Piancastagnaio. Domani ad Acquapendente l'ultimo saluto al Vigile del Fuoco Santi Cheli

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 05/11/2018 L’uomo di 55 anni, in forza come Capo Squadra al Distaccamento senese di Piancastagnaio, si era trasferito nella cittadina dell’Alta Tuscia dopo il  matrimonio con la moglie Anna. Al primo mattino di ieri, l’improvviso e violento malore lo ha colto solo all’interno della propria abitazione. I funerali alle 15, presso la cattedrale del Santo Sepolcro.

Si terranno domani, martedì 6 Novembre, i funerali di Santi Cheli (per tutti Francesco), il Capo Squadra Vigile del Fuoco di Piancastagnaio deceduto ieri mattina a seguito di un malore che lo ha colpito con violenza mentre si trovava all’inizio della breve rampa di scale interne, che collegano i due piani della propria abitazione. Uomo di 55 anni, sposato con la signora Anna di Acquapendente, insegnante, si era trasferito, con il matrimonio,  anche con la propria famiglia di origine, il babbo Angiolino e la mamma Gemma, nel centro dell’Alta Tuscia, che si trova a poco più di 25 Km da Piancastagnaio. La notizia si è subito sparsa nel paese amiatino, intorno all’ora di pranzo di ieri, nella giornata conclusiva della festa del Crastatone, gettando man mano nello sconforto molti compaesani del Cheli; tutti rimasti attoniti pensando all’ancora giovane uomo, conosciuto come persona mite, umile, apprensivo, dedito al prossimo, mai sopra le righe, legatissimo alla sua nuova famiglia e a quella di origine, sempre unito ai genitori Angiolino e Gemma, anch’ella scomparsa circa tre anni fa. Ieri e oggi, tantissime le visite alla salma da parte di parenti, amici e colleghi. Una commozione profonda e composta, quella della moglie Anna e del babbo Angiolino, così come quella degli amici più cari. Tutti i colleghi del Distaccamento senese di Piancastagnaio, così come quelli di Gradoli, dove il Vigile del Fuoco ha prestato servizio per un periodo, sono giunti a dare il proprio conforto e a salutare il collega scomparso. Santi, dopo aver come tutte le sere accudito e assicuratosi delle condizioni del babbo Angiolino, che vive da solo a poca distanza dal figliolo e a pochi metri dai consuoceri, aveva raggiunto poco dopo le 21 gli amici in una pizzeria di Acquapendente,  da solo, con la propria auto. Una serata per rilassarsi un po’, in quanto la moglie Anna, a seguito di un incidente casalingo, è da alcune settimane costretta a muoversi su una sedia a rotelle, con spalla e gamba da tenere necessariamente bloccate per l’infortunio. Proprio per questo, per non essere di peso reciprocamente, i due avevano scelto di dormire  uno nella casa di famiglia, l’altra a casa dei propri genitori. Per il Santi, la serata in pizzeria è trascorsa tranquilla e senza alcun tipo di esagerazione nel mangiare o nel bere. Una pizza e dell’acqua minerale; poi il rientro a casa, rinunciando anche al caffè. Tutto è sembrato tranquillo e consueto ai presenti. Dalla ricostruzione che abbiamo cercato di fare attraverso testimonianze, Santi sembrerebbe aver dormito nel suo letto; al mattino è sceso dal piano della camera a quello subito inferiore, in cucina, probabilmente per prepararsi qualcosa. Sembrerebbe che poi, nel momento in cui si apprestava a risalire la scala per tornare in camera e prepararsi, il violento malore abbia colpito l’uomo che, cadendo all’indietro senza resistenza, ha battito il capo sul termosifone che si trovava appena dietro. Al mattino, non rispondendo alle telefonate di familiari e amici, alcuni di loro, allarmati per l’inusuale comportamento del Cheli, si sono precipitati nell’appartamento facendo la triste scoperta e trovando il corpo inerme del 55enne vicino al calorifero.

Il Capo Squadra Santi Cheli,  era stato assunto nel 1991 e prestava servizio presso il Comando di Siena, Distaccamento di Piancastagnaio, dal 1992 in modo continuativo con l’eccezione degli anni dal 2003 al 2007 nei quali aveva prestato servizio presso il Comando di Viterbo. Il passaggio di qualifica a Capo Squadra era avvenuto nel 2011. Nel corso della sua carriera aveva partecipato a diverse missioni per calamità di rilevanza nazionale tra cui l’alluvione di Lucca nel 1992, il terremoto nelle regioni Umbria e Marche nel 1997, il terremoto de L’Aquila nel 2009, il terremoto nell’Emilia Romagna nel 2012. Nel 2006 aveva ricevuto la croce di anzianità per i 15 anni di servizio prestati nei Vigili del Fuoco. Il Capo Squadra Cheli aveva espletato l’ultimo turno di servizio il 26 settembre scorso presso il Distaccamento di Piancastagnaio.

Domani la salma verrà portata nella cattedrale del Santo Sepolcro, il Duomo di Acquapendente, accompagnata dal corteo funebre che partirà alle 15 dall’obitorio dell’ospedale posto a poche centinaia di metri. Dopodiché la sepoltura. Ad Anna, Angiolino il mio affetto. A Santi, “Francesco”, il mio “grazie”, per il tempo e i segreti di una cara e sicura amicizia. Marco

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