I lavori di restauro del manufatto iniziati alla fine del mese di Giugno, sono stati completati nei giorni passati i lavori programmati per la manutenzione del rame del mappamondo centrale della vasca. La “nuova” fontana era stata inaugurata lo scorso 10 Agosto. Dopo l’inaugurazione dello scorso 10 agosto e le successive previste manutenzioni e accorgimenti di questi ultimi giorni, si possono ormai considerare conclusi i lavori relativi alla fontana dei giardini Nasini di Piancastagnaio, la “vasca”, così come i pianesi la amano appellare. Iniziati verso la fine dello scorso mese di Giugno, gli interventi si erano resi necessari per sistemare un’importante perdita al di sotto del piano della vasca che, tra l’altro, recava anche danni economici al Comune per le alte e inutili cifre spese relativamente all’acqua che andava persa nel sottosuolo. La dovuta impermeabilizzazione del fondo della fontana, con la necessaria rottura della pavimentazione, hanno fatto decidere all’Amministrazione Comunale, un restauro più articolato che ha preso in considerazione non solo la pavimentazione ma, anche, la struttura della vasca e la stessa grande sfera in cemento posta al centro, ovvero il vecchio mappamondo. Oltre a quelli relativi all’impermeabilizzazione, sono state quindi eseguite le opere di rifinitura della pietra dell’intero bordo vasca, il rifacimento della parte interna e un nuovo sistema di ricircolo delle acque. Il piano è oggi divenuto una grande rosa dei venti, disegnata sull’intera superficie circolare, realizzata con marmo e travertino di pregio, con le lettere dei segni cardinali in bronzo. La grande palla al centro, il mappamondo, è stata posta su un apposito sostegno, innalzandola al punto a dare l’effetto di galleggiamento sull’acqua; gli originari continenti scolpiti (ormai non più visibili), sono stati riprodotti con del rame sopra applicato, creando, con il nuovo impianto di illuminazione, un effetto quasi tridimensionale; con il nuovo apposito supporto è possibile regolare il tipo di getto d’acqua e la sua intensità. La fontana, chiamata popolarmente e amichevolmente dai Pianesi “la vasca”, al di là del gusto personale sul suo restauro, ha ripreso nuovo vigore ed ha attirata sicuramente l’attenzione dei paesani e dei turisti, ancor prima della sua inaugurazione del 10 Agosto scorso, avvenuta alla presenza del Sindaco Luigi Vagaggini, con tanto di paggi delle Contrade e sbandieratori del Magistrato delle Contrade, tutti presenti poco prima alla presentazione del Palio. Possiamo dunque considerare ormai verso la conclusione i lavori di restyling eseguiti nell’area dei Giardini Pubblici “Francesco Nasini”, lungo un percorso di rinnovamento che ha interessato anche gli spazi verdi e l’arredo urbano vero e proprio. Ricordiamo l’iniziale posizionamento di due vecchi carrelli delle miniere, la creazione di uno spazio giochi per i bimbi (tra pochi giorni verrà stesa la nuova pavimentazione), la sostituzione e l’installazione di nuove panchine (anche lungo il Viale Gramsci e in parte del centro storico), copertura in legno delle sedute in cemento, il taglio di due grandi alberi ormai malati e necessariamente da abbattere, la potatura e il taglio di alcuni tigli lungo il lato Viale Gramsci, sostituiti con altre piante, anche in vaso, il miglioramento dell’impianto per l’innaffiatura degli spazi verdi e dei fiori stagionali a terra. Con questi interventi, i Giardini Pubblici hanno rinnovato la propria immagine, aspetto importante soprattutto perché l’area, prospiciente anche alle scuole materne ed elementari, è punto di raccordo tra il centro storico e la cosiddetta parte nuova del paese. Trovandosi proprio dinanzi al Palazzo comunale e confinanti con la parte occidentale della Rocca Aldobrandesca, con una vista tra le più fotografate di Piancastagnaio, i Giardini Nasini sono sicuramente un biglietto da visita per i visitatore del paese. I lavori, necessariamente più lunghi del previsto sono stati tutti eseguiti da aziende di Piancastagnaio (Ciaffarafà Teobaldo per i lavori di scavo e resaturo – VS Marmi per la fornitura e la posa del marmo e travertino della rosa dei venti) mentre la realizzazione in rame dei continenti del mappamondo, è stato a cura dell’azienda Biagiotti della vicina Pienza. ]]>