Piancastagnaio. Emergenza Covid-19: gli esercenti scrivono al Sindaco chiedendo di aprire un dialogo con ADF e i fornitori di energia

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 24/03/2020
Troppe le spese correnti e necessarie in un periodo di difficoltà dovuta alla forzata chiusura indetta dal Governo. La richiesta quella di sospendere almeno i pagamenti delle bollette come energia elettrica e acquedotto.

L’emergenza Coronavirus sta creando evidenti difficoltà agli imprenditori di Piancastagnaio. Vista l’impossibilità di incontrarsi direttamente, in questi giorni, gli esercenti si sono riuniti virtualmente in un gruppo Whatsapp, mezzo di comunicazione scelto per poter dialogare ed esporre le problematiche derivanti dalla forzata chiusura delle attività, così come previsto dalle ordinanze e decreti governativi, mirate ad arginare, per quanto possibile, il diffondersi del contagio. 
Una serie di video chat e messaggi che hanno portato ad alcune riflessioni su una oggettiva situazione di disagio con, purtroppo, le normali ripercussioni finanziarie ed economiche che coincidono con l’assenza degli incassi.
Da qui, ringraziando l’Amministrazione Comunale per i provvedimenti già presi nei confronti dei cittadini e degli imprenditori, sia in campo economico che sanitario, la richiesta di aiuto al Sindaco Luigi Vagaggini nell’aprire aprire un dialogo con Acquedotto del Fiora e i fornitori di energia elettrica “per non pagare le bollette in questo periodo di completa inattività”.

“In questi giorni così brutti per questa pandemia che si è abbattuta sulle nostre teste, in primis un pensiero va alle persone che stanno soffrendo, a quelle che ci hanno lasciato e a quelle che dovranno lasciarci, perché l’emergenza ancora non è assolutamente finita e DOBBIAMO STARE A CASA”, si legge nella lettera resa pubblica sui social che prosegue:
“Oltre a questa doverosa premessa ci sono però delle problematiche che fanno parte della vita quotidiana di ogni persona e affrontare anch’esse è molto importante per poter portare avanti la propria vita ed il lavoro.
Con il decreto firmato dal Consiglio Dei Ministri che sancisce la chiusura delle attività commerciali non necessarie, si sono venute a creare delle questioni che portano persone e famiglie a dover trovare una soluzione a problemi che mai avremmo pensato di dover fronteggiare”.
“Questo momento di difficoltà ha unito tutti noi esercenti di Piancastagnaio in un gruppo whatsapp, l’unico modo per poter comunicare visto che non possiamo fare nessun tipo di riunione – continua il documento –  Questo ci ha portato a cercare un dialogo con voi, elencandovi le nostre problematiche al fine di trovare insieme possibili soluzioni. Prima di esporvi le difficoltà riscontrate, riteniamo opportuno ringraziarvi per i provvedimenti già presi nei nostri confronti e della collettività, sia in campo economico che sanitario”.
 

Poi il significativo elenco delle necessità:
“Premesso che anche le attività che sono aperte, pur vendendo beni di prima necessità, hanno visto calare le loro entrate in maniera vertiginosa, le nostre necessità più importanti sono:
– l’approvvigionamento dei beni di prima necessità quali la spesa alimentare che ovviamente essendo chiusi e non incassando niente, senza soldi non e’ possibile fare;
– le bollette di luce ed acqua che continuano ad arrivare, di casa, del negozio e degli eventuali magazzini che le varie attività hanno, anche quelle rimaste aperte.
– i canoni di locazione dei fondi commerciali e dei magazzini
– i mutui in essere che anche quelli devono essere pagati”.

“Vi chiediamo, sempre se possibile, di aprire un dialogo con i fornitori dell’energia elettrica e dell’Acquedotto del Fiora per non farci pagare le bollette in questo periodo di completa inattività. Sarebbe molto importante anche ricevere qualche tipo di aiuto per provvedere agli affitti dei locali e dei magazzini”, chiedono gli esercenti, che proseguono: “Senza aiuti concreti da parte del governo centrale, la maggior parte delle attività sono in seria difficoltà; nel dubbio se continuare o “gettare la spugna”, già queste cose sarebbero una boccata di ossigeno per vedere un po’ di luce in questo periodo veramente buio. Con la speranza che a breve tutto questo incubo sia finito e che tutti quanti si possa tornare alla nostra vita e a tirare su la serranda, diciamo #ANDRATUTTOBENE”.

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