Piancastagnaio. Ecco la Befana: dalle Tre Case a Saragiolo, fino alla miniera del Siele per poi arrivare alla Rocca

Dalla tarda serata di domani, al via tra le più tradizionali feste popolari amiatine nelle frazioni di Piancastagnaio e quelle di Santa Fiora. Al Siele, Torna la “Befana di Tamburrano” dal nome del Direttore delle miniere dei giacimenti minerari. Domeni 7 Gennaio , la “Befana della Rocca” della Contrada dell’Oca e la visita dei piccoli Anatroccoli della Contrada dell’Oca. Sull’Amiata, in particolar modo nella zona che comprende alcune delle frazioni dei comuni di Piancastagnaio e Santa Fiora, sta per giungere uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, anzi, probabilmente il più atteso: l’arrivo della Befana con le cosiddette “Befanate”, ovvero i riti festosi per salutare durante la tarda sera del 5 di Gennaio, l’arrivo della vecchina tra le case e i poderi della zona. Una tradizione che si perde ormai nel tempo, in quel che è divenuta una bellissima commistione tra realtà e fantasia e che, almeno per quanto riguarda il territorio comunale pianese, ha nelle Tre Case e nel Saragiolo, le due frazioni dove le Befanate sono parte dell’uso e del costume degli abitanti. Tra l’altro la Befana delle Tre Case è stata invitata alla XI^ rassegna delle Befane di Pitigliano lo scorso 30 Dicembre. befana_saragiolo_04 Tutto è ormai pronto (lo stesso anche nel territorio confinante di Santa Fiora) e domani sera, sarà dunque “Befana”: le calze son tutte sistemate, lo stesso tutti i costumi da indossare, gli strumenti e le voci ben accordate per musici e cantori che si esibiranno tra case e poderi portando la visita della vecchina. Un corteo ormai ben collaudato, tutto rigorosamente al maschile (almeno alle Tre Case e Saragiolo) e altrettanto educatamente  irriverente. La Befana, il Befano con la figlia da maritare e la combriccola al seguito, dove il frate con tanto di bisboccia non manca mai, è la composizione tipica dell’allegra comitiva in visita che in cambio della loro musica, canti e le tipiche battute di queste parti, riceverà in cambio cibo, qualche soldino e l’immancabile bicchier di vino, rigorosamente offerti dagli abitanti delle case. Una sorta di pellegrinaggio, che, nel divertimento, in realtà, evidenzia un aspetto sociale significativo, che fa dello stare insieme in allegria e della visita nelle case, abitate spesso da anziani che poco escono, uno dei motivi della festa. Una serata attesa da tutti, a iniziare dai protagonisti; tra questi, ci sono tutti i volontari che hanno preparato una ad una le centinaia di calze da portare in regalo alle case e ai poderi nelle campagne o in montagna. Tante le serate passate dai tanti giovani a preparare anche il vestiario, a provare le canzoni, gli strumenti popolari. Insomma, una serata da vivere che si concluderà quasi all’inizio della notte con un ritrovo conviviale tra i partecipanti alla festa. [gallery columns="6" link="file" ids="15289,15287,15286,15285,15229,15228,15227,15221,15220,15217,15218,15219,15216,15215,15214,15213,15212,15211"] Alle Tre Case, l’allegra compagnia, si ritroverà intorno alle 16 come sempre al Bar, anzi all’ex-bar del Cappelletti, per poi iniziare “il giro” intorno alle 17,30; il percorso toccherà i poderi  “Buca di Rocco”, “Casa Pacelli”, “Casa Eufemia” per poi dirigersi verso le località di Quaranta, Capannacce, Campi Rigo e Casetta. Il ritorno al punto di partenza, è previsto per le 23, mentre, verso la mezzanotte, ci sarà il tradizionale spuntino. Al Saragiolo, il “giro”, inizierà “Suppergiù All’Incirca” come segna l’orologio della Befana, alle 16,30, dopo il raduno al Bar del paese previsto per le 14. La compagnia della Befana, partirà dal “Via Pontelungo”, proseguirà per la zona artigianale dirigendosi verso la Valletta fino a giungere al bivio di Via Quaranta. Poi, nuovamente da Saragiolo (ore 19) il corteo festante si dirigerà le località di Pianacce, Pietralunga, la Via Forestale, Via dello stadio e Chiesa, per ritrovarsi intorno alle 24 al Bar della Via Provinciale per la classica cena finale. Una manifestazione che resiste orgogliosa nel tempo, sempre da sostenere attraverso la partecipazione, vero riconoscimento a dei volontari che rendono queste comunità vive e custodi delle tradizioni. Riportiamo una tipica canzone: “Bona sera bona gente, questa sera è ‘Befania e col nome di Maria vi si viene a saluta’ ci dareste qualche cosa pe’ sta povera vecchiarella c’ha ‘na figlia tanto bella, la vorrebbe marita’ a voi altre vecchiarelle vi s’è porto un bello scialle pe’ tenello sulle spalle pe’ potevvi riscalda’ a voi altre giovinotte vi s’è porto un bel mazzetto pe’ tenello stretto al petto pe’ potevvi consola’ bona sera bona notte la befana se ne va via e col nome di Maria andate a letto a riposa’”


Miniere_Siele_Befana_2016_WP_20160110_083 Ma c’è anche un’altra Befana, quella “del Siele”, o, meglio, “la Befana di Tamburrano”, così come veniva appellata quasi con reverenza, dal nome del Direttore delle miniere dei giacimenti minerari nel comune di Piancastagnaio, limitrofi ai Comuni di Santa Fiora e Castell’Azzara, che la istituì intorno alla metà del secolo passato. Abbiamo scritto prima che il capoluogo Piancastagnaio non vanta tradizioni particolari per il giorno dell’Epifania, ma, la “Befana” dei minatori era sicuramente un momento più che atteso, sperato: un momento di festa vera per le famiglie che vivevano insieme un momento di serenità, con mogli, mamme e figlioli insieme agli uomini che poco vedevano di giorno e che mai vedevano sul lontano e interdetto luogo di lavoro. E’ una festa che è più di un ritorno a una tradizione che, in realtà non c’è più; è come una volontà a non dimenticare e quasi a fermare il tempo a qualche decennio fa; forse è questo che il Sindaco di Piancastagnaio ha voluto trasmettere riproponendo la “Befana di Tamburrano” negli anni passati (questa è la IV^ edizione, la prima nel 2015), cercando di coinvolgere, negli anni passati, anche come Presidente del Parco Museo Nazionale delle Miniere dell’Amiata, i Comuni confinanti con il sito minerario (Santa Fiora e Castell’Azzara). La “Befana del Siele”, che sarà come sempre concentrata tutta al mattino, inizierà intorno alle 10, con un piccolo spuntino di benvenuto offerto da uno dei sostenitori dell’evento (Coop Amiata); sarà possibile visitare in sicurezza il sito minerario, percorrere la restaurata Galleria Emilia (quella che permetteva il transito dei vagoni di cinabro dalle Solfarate allo stabilimento del Siele). Miniere_Siele_Befana_2016_WP_20160110_177 Intorno alle 11, ci sarà il momento più emozionante con l’arrivo della Befana che regalerà calze e leccornie a tutti i bambini presenti nelle ex sale delle officine meccaniche della miniera. Subito dopo, il divertente e sempre affascinante spettacolo di intrattenimento di clownerie, contorsionismo, equilibrismo e giocoleria comica. La manifestazione sterminerà intorno all’ora di pranzo; per favorire gli spostamenti è stato messo a disposizione dal Comune di Piancastagnaio un servizio gratuito di bus navetta con partenza (ore 9.30) da Piancastagnaio in Piazza Castello e ritorno intorno alle 13. La “Befana del Siele”, è uno degli ultimi appuntamenti del cartello degli eventi natalizi “Favoliamo verso il Natale”, realizzato dall’Amministrazione Comunale, dal Centro Commerciali Naturale Le Fonti di Piancastagnaio e dalla Proloco, con il sostegno di ENEL Green Prower. “Favoliamo” proseguirà la sera del 6 Gennaio, al Teatro Comunale con la premiazione dell’8° Concorso del Presepe Casalingo ideato dalla Pro Loco  che avverrà durante la Tombolata (21.30), prima di terminare questa bella edizione 2017, il giorno successivo, Domenica 7 Gennaio, sempre al Teatro cion la premiazione del concorso scolastico “Inventa una Fiaba 2017 e con lo spettacolo di “sand art e bubbles art (disegni su sabbia e bolle di sapone), con protagonista Fatmir Mura.
Nella stessa giornata del 7 Gennaio, ancora un appuntamento con la Befana che si presenterà a Piancastagnaio, come ormai tradizione da alcuni anni, grazie all’impegno della Contrada di Castello che, neglia nni passati, si è Piancastagnaio_Imperiale_Contrada_Castello_Nobile_Contrada_Oca_Crescere_con_logica_20171125_DSC_0293resa protagonista di “super calze” da primato, fatte scendere dalla Rocca o addirittura trasportata su dei vagoncini a mo’ di trenino cittadino. Stavolta la “Befana della Rocca” arriverà al mattino, in concomitanza con la visita a Piancastagnaio dei “Cittini dell’Oca”, a proseguire l’esperienza di collaborazione tra le due Contrade avviata da alcuni anni attraverso il progetto “Crescere con Logoca”. “In accordo con l’Amministrazione Comunale – ci scrivono in una nota – , la Contrada ha organizzato un’apertura straordinaria della Rocca per dare la possibilità ai nostri Amici “Anatroccoli” della Nobil Contrada dell’Oca di visitare il monumento. La loro gita proseguirà poi con un aperitivo di gruppo, aperto a tutti i presenti, in Piazza Castello e il pranzo in sede Contrada. Nel pomeriggio l’escursione al sito mineriario del Siele per una breve visita guidata. Anche l’escursione al Siele è aperta a chi volesse aggregarsi al gruppo. Nel corso dell’aperitivo “AperiBefana”, ci saranno giochi per tutti i bambini presenti con premi e sorprese. Verrà siglato un simbolico gemellaggio tra gli ‘Anatroccoli’ dell’Oca e i bambini del CastelloLAB e tutti i bambini Pianesi che saranno presenti alla manifestazione.]]>

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