Piancastagnaio. Convenzione Comune-ENPA per la gestione delle colonie feline

La Responsabile Maira Biagetti: “Ringrazio l’Amministrazione Comunale, in particolare il Sindaco Vagaggini e l’Assessora Sancasciani, per la sensibilità dimostrata verso il fenomeno dell’abbandono e del randagismo.” Per la prima volta, è stata recentemente stabilita con apposita Delibera di Giunta (19-2018 del 14/03/2018), la convenzione tra l’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio e la locale sezione ENPA, per la gestione delle colonie feline presenti sul territorio comunale. Il nuovo accordo ha validità biennale e prevede un importo complessivo massimo di 3.500 Euro all’anno, di cui 2.500 Euro in quota fissa e un contributo fino al limite di 1.000 Euro per le spese vive effettivamente sostenute e documentate, con particolare riferimento alle prestazioni medico-veterinarie (come visite, vaccinazioni, interventi clinico-chirurgici, comprensivi di sterilizzazioni, ecc.) eseguite da liberi professionisti iscritti nel relativo Albo e l’acquisto dei prodotti farmacologici e/o sanitari prescritti da Medici Veterinari liberi professionisti,  occorrenti per la cura e profilassi necessarie. “Come Sezione ENPA Piancastagnaio – ci dice la Responsabile e Commissario Straordinario Maira Biagetti – esprimiamo il ringraziamento all’Amministrazione Comunale tutta, in particolar modo al Sindaco Vagaggini e all’Assessore Roberta Sancasciani, per l’impegno volto alla stipula della convenzione sottoscritta con la nostra Sezione.” “La convenzione, della Sezione ENPA di Piancastagnaio – continua la Biagetti – prevede sostanzialmente l’impegno della nostra sezione nella cura dei gatti randagi e di tutte le colonie feline regolarmente denunciate, presenti sul territorio del comune di Piancastagnaio. Lo scopo del nostro impegno, è quello di combattere il fenomeno del randagismo con apposite campagne di sterilizzazione e quello dell’accoglienza presso la nostra Oasi attrezzata di gatti malati o incidentati.” La Sezione provvede all’acquisto di mangime umido e secco sia per gatti che per cani, all’acquisto di farmaci, trattamenti antiparassitari, lettiere e tutto quanto si rende necessario per mantenere un tenore di vita decoroso agli animali accuditi. “Le spese veterinarie incidono molto sul nostro bilancio – continua la Responsabile ENPA – Non potendo provvedere alle vaccinazioni di tutti i soggetti ospitati, si rende molto più facile il propagarsi di malattie infettive che si trasmetto da un soggetto all’altro, che sarebbero facilmente evitabili potendo provvedere alle vaccinazioni. Per questo ci impegniamo a comunicare ogni nuova cattura tramite informativa trimestrale che sarà presentata al Comune assieme alla rendicontazione delle spese veterinarie trimestrali.” La Sezione ENPA di Piancastagnaio, si è costituita nell’Aprile2017 e si occupa costantemente della cura e del sostegno delle colonie feline presenti sul territorio comunale, al contenimento del fenomeno del randagismo felino tramite la realizzazione di sterilizzazioni, all’accoglienza degli animali abbandonati o malati presso l’oasi sita in Loc. La Rota, in spazi (ex mattatoio) messi a disposizione dal Comune di Piancastagnaio, proprietaria dell’area. “Tutti i volontari che operano in struttura sono regolarmente coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni stipulata direttamente da ENPA nazionale – tiene a precisare la Biagetti – Presso la struttura vengono accolti gatti abbandonati, gatti randagi, incidentati, malati o con altre problematiche; inoltre vengono accolte le cucciolate e promosse le adozioni.” Piancastagnaio_Colonia_Felina_La_Rota_02_02 Ad oggi, sono tre le colonie feline regolarmente censite dalla sezione pianese di ENPA, due limitrofe al capoluogo (Oasi felina “La Rota” e la Colonia Prada) e una nella frazione a valle di Casa del Corto. “Teniamo a precisare che i nostri interventi sono rivolti esclusivamente verso animali randagi – puntualizza la Biagetti – Vorremo anche sensibilizzare i proprietari di animali domestici, sia cani che gatti a sterilizzare, la sterilizzazione non è contro natura, è solo un gesto di responsabilità nei confronti del proprio animale, dei futuri nascituri e della società stessa.” Vediamo ora le tre oasi feline nel dettaglio, la cui responsabile è la stessa Maira Biagetti.

  • Oasi Felina “La Rota” Rifugio attrezzato dove attualmente risiedono stanziali circa 40 gatti e 4 cani, dove i volontari tra cui Biagetti Maira, Rosati Fabiana e Piccini Luisa, si recano nella struttura due volte al giorno per provvedere ai bisogni degli animali. I gatti feriti e malati, vengono tenuti in idonee gabbie che permettono la regolare somministrazione di cibo e farmaci a seconda della gravità dei casi. Ove non sia possibile provvedere autonomamente alle cure, gli animali vengono portati presso lo studio Veterinario del Dr. Vagini Fabio ad Abbadia S. Salvatore. L’iter di ingresso di nuovi gatti, in rispetto alle norme igienico sanitarie volte alla limitazione di malattie prevede l’isolamento del gatto dal resto della colonia, un monitoraggio per 48 ore per forme virali intestinali e respiratori (nel caso si rilevi una delle due forme si procede con terapia antibiotica del caso), interventi rivolti alla sverminazione e trattamento antiparassitario e all’inserimento in colonia.
  • Colonia Parcheggio Prada E’ sita presso il parcheggio adiacente lo stabilimento che, ad oggi, accoglie attualmente 7 gatti che vengono accuditi quotidianamente dai volontari e dove si sta provvedendo alla loro sterilizzazione degli stessi.
  • Colonia Casa del Corto Si trova in prossimità del ristorante, dove sono presenti circa 15 gatti che vengono accuditi quotidianamente dai proprietari del ristorante. Tutti i gatti sono oggetto di visite periodiche dei volontari, per constatare le condizioni di salute degli stessi e provvedere alle sterilizzazioni.
“Vorrei nuovamente ringraziare il Sindaco Vagaggini per aver concesso uno spazio di proprietà comunale per la realizzazione della nostra “Oasi feleina La Rota”;conclude la responsabile ENPA di Piancastanaio la sensibilità dimostrata nei confronti degli animali abbandonati e del fenomeno del randagismo, ha contributo a rendere la nostra struttura unica nel suo genere. Nessun altro comune del comprensorio amiatino, ha reso disponibile spazi per la realizzazione di centri di cura e accoglienza per i randagi; quelli esistenti, infatti, sorgono tutti su terreni e strutture private.”]]>

Lascia un commento