa struttura di cui non possiamo che rivolgere un grazie sentito alla Diocesi che la mette a disposizione della popolazione dopo anche l’importante impegno, sotto questo aspetto, di Don Luca Caprini, qui presente, amministratore della parrocchia della frazione». Vagaggini, riferendosi al Vescovo Roncati è tornato ai tempi della grave crisi di Floramiata, nei giorni del fallimento dell’azienda con sede a Casa del Corto: «Ricordo che incontrai Sua Eccellenza ancor prima che entrasse in diocesi in occasione dei critici giorni di Floramiata, con l’azienda chiusa per i fatti ben conosciuti. Lo chiamai perché era necessario, in quei difficili momenti, avere la sua presenza, un segnale di vicinanza a cui rispose con una testimonianza di umanità, attenzione e comprensione, così come è oggi significativa la sua presenza quest’oggi».
Tra gli interventi nell’area della frazione, Vagaggini ha ricordato quelli dedicati alla viabilità interpoderale e quelli, attualmente in corso, relativi alla rete di teleriscaldamento civile che vedono Casa del Corto il primo nucleo urbano interessato da queste opere del territorio comunale e le opportunità dello sfruttamento del vapore anche per la struttura inaugurata: «Casa del Corto verrà riscaldata con quella che è stata, fino ad oggi, un’energia naturale non sfruttata. Relativamente a questa struttura, quello che proporremo, sarà di realizzare nell’area qui adiacente, di proprietà del Comune, dove è già stato predisposto lo stacco per l’acqua calda, una piscina terapeutica aperta al pubblico, che potrà essere d’aiuto nell’affrontare casi di disabilità; questa sala e i servizi presenti, potranno servire anche come centro di accoglienza così da essere sempre attiva e utile anche in tal senso. Un progetto che, dal mio punto di vista, potrebbe far rivivere questa frazione che potrebbe divenire punto di riferimento anche per gli altri centri del circondario. Questo è il nostro augurio».
Il primo cittadino ha voluto sottolineare ancora: «L’altra cosa bella è che questa sala sia intestata a Don Zelio Vagaggini, che, con l’Amministrazione comunale del tempo, guidata dal Sindaco Agnorelli, hanno creduto nella realizzazione di questa struttura, realizzandola con un finanziamento della Fondazione del Monte dei Paschi. E’ giusto riconoscere che se non ci fosse stato questo reciproco impegno oggi non saremmo qui.Ora è necessario utilizzarla, renderla viva attraverso iniziative che renderanno questo immobile non solo centro di accoglienza per gli abitanti di Casa del Corto ma anche per le altre comunità».
Dopo gli interventi la benedizione del Vescovo Roncati, è stata scoperta un’immagine di Don Zelio Vagaggini, posizionata sulla parete più visibile della sala. Un momento emozionante per tutti che ha concluso una cerimonia garbata e partecipata. Poi un rinfresco, momento di convivio nel segno della condivisione e della soddisfazione per la disponibilità di una struttura attesa.