Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 05/11/2018
Ieri si è chiusa la Festa più attesa e tradizionale dell’autunno amiatino. Pur condizionata dalle difficili condizioni atmosferiche dei giorni precedenti, sono state migliaia le presenze nel borgo che della castagna porta il nome.
Tra gli ospiti dell’Amministrazione Comunale il Dir. Generale del MiSE, Ing. Terlizzese, l’On. Elisabetta Ripani, il dott. Giorgio Cavalli, Responsabile Segreteria del Sottosegretario alle Infrastrutture On. Rixi e l’Ing. Montemaggi (ENEL GP), oltre a rappresentati di CoSViG, GES e della politica locale.
Organizzazione all’insegna della qualità e attenzione. L’abbraccio a Kevin e Santi.
È terminata ieri, domenica 4 Novembre, la 52^ edizione de “Il Crastatone”, la festa più attesa dell’autunno amiatino, nonché quella con la più lunga tradizione tra quelle del Monte Amiata.
Diciamolo subito: quella appena conclusa è stata un’edizione influenzata dalle condizioni atmosferiche, soprattutto quelle dei giorni precedenti la festa quando, molte aree della penisola italiana, sono state colpite da un’ondata di maltempo, per alcuni episodi senza precedenti, con il tristissimo e drammatico numero di vittime (30), oltre a danni e distruzioni parziali o totali di infrastrutture anche viarie. Tutto questo non poteva che condizionare gli spostamenti anche ai fini turistici, comprensibile ai più e, comunque, a nostro avviso, in second’ordine rispetto a quel che le tristi cronache non potevano che raccontare.
Allo stesso tempo, pur essendo mancato parte del tradizionale flusso continuo di arrivi “da ogni dove”, pensare e scrivere di una dizione de “Il Crastatone” non riuscita, sarebbe sbagliato e ingiusto verso gli organizzatori e la stessa Piancvastagnaio. I grandi sforzi organizzativi dell’Amministrazione Comunale, delle Contrade e della Pro Loco, han fatto si che la festa sia riuscita a dare il meglio di sé, che è già molto, calandosi con decisione e volontà in un clima che rimane autunnale e che, sull’Amiata, ha ben note caratteristiche che ne garantiscono la bellezza anche nei momenti di pioggia che, a tratti, non è mancata, in particolar modo nei primi due giorni della Festa. Ma, “Il Crastatone”, come al solito, è andato ben oltre a tutto questo, dandosi un gran da fare, risistemando spazi e iniziative, passando con bravura tra le gocce di pioggia, le folate di vento e le nebbie, così come tra le temperature altalenanti e i pochi raggi di sole. Risultato? Soddisfazione, comunque, da parte di tutti o quasi (a soffrirne un po’ le attività commerciali), rispetto a come sarebbe potuta andare, ovvero, peggio. E di peggio, purtroppo, altrove, c’è stato. Ricordiamolo.
Uno sforzo organizzativo che, quest’anno, c’è sembrato, obiettivamente, ancora una volta di qualità e attenzione, con alcune migliorie e accorgimenti a un protocollo già ben collaudato ed esperto, a cui abbiamo voluto dedicare una serie di servizi in streaming pubblicati sula nostra pagina facebook (https://www.facebook.com/ilcrastatone), dove abbiamo affrontato il tema della sicurezza, della qualità e attenzione alimentare, dei piani di emergenza, della gestione sanitaria, della viabilità, della gestione degli spazi pubblici e ovviamente quello della promozione turistica in senso generale.
Se ne sono sicuramente ben accorti i visitatori, tra cui, anche gli ospiti dell’Amministrazione Comunale con il Sindaco Luigi Vagaggini nella giornata di sabato 3 Novembre, che, assieme all’intera Giunta e al Segretario Comunale Michele Pinzuti, ha ricevuto, tra gli altri, l’Ing. Terlizzese (Dir. Gen. del MiSE – Ministero dello Sviluppo Economico), On. Elisabetta Ripani (Forza Italia), il dott. Giorgio Cavalli (Responsabile della Segreteria del Vice Ministro alle Infrastrutture On. Rixi – Lega Nord), l’Ing. Montemaggi (Resp. rapporti esterni ENEL GP) e l’Ing. Casuccio (Consulente per l’Amministrazione Comunale del progetto di teleriscaldamento). Presenti consiglieri comunali amiatini, come Riccardo Ciaffarafà (Lista civica “Un Comune per tutti” – Santa Fiora), responsabili CoSviG (Consorzio Sviluppo Geotermico) e GES (Geo Energy Service), l’azienda che si occuperà della realizzazione del teleriscaldamento e di cui il Comune di Piancastagnaio è socio assieme agli altri Comuni geotermici. Durante la visita alla Rocca, è stato presentato il progetto di teleriscaldamento anche per uso civile (il primo lotto è prossimo a partire) e la nuova Scuola di Pelletteria, oltre a visitare degli spazi espositivi allestiti da Floramiata. E’ stata una piacevole e riuscita occasione per promuovere Piancastagnaio, le sue iniziative ed eventi principali, oltre gustare delle eccellenze enogastronomiche locali o prodotte da aziende operanti nei territori geotermici della Toscana, attraverso una degustazione all’interno delle sale espositive della Roca dove era allestita la mostra fotografica di Beatrice Mancini “Scopri Piancastagnaio”.
“Il Crastatone” è andato via in serenità, tranne rarissimi episodi di inciviltà che si contano veramente sulla punta delle dita, senza comunque raggiungere il totale di quelle del palmo di una sola mano. Questo anche grazie a un’iniziativa che, al di là degli aspetti legali, sanciti anche dalle ordinanze sindacali, ben noti alle Contrade e ai locali pubblici, ha voluto, con chiarezza e fermezza, vietare in maniera assoluta la somministrazione di alcolici in ogni momento e in ogni ora ai minorenni e nelle ore notturne agli adulti, così come limitare l’orario dei concerti live entro le ore 1.00 della notte. Sempre presenti e attente le forze dell’Ordine, come i Carabinieri della Compagnia di Montalcino a cui appartiene il distaccamento di Piancastagnaio, così come la Polizia Municipale e la Misericordia di Piancastagnaio. Pronti a ogni evenienza i Vigili del Fuoco del distaccamento senese di Piancastagnaio, colpiti dal’improvviso lutto per la perdita del loro caro collega, il Capo Squadra Santi Cheli.
Tutto questo fa capire come sia importante e di grande responsabilità la gestione di una festa che ha richiamato anche stavolta migliaia di persone, in particolar modo nella giornata di sabato quando in moltissimi, sono giunti a Piancastagnaio da molte zone della Toscana (Firenze, Livorno, Pisa, Siena e Grosseto in prevalenza) e dai centri capoluoghi di provincia più vicini come Perugia, Viterbo e Terni e l’immancabile Roma. Tantissime le famiglie, molti i giovani: presenze che hanno mostrato interesse e composta partecipazione a una festa che offre molto, moltissimo e lo fa festeggiando se stessa.
Gli eventi si sono dunque svolti senza particolari difficoltà se non quella degli improvvisi, quanto brevi ma non intensi scrosci d’acqua, nei primi giorni e nella domenica mattina. Concerti live, degustazioni, animazioni di strada, street band, mercatini, mostre, eventi culturali, concerti a teatro e molto altro.
Il grande lavoro di tutti, hanno ancora una volta caratterizzato questa festa che sembra ogni anno ringiovanirsi, ricrearsi apparentemente dal nulla grazie anche al suo mezzo secolo di vita, che, con esperienza, affronta con successo chi si ostina a copiarne la formula vincente che non è solo negli eventi ma, soprattutto, nella sana, necessaria e fortunata competizione tra le Contrade che, ne “Il Crastatone”, si ritrovano tutte assieme. Non è un caso che, dopo gli altalenanti anni ’80, quasi irriverenti verso il suo grande significato originario, dopo una presa di coscienza verso la fine degli stessi, le Contrade siano divenute, dai primi anni ’90, le principali protagoniste della Festa, ridandogli quella giusta “forza e coraggio” a cui si è aggiunta pian pianino anche quella della stessa Amministrazione Comunale che è tornata con decisione a credere nella manifestazione assieme alla Pro Loco. Ormai da tempo, entrambe, non ha più pensato soprattutto alla forma ma, anche, alla sostanza con il risultato sotto gli occhi di tutti.
Tutto è migliorabile: un’idea l’abbandono delle plastiche, di materiali solo parzialmente biodegradabili o riciclabili a favore di altri (legno?) per piatti, bicchieri e posate, la gestione dei rifiuti e l’utilizzo di una moneta apposita spendibile nei giorni de Il Crastatone. Va comunque un plauso a tutta l’organizzazione che è riuscita a proporre una festa ancora una volta affermatasi come “regina dell’Amiata” e che soddisfa sempre le attese della maggior parte dei visitatori, pur arrivando quasi a chiusura di una stagione autunnale; una festa che nasce appositamente per stare insieme, attorno a un fuoco e il divertimento, alla vigilia dell’inverno amiatino e del prezioso letargo della natura
Chiudiamo con due pensieri, dedicati alla scomparsa di Kevin Vichi e Santi (Francesco) Cheli. Se ne sono andati proprio all’inizio e alla fine di questi giorni di festa. Due angeli, due vite, due ferite nel cuore, profonde in quello di chi scrive. Poche ore, due giorni, per il piccolo Kevin; 55 anni per il giovane Santi. Genitori che vedono il proprio futuro fermarsi prima di loro: contro natura e contro logica.
A Rachele e a Luca, ad Angiolino e a Gemma, il mio abbraccio.
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