Dal 20 al 22 Ottobre si sono svolte presso il Teatro Vittorino Ricci Barbini, le premiazioni assieme al concorso “Penne & Video Sconosciuti”. Tra i premiati, alcuni alunni della Sucola Primo Calvalcanti di Sesto Fiorentino. Continuano a giungere presso la nostra redazione riflessioni sulle recenti giornate di “Penne & Video Sconosciuti” e “Un fiore per i Nonni – Un albero per i Nipoti”, i due concorsi nazionali dedicati alle scuole primarie e secondarie, ideati e organizzati dall’Associazione Culturale OSA, in collaborazione con il Comune di Piancastagnaio e OKAY Scuola (articolo di presentazione della manifestazione su: http://www.amiatanews.it/piancastagnaio-tornano-giorni-penne-video-sconosciuti/) I due concorsi a premio, uno dedicato al giornalismo scolastico con elaborati sia in formato cartaceo che video raccolti all’interno di un’apposita emeroteca (www.emerotecapiancastagnaio.it), l’altro di poesie dedicato alla figura dei nonni, hanno avuto le loro premiazioni dal 20 al 22 Ottobre, presso il Teatro Comunale, che dal 30 Settembre, è stato dedicato alla figura del chirurgo di Piancastagnaio, il prof. Vittorino Ricci Barbini, scomparso nel 2014. Il concorso “Un fiore per i Nonni – Un albero per i Nipoti” è organizzato da OKAY in collaborazione con OSA sul progetto Dialogo tra le generazioni – Memoria per il futuro. Pubblichiamo questa volta due belle e intense considerazioni, sulle giornate trascorse a Piancastagnaio da alcuni alunni e alunne della Scuola Guido Cavalcanti di Sesto Fiorentino (Fi), scritte rispettivamente da Alice Zanobini e Alice Pirriatore, premiate a “Un fiore per i Nonni – Un albero per i Nipoti” direttamente alla presenza degli ideatori e promotori, Nicola Cirocco e Roberto Alborgetti.. Oltre le due giovani studentesse, ringraziamo la Docente Bibliotecaria Donatella Di Nardo per aver considerato la nostra testata come motivo di pubblicazione, scusandoci per il ritardo di diffusione on line dovuto ad imprevisti anche tecnici.
“Momenti indimenticabili di una giornata particolare…”
Che emozione salire sul palco del teatro comunale di Piancastagnaio, borgo medievale situato ai piedi del Monte Amiata. Qui, insieme ad altri venti ragazzi provenienti da tutta Italia, sono stata premiata per la mia poesia dedicata ai nonni. Tra attestati e piante sorgevano applausi e risate per la bravura dei ragazzi e per l’imbarazzo di sentir recitare le proprie parole da un’altra persona, ma anche orgoglio per il nostro lavoro. La poesia è stata anche presentata nei versi “rap” cantati da una scolaresca di Bari da cui si capiva l’amarezza di coloro che sono costretti a lavorare senza alcuna sicurezza. Questa canzone ha commosso me, ma anche tutta la platea. Questo tema era attuale anche al tempo delle miniere di mercurio dell’Amiata, mostrateci in un bellissimo documentario durante la cerimonia. E’ stata una bella iniziativa comporre delle poesie sui nonni, sempre molto importanti in famiglia e nella vita di noi ragazzi. Pazienti, affettuosi, ricchi di consigli, perle di saggezza ed angeli protettori del nostro cammino. Parlare dei nonni ci ha fatto capire la loro importanza e ci ha permesso di regalare loro tutto il nostro affetto. Alice Zanobini – Scuola secondaria Guido Cavalcanti I° grado di Sesto Fiorentino
Potrei parlare di tantissime cose: del bel paesaggi, di quanto era buono quel gessetto o di quanto era verde quella pianta, invece no, oggi non vi parlerò di nessuna di queste cose… o meglio, non saranno il tema principale, perché il tema principale saranno i nonni: alcuni sono buoni, altri un po’ brontoloni, ma fatto sta che siano sempre e comunque speciali, punti di riferimento capaci di farci sorridere anche quando siamo tristi. Ed è proprio per la loro specialità che sono stati i protagonisti di migliaia di poesie scritte dai bambini delle scuole di tutta Italia. E adesso arrivo al punto: Alice Zanobini, il mio compagno di classe Alesio Xhafa ed io siamo stati premiati per essere rientrati tra i primi venti di questo concorso, fra migliaia di poesie. La premiazione si è svolta il 22 ottobre a Piancastagniaio, uno splendido paesino sul monte Amiata. L’emozione era tanta, non lo nego, ma ero più ansiosa: mi passavano tante domande per la testa “Perché proprio io?” “Perché siamo stati scelti proprio noi?” Ma forse a questa domanda risponderò dopo. Appena ci hanno fatti entrare, ci siamo seduti in prima fila, proprio davanti al palco. È stata un’esperienza, oltre che magnifica, anche molto interessante, per il fatto che, nonostante la poesia fosse il tema per cui eravamo lì, ci hanno fatto vedere un video sulle risorse primarie del territorio, delle miniere e di quanto potesse essere pericoloso lavorarci dentro. Passiamo poi alle premiazioni: ci chiamavano uno ad uno sul palco, un’attrice leggeva le nostre poesie e infine il presentatore ci consegnava i vari regali, fra cui delle piante e il gessetto de Marcellina, una liquirizia a forma, appunto, di gessetto. E adesso arriviamo al mio momento: il presentatore dice il mio nome, io salgo sul palco e ascolto in silenzio l’attrice che legge la mia poesia, dopodiché il presentatore mi porge i premi e mi chiede:” E tu, ricordi qual era il nome delle tre Caravelle di Colombo?” e io, per fortuna direi, risposi correttamente … questo per farvi capire che non si smette mai di imparare, e se io non ho fatto una figuraccia davanti a tutti rispondendo “ Non lo so”, devo dire grazie alla mia professoressa di lettere che quest’anno ci ha fatto fare la verifica su tutto il libro di storia dell’anno scorso! E man mano che le poesie venivano lette ho capito il perché sono state scelte: ognuna aveva un ché di magico, rappresentavano a pieno i nostri sentimenti, talvolta difficili da esprimere a parole. Alice Pirriatore – Scuola secondaria Guido Cavalcanti I° grado di Sesto Fiorentino]]>