Piancastagnaio. E’ il Palio dell’intimo ricordo, dell’amore e della speranza

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 11/08/2019
Presentata ieri l’opera di Sergio Staino. Il grande è tornato tra le strade del Borgo natio di Piancastagnaio, vestendosi di emozioni, profumi e ricordi. 

Il Palio del maestro Sergio Staino è a Piancastagnaio, tra la sua gente, così come chi  è tornato a “casa”, richiamato dal Sindaco Luigi Vagaggini dopo che il suo precedente, Fabrizio Agnorelli, aveva dato al grande artista le “chiavi della città”.
Un ottantenne che, nonostante tutto,  disegna a far suo: splendidamente. Come a tornare bimbo scherzoso, sbarazzino, birichino, dispettoso ma, soprattutto, amabile, col naso di un piccolo “Bobo” che diviene uomo, più giù, in basso nella seta, un po’ fantino un po’ giullare, in groppa al cavallo vincitore. Con una matita che è dono e forza di un gentile, intimo e pudico grembo materno. 
Un cielo di colombe, di pace e di ricordi, dove gli stemmi delle Contrade divengono anime leggere, senza ordine se non quello voluto dalla forza di gravità dello stemma comunale che sovrasta un cielo che è anche terra.

Nel Palio c’è lui, Staino; un album di ricordi in un’immagine di colori e di emozioni. Un cittino che sorride all’amore della mamma, come il Palio alla Contrada. E viceversa. Entrambi con le gote rosate di un’intima felicità, quelle di lei dal color dell’amore e del pudore. Un’immagine intima, casta, sospesa; l’abbraccio come una culla, due occhi che si incontrano all’infinito. Gioia. L’azzurro intenso di un manto che avvolge la vita, quello divino di una mamma che è Maria, che è cielo e anche terra. Un augurio, una vita, una speranza quella matita rossa; un testimone per la vita che verrà, fino a far nascere l’altro figlio “Bobo”, che corre vittorioso il sul suo cavallo, artista spensierato, rivoluzionario, anticonformista e, anche per questo, vincente. Un manto che diviene cielo e terra, perché in quell’azzurro più chiaro, le colombe di pace a ricordare nuova  vita familiare, quella che passa e l’augurio per un mondo migliore.
Un Palio che diviene messaggio cristiano proprio dalla matita rossa di un ateo comunista, che diviene ancor di più bellissimo rivoluzionario, quasi in comunione con chi lo osserva.
In due metri quadrati di seta, la vita di un artista, con al centro la sicurezza di un grembo terreno e divino, che cresce i primi istanti di una vita nata proprio a Piancastagnaio da una madre tanto delicata quanto forte, capace di portarlo a camminare da solo, in quegli anni di guerra mondiale che le allontanavano il marito militare.
E’ un Palio del ricordo, del presente e del futuro; il Palio di pace e di speranza.
Un Sergio Staino da ringraziare. 

Questo articolo ha un commento

Lascia un commento