Piancastagnaio. Centrale "Poggio Montone": il perché del parere negativo del Comune al progetto

La posizione sulla geotermia espressa nuovamente dal Sindaco Vagaggini  durante una conferenza stampa. Nove le osservazioni che l’Amministrazione Comunale depositerà presso la Regione Toscana entro il 20 Ottobre p.v. relativamente al progetto di Sorgenia Geothermal. “Siamo favorevoli solo alla buona geotermia, per noi possibile esclusivamente con la comprovata tutela scientifica per la salute dei cittadini, con scelte guidate dalla scienza e dalla coscienza. Un principio ribadito non solo come Sindaco ma ancor prima di diventarlo e quindi ben noto. Anche per questo, come Comune abbiamo investito direttamente su una centrale di controllo dell’atmosfera così da avere risposte dirette dello stato di salute dell’aria e dell’ambiente in cui viviamo, dopo anni di pareri spesso contrastanti a riguardo. Il progetto Poggio Montone, in base alla documentazione presentata da Sorgenia Geothermal, non soddisfa le nostre aspettative e quindi abbiamo dato parere contrario.” Sono queste, solo alcune delle dichiarazioni del Sindaco Luigi Vagaggini, rilasciate durante la conferenza stampa di martedì sera ultimo scorso (da Amiatanews documentata attraverso il video pubblicato la stessa sera sul nostro canale You Tube all’indirizzo https://youtu.be/Thz7vsVHJpo, in cui il primo cittadino ribadiva la ormai ben conosciuta posizione dell’Amministrazione Comunale relativamente alla geotermia, favorevole ad essa solo ed esclusivamente se viene tutelata la salute dei cittadini, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul progetto “Poggio Montone”, ovvero quello presentato da Sorgenia Geothermal, per la realizzazione di un impianto geotermoelettrico nella località omonima, ricadente nel territorio dei Comuni di Piancastagnaio e Santa Fiora, a cavallo tra le provincie di Siena e Grosseto. Già da alcuni giorni, si sono succeduti sull’Amiata, in particolare nell’area comunale interessata dal progetto di centrale, una serie di incontri organizzati da comitati popolari contrari alla centrale di Poggio Montone e, in generale, alla geotermia sull’Amiata, con posizioni talvolta contrastanti al loro interno su chi non vorrebbe in alcun modo lo sfruttamento del territorio per la produzione di energia e chi invece è possibilista solo in caso di alcune produzione a bassa entalpia (questi alcuni dei nostri ultimi articoli a riguardo http://www.amiatanews.it/amiata-geotermia-ambiente-e-salute-3-date-per-4-incontri/  –  http://www.amiatanews.it/piancastagnaio-assemblea-del-nascente-comitato-per-la-tutela-del-territorio-dallo-sfruttamento-geotermico/). Alcuni rappresentanti dei comitati suddetti, uniti in mattinata ad altre espressioni popolari legate alle problematiche occupazionali sull’Amiata, hanno manifestato il proprio dissenso proprio lo scorso martedì, recandosi presso il Palazzo Comunale, cercando di incontrare il Sindaco Vagaggini, che, ignaro della visita e impegnato in altro, ha accettato brevemente di confrontarsi con i rappresentanti anti geotermici residenti nel Comune di Piancastagnaio, interessato in parte dal progetto della centrale di Poggio Montone, rimandando alla conferenza stampa della sera, la spiegazione della posizione dell’Amministrazione Comunale a riguardo. Poggio_Montone_Piantina_01 Dopo questo riassuntivo resoconto della giornata, testimonianza delle posizioni che da anni si confrontano sull’Amiata, cerchiamo dunque di fare un po’ di chiarezza, oltre che attraverso le dichiarazioni di Vagaggini anche attraverso la documentazione ufficiale del Comune di Piancastagnaio, ovvero le cosiddette “Osservazioni”, ovvero le criticità, alla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) del Progetto di Poggio Montone, riportandone di seguito il contenuto, così come fornitoci dalla fonte, ricordando che il Comune ha tempèo fino al 20 di Ottobre 2017 per la loro presentazione in Regione, così come previsto dalla normativa dell’ente governativo toscano. Le 9 osservazioni, scritte in data 5 Ottobre 2017, ribadiscono nell’introduzione il parere negativo del Comune, così come evidenziato all’inizio del documento: “L’Amministrazione comunale di Piancastagnaio, visionata la documentazione presentata dalla proponente Sorgenia, ha rilevato le seguenti criticità, espresse nelle OSSERVAZIONI DA N° 1 A N° 9,  che non permettono di accettare il progetto e pertanto esprime parere NEGATIVO” Vediamo dunque, punto per punto, le 9 osservazioni

OSSERVAZIONE N° 1 Il progetto “Poggio Montone” insiste in aree vincolate dal punto di vista paesaggistico

Dall’allegato B al progetto, Relazione Paesaggistica, si evidenzia come questo insista in aree boscate e vincolate, si rileva che, al paragrafo 4, Valutazione impatto paesaggistico, il progetto viene giudicato di modesta entità e, per il cantiere, di durata limitata, l’impatto paesaggistico di tali attività viene considerato “Trascurabile”. Considerando che la permanenza degli impianti di perforazione è stimata in circa 25 mesi nel caso in cui non si rendesse necessaria la realizzazione dei pozzi di “riserva”) e potrebbe anche essere superiore, che le tubazioni di collegamento tra pozzi e l’impianto ORC verranno realizzate interrate con uno scavo lungo 3 km e largo 5 metri, mentre la linea elettrica che potrebbe essere interrata in un piccolo scavo sarà invece aerea, che le aree occupate saranno di circa 65.000 mq; L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che le conclusioni del proponente che: “Complessivamente la valutazione permette di stimare un impatto paesaggistico dell’intervento prevalentemente Basso” non siano condivisibili e che, pertanto, il progetto non sia accettabile

OSSERVAZIONE N° 2 Il progetto “Poggio Montone” insiste in aree ad alta pericolosità geologica

 Dall’allegato 1 al progetto, Relazione Geologica, le aree interessate dalle postazioni (PM1-PM5) risultano avere la medesima classificazione: (Pericolosità MEDIA) di Pericolosità geomorfologica; le aree PM1, PM2 e PM4 risultano direttamente interessate dalla presenza di aree in frana quiescente. Ciononostante, al fine di caratterizzare al meglio la continuità e profondità delle coltri dimoranti sul substrato, la relazione stessa consiglia su queste tre aree approfondimenti di indagine; quanto sopra anche in considerazione del fatto che le verifiche di stabilità eseguite sulle tre aree mostrano coefficienti di sicurezza del cerchio critico molto vicini al valore minimo considerato accettabile; la condotta di reiniezione dei fluidi interessa un territorio quasi interamente classificato a Pericolosità Geologica 3 (Elevata), per cui si ritiene prudente effettuare approfondimenti di indagine. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene, per quanto sopra esposto nella stessa relazione, che il progetto non sia accettabile

OSSERVAZIONE N° 3 Fattibilità e criticità del progetto.

Dal progetto elaborato dal proponente si evidenzia che l’impianto utilizzerà una tecnologia innovativa con un ciclo denominato ORC, che utilizzerà un sistema di gas-lift per il prelevamento del fluido dal serbatoio, che avrà un costo complessivo di circa 68 M€ ed un rendimento previsto di circa 11%. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che, considerata la innovazione ma anche la criticità del progetto, debba porsi maggiore attenzione alla sua fattibilità tecnico/economica e che, pertanto, il progetto, così come formulato, non sia accettabile.

OSSERVAZIONE N° 4 Integrazioni al progetto

Nella documentazione di progetto manca:
  • il lay-out complessivo di impianto, ciò non consente di capire quali attrezzature sono previste, in particolare per quelle relative alla sicurezza, è citata una pompa diesel di emergenza per l’antincendio, non è citato come si fronteggia l’emergenza della mancanza di energia elettrica dalla produzione e/o dalla rete AT, non si capisce come si interverrà per la messa in sicurezza degli impianti: chiusura dei pozzi, eventuale erogazione in aria del fluido geotermico, sicurezza antincendio;
  • la individuazione dei prodotti anti incrostanti che saranno utilizzati, iniettati in pozzo, per prevenire fenomeni di incrostazione ed occlusione dei pozzi stessi;
  • l’allegato 10 – Computo metrico di dettaglio: è citato nella relazione ma non è allegato;
L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che la documentazione mancante sia fondamentale e che, pertanto, il progetto non sia accettabile

OSSERVAZIONE N° 5 Scheda di Sicurezza dei Fluidi Organici 1,3,3,3-tetrafluoropropene.

La scheda di Sicurezza del fluido organico utilizzato dal OCR è in inglese, è opportuno che sia in Italiano, vista la pericolosità del fluido che, anche se ha una bassa infiammabilità, è un gas nocivo per la salute e può generare asfissia. Inoltre dalla documentazione non si evidenzia il rischio della fuoriuscita accidentale di tale fluido, né gli interventi da effettuare per prevenirla o per contenerla. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che la documentazione mancante sia fondamentale e che, pertanto, il progetto non sia accettabile

OSSERVAZIONE N° 6 Valutazione di Impatto Acustico

Dall’allegato A – Valutazione di Impatto Acustico, si specifica che le prove di produzione avranno un funzionamento continuo e che se normalmente i valori limite di emissione, assoluti e differenziali di immissione sono rispettati presso tutti i ricettori considerati, si segnalano 2 situazioni di attenzione, relative alla fase di perforazione in corrispondenza di PM4 (sospetto superamento del limite differenziale di immissione notturno su 1 recettore) e alla fase di prova di produzione di lunga durata in corrispondenza di PM5 “di riserva” (superamento del limite di emissione notturno presso 2 recettori, del limite assoluto di immissione diurno/notturno presso 1 recettore e del differenziale di immissione notturno presso 3 recettori). L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che il richiedente debba adeguare le apparecchiature in modo tale non da chiedere deroghe ma da rispettare i limiti alle emissioni consentiti e che, pertanto, il progetto non sia accettabile

OSSERVAZIONE N° 7 Reiniezione

Dallo Screening di Incidenza Ambientale si caratterizza il fluido geotermico affermando che  è ragionevole ritenere che il fluido presenti caratteristiche analoghe a quelle misurate presso il pozzo Nibbio 2, con gas incondensabili costituiti prevalentemente da anidride carbonica, ed una concentrazione di Acido Solfidrico (H2S) dello 0,275% in peso sul gas totale. In via cautelativa, ai fini della valutazione dell’impatto, è stata comunque considerata una percentuale di H2S pari ad oltre il doppio (0,6% in peso). Inoltre al punto 5.6 del progetto si evidenzia che al fine di confermare le caratteristiche chimico-fisiche del fluido e le caratteristiche idrodinamiche del serbatoio, saranno effettuate specifiche prove di produzione: a breve termine (BT), per la “ripulitura del pozzo” e la caratterizzazione preliminare, eseguite con la presenza della sonda di perforazione, della durata di massimo qualche ora e  prove di produzione e reiniezione a lungo termine (LT), tra polo produttivo e polo reiniettivo, della durata di circa 14 giorni. Durante tali prove il fluido geotermico sarà immesso in aria senza alcun abbattimento degli inquinanti; inoltre la reiniezione degli incondensabili si sperimenterà solo a pozzi perforati. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che debbano essere meglio organizzate tali prove in modo da ridurre al massimo l’impatto sull’ambiente e che debbano essere fornite maggiori assicurazioni circa la reiniezione degli incondensabili che viene dichiarata si sperimenterà solo a pozzi perforati e che, pertanto, il progetto non sia accettabile

OSSERVAZIONE N° 8 Materiale di scavo

Dall’ Allegato E: Piano di utilizzo terre (PUT), punto 2., dal Computo degli scavi risulta che per la realizzazione delle 5 postazioni di produzione e reiniezione previste dal progetto, saranno scavati in totale 70.359,0 m3 di terra, di cui 47.729,9 m3 saranno riutilizzati per rinterri e sistemazioni. Le analisi chimiche hanno rilevato che tutti i parametri ricercati, in tutti i campioni analizzati sono risultati conformi ad eccezione del parametro Cobalto, che tutti i n° 92 campioni di terreno analizzati hanno rilevato presenza di Cobalto con valori di concentrazione compresi tra 8,36 mg/kg e 31,9 mg/kg (UCL 95 per la serie di dati rilevati è pari a 25,16 mg/kg); e per  n° 17 campioni, ha evidenziato valori di concentrazione superiori alle CSC per le aree ad uso verde/residenziale. Anche se dei n° 17 superamenti delle CSC per le aree ad uso verde/residenziale del parametro Cobalto, n° 16 sono stati rilevati nelle future aree di produzione e di reiniezione, per le quali sono state applicate le CSC per le aree ad uso commerciale/industriale. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che, anche in relazione all’elemento Cobalto, debba fornirsi un piano dettagliato del riutilizzo delle terre di scavo e sopratutto indicare le modalità di smaltimento della differenza tra lo scavo ed il riutilizzo (circa 22.000 m3) e che, pertanto, il progetto non sia accettabile

OSSERVAZIONE N° 9 Ricadute Socio-Economiche del Progetto

Dalla Tabella di sintesi delle ricadute dirette attese si rilevano le risorse che saranno utilizzate durante la costruzione e l’esercizio del nuovo impianto:
  • Costruzione: Opere civili, perforazione,costruzione Impianto ed infrastrutture (risorse esterne) 20 ÷ 35 per 3 anni 2018 – 2021
  • Esercizio e controllo Impianto ed infrastrutture: (risorse interne) per 27 anni  2021 – 2048
  • Manutenzione Impianto, opere ed infrastrutture: (risorse esterne) per 27  anni 2021 – 2048
  • Stima del personale specializzato delle imprese e delle compagnie di servizio che impiegheranno le strutture ricettive locali: Perforazione 20 ÷ 30 per 2 anni 2019 – 2020
  • Costruzione e commissioning Centrale 50 ÷ 80 per 2 anni 2020 – 2021
Il richiedente elenca le risorse necessarie per la costruzione e l’esercizio dell’impianto ma non indica le modalità del reclutamento almeno per quelle risorse di minor contenuto tecnologico che potrebbero essere presenti in zona, né le modalità del reperimento di imprese che svolgeranno lavori in appalto. Inoltre anche se l’esercizio dell’Impianto Geotermico consentirà: di cedere gratuitamente il calore geotermico residuo (a bassa entalpia 50°) si deve evidenziare come tale temperatura renda praticamente inutilizzabile per teleriscaldamento ed altri processi che necessitano fluido a temperatura più alta. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che debba fornirsi un piano dettagliato delle modalità di reclutamento delle risorse interne ed esterne e che venga prevista la possibilità, se richiesta, di cessione di fluido a temperatura più elevata e che, pertanto, il progetto non sia accettabile
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