Piancastagnaio. “Dov’è finito lo zio Coso”, a teatro nel Giorno della Memoria

Amiatanews (Marco conti): Piancastagnaio 23/01/2019
Domenica 27 Gennaio (ore 17), sul palcoscenico del Vittorino Ricci Barbini, Gianni Poliziani e Alessandro Waldergan protagonisti dello spettacolo tratto dal romanzo “Lo zio Coso” Alessandro Schwed.
L’Assessore Sancasciani: “Una proposta teatrale fortemente voluta dall’assessorato alla Cultura e che finalmente riusciamo ad avere proprio per il Giorno della Memoria.”

Il terzo appuntamento della stagione teatrale 2018-2019 del teatro comunale Vittorino Ricci Barbini, è uno di quelli che assumono un significato e un’importanza particolari. Domenica 27 Gennaio, in cui andrà in scena “Dov’è finito lo zio Coso” (ore 17), sarà, infatti, il Giorno della Memoria”, la ricorrenza internazionale celebrata ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto, così come designato il 1° Novembre 2005 dalla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in una riunione plenaria.
Sul palcoscenico Gianni Poliziani e Alessandro Waldergan protagonisti dello spettacolo con la regia di Manfredi Rutelli, prodotto da LST Teatro, tratto dal romanzo “Lo zio Coso” di Alessandro Schwed con le musiche originali di Paolo Scatena.
«Dopo tre stagioni teatrali in cui avevamo cercato di ricordare le vittime dell’olocausto quest’ anno siamo riusciti a trovare la disponibilità per un appuntamento teatrale proprio nel giorno della ricorrenza internazionale del Giorno della Memoria. La scoperta di Auschwitz, la liberazione dei superstiti, le loro testimonianze, l’orrore… sono cose che non vanno in alcun modo modo dimenticate – sottolinea Roberta Sancasciani, Assessore alla Cultura del Comune di Piancastagnaio – . Per questo ho tenuto molto a questo momento momento di riflessione su una tragedia immane. Personalmente ho visitato la Risiera di San Sabba a Trieste qualche anno fa e credo che la sensazione provata nel visitare un campo di concentramento, non mi abbandonerà tanto facilmente, anzi, mai.»
Un sipario dunque che si apre con  motivazioni ben chiare, con uno spettacolo che, come anticipato dallo stesso Direttore artistico del teatro V. Ricci Barbini, Gianmarco Nucciotti, vuole essere una proposta appositamente divertente, irriverente e grottesca pur in una giornata così significativa. Uno spettacolo che fa riflettere sul paradosso, vissuto dal protagonista, come se la seconda guerra mondiale non ci fosse stata.

Riportiamo un brano dello spettacolo, ripreso dalla presentazione:

“La scorsa estate, mentre andavo in treno in Ungheria, mi è successo un fatto piuttosto particolare:  qualcuno mi ha dato una notizia le cui conseguenze hanno impegnato tutte le pagine che seguono e forse tutta la vita che mi resta. In pratica, ho saputo da un signore che poi la Seconda guerra Mondiale non si è svolta. Devo ammettere che la cosa mi ha tremendamente colpito, primo per le mie origini, ma sicuramente anche perché alla fine della spiegazione ho ricevuto una bastonata in testa. E’ da allora che mi succede di dimenticare i vocaboli che devo dire, proprio mentre li devo dire, e che devo scrivere, proprio mentre li devo scrivere. Li perdo e li ritrovo. Solo che poi li li perdo. Per carità, niente di allarmante: si tratta di una piccola indisposizione dovuta a un normalissimo mnemomoto. Adesso per esempio sono otto mesi che non ricordo affatto il nome di mio zio. Si tratta dell’unico parente rimasto in vita della famiglia di mio padre Ruah, e continuando così le cose, non so come fare a titolare questo romanzo, di cui lui, pur essendo senza nome, rimane il protagonista. Del resto mio padre stesso è scomparso proprio all’inizio di tutta questa vicenda, fatalmente inghiottito dall’età e dalle alte pareti del terzo, o chissà quale piano di un cimitero di Haifa, dove le lettere del suo nome stanno così in alto e lontani, da scomparire alla vista e rendere introvabile persino la sua memoria. E adesso sono qui a chiedermi se tutto ciò faccia parte di una misura che non abbiamo inventato noi che è, l’oblio.

L’appuntamento è per Domenica, 27 Gennaio, alle ore 17, al Teatro Comunale V. Ricci Barbini, Via XX Settembre, 1
Biglietti e prenotazioni
INGRESSO INTERO: € 8,00  –  INGRESSO RIDOTTO (under 26, over 65, Abbonati “Teatri dell’Amiata”): € 7,00
INFO E PREVENDITA: 0577 787512 Verdiana pianoteatro@gmail.com facebook.com/teatropiancastagnaio

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