Piancastagnaio. Il Coro vince lo scudo di “Asta e Bacchetta” di Sara Guerrini

Gli sbandieratori e i tamburini dello Stretto si confermano i più bravi nel torneo di abilità Per il secondo anno consecutivo, la Contrada del Coro ha vinto ieri sera lo scudo di “Asta e Bacchetta”, il riconoscimento assegnato al vincitore dell’omonimo torneo che vede i figuranti impregnati in una serie di esercizi con la bandiera (asta) accompagnati dal suono del tamburo (bacchetta). Una vittoria, quella della Contrada dello Stretto, conquistata dinanzi a una piazza del Castello gremita e i figuranti del Magistrato delle Contrade, decretata dall’apposita giuria incaricata, fatta venire direttamente da quel di Asti, costituita da esperti sbandieratori e tamburini come Edoardo Mussa, Giuseppe Mussa, Davide Migliasso e Flavio Torchio, che hanno assegnato i seguenti punteggi, somma, rispettivamente dei “musici” e dei “sbandieratori”: Coro 171 (63,5+107,5); Voltaia 161 (62+99); Borgo 160 (57+103) e Castello 155,5 (53,5+102).Piancastagnaio_Palio_2018_Asta_e_Bacchetta_20180812_DSC_0303 Tommaso Tondi (sbandieratore), Leonardo Santelli (sbandieratore), Leonardo Sani (tamburino), Tommaso Benedetti (imperiale) e Matteo Carrucoli (imperiale) e il paggio Riccardo Di Leone: questi i nomi dei ragazzi del Coro che hanno portato per la seconda volta consecutiva, lo scudo realizzato, coincidenza positiva, proprio da una contradaiola dello Stretto, Sara Guerrini, che, con la vittoria, ha aggiunto, comprensibilmente, una soddisfazione in più per il suo lavoro, già del resto molto apprezzato la sera del 10 Agosto, durante la presentazione pubblica. Una vittoria che, come sempre, lascia più di una insoddisfazione ai non vincitori, in una serata dove la competizione ne rappresenta, comunque, solo una parte, visto che lo stesso Torneo di Asta e Bacchetta è inserito nella Festa degli Statuti di Piancastagnaio, emanati il 12 Agosto del 1416,  come ha ricordato il Piancastagnaio_Palio_2018_Asta_e_Bacchetta_20180812_DSC_0266Rettore del Magistrato delle Contrade Alessandro Bocchi in uno dei suoi interventi durante la serata, sottolineando come gli importanti documenti fossero ispirati ai principi dell’Umanesimo. “Gli Statuti di Piancastagnaio sono un codice penale e civile elaborato nel 1416 dal notaio e primo Podestà della Terra di Piano – Ser Santi di Giovanni da Lucignano (rappresentato nell’occasione da Niccolò Felici ndr) – inviato dalla Repubblica senese con la collaborazione di alcuni “prudenti uomini” di Piano Castagnaio. Ogni articolo veniva proposto, discusso e approvato dal Maggior Consiglio costituito da tutti i capifamiglia chiamati nella piazza del Comune o in Santa Maria Assunta “a suono di campana e voce di messo”. Furono redatti prima in latino e sono conservati nell’Archivio di Stato di Siena, poi furono trascritti in volgare. In questa versione, di agevole lettura, sono conservati nell’archivio storico del Comune.” (fonte Regolamento della Festa degli Statuti di Piancastagnaio). Dopo la Notte delle Bandiere (1 Agosto), la presentazione del Palio, del Cupello e dello scudo di Asta e Bacchetta (10 Agosto), la serata di ieri mette un temporaneo punto di sospensione nei giorni che porteranno al Palio del 18 di Agosto, dedicato alla figura della Madonna di San Pietro, quella Madonna col bambino amata a Piancastagnaio e venerata sull’Amiata nel santuario posto nella parte alta del paese, poco distante proprio dalla pista dove verrà disputata la corsa. Si aspetta la processione e l’omaggio delle sfilata in costume delle Contrade (16 Agosto), le previsite dei cavalli, la prova serale e le cene propiziatorie (17 agosto) prima della giornata del 18 di Agosto che, dopo una serie di appuntamenti laico religiosi (mesa mattutina, firma dei fantini e sorteo storico), porterà alla corsa che aggiudicherà il Palio realizzato dall’artista pitiglianese Alessandra Letteri. (sul nostro sito collegato www.paliodipiancastagnaio.it video e altro sul Palio) Piancastagnaio_Palio_2018_Asta_e_Bacchetta_20180812_DSC_0298]]>

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