Fallimento Floramiata: da domani l’esercizio provvisorio disposto dal Tribunale 60 lavoratori, dei circa 120 sospesi, richiamati per la manutenzione e la vendita delle piante già prodotte. Domani riunione all’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, tra OO.SS., dipendenti ed Isitutzioni. Da domani Floramiata dunque è in esercizio provvisorio come disposto dal Tribunale. Una sessantina di lavoratori rientreranno in azienda con compiti di ordinaria attività, come la manutenzione e la vendita delle decine di migliaia di piante natalizie giacenti nei magazzini da immettere al più presto sul mercato. Dunque sola la metà circa dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato sarà di nuovo al lavoro da domani, mentre per gli altri ed il centinaio di avventizi, non ci sono, in questo momento, prospettive di ripresa lavorativa. Mentre per i lavoratori (circa 120) con contratto a tempo indeterminato si è trattata di una sospensione e non di un licenziamento, per i cosiddetti “avventizi”, ovvero coloro con contratto a termine, la situazione è quella di una vera e propria perdita di lavoro. Tra l’altro, questo tipo di contratto, non prevede l’utilizzo di ammortizzatori sociali. Tutte le attività sono sotto la responsabilità del lavoro del curatore fallimentare di Floramiata Servizi Srl (che si occupava di tutte le attività di servizi e gestionali), dottor Sismondi, e di quello di Floramiata SpA (proprietaria dell’impiantistica), dotto Franchi. Circa 600.000 stelle di natale sono pronte per essere immesse sul mercato e, oltre alla necessaria e continua manutenzione della grande struttura, polo florovivaistico tra i più grandi d’Europa, il personale richiamato dovrà provvedere a immettere sul mercato un prodotto che non può, in alcun modo, rimanere fermo nei magazzini. L’obiettivo nei prossimi mesi, è quello di fondere le due società Floramiata per giungere ad un bando d’asta, con l’intenzione di cedere un’unica azienda, che a differenza di oggi, sarebbe proprietaria degli impianti della struttura gestionale. Un’azienda che, ricordiamo, potrebbe comunque contare sulle “opportunità” legate allo sfruttamento geotermico che arriva direttamente all’interno, ed a cui sono legati, da sempre, incentivi economici. Il problema rimane comunque legato all’occupazione, in quanto non è, ovviamente, possibile sapere se, l’eventuale acquirente, garantirà almeno gli attuali livelli occupazionali. Una situazione che rimane drammatica causata da non pochi motivi e non tutti riconducibili ai titolari ed agli amministratori dell’azienda, come più volte evidenziato, nelle nostre interviste, dallo stesso A.D. di Floramiata Servizi srl, dott. Fabio Montanari, che aveva posta l’attenzione a fatti concreti a danno dell’azienda come la grandinata di una decina di anni fa, i costi troppo alti per il personale, e fattori esterni a condizionamento di una gestione non più auspicata da terzi). Ricordiamo, che domani mattina, alle dieci, ci sarà a Piancastagnaio, davanti la sede dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, un’assemblea dei lavoratori di Floramiata e le Organizzazioni Sindacali, che si augurano di una forte rappresentanza delle Istituzioni per avere un supporto in un momento così difficile, imprevedibile e non chiaro vista una procedura fallimentare appena avviata. (così come auspicato anche negli articoli di questo organo di informazione). Il presidio di domani, fa seguito a quella subito convocata venerdì che aveva vista la presenza, oltre che del Montanari, anche del Sindaco di Abbadia San Salvatore e Presidente dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, Fabrizio Tondi, ben accetta dai lavoratori in una giornata difficilissima, in particolar modo al mattino, anche se con qualche speranza per la sospensione e non il licenziamento, di quei lavoratori a tempo indeterminato.]]>