Piancastagnaio. Il 18 Agosto è un giorno speciale, per uscirne bisogna entrarci.

La storia è oggi. Il Palio è madre “E’ Palio!”. Un’esclamazione breve, quanto lunga: l’attesa di un anno. Soggetto, predicato e complemento oggetto: l’essenza di un periodo, di una frase a senso compiuto. Così, come ci hanno insegnato alle elementari, quando si è iniziato a scrivere i primi nostri componimenti, fatti di semplici riassunti di vita quotidiana,  pensierini del giorno e occasioni speciali di festa. Ed oggi, 18 Agosto, a Piancastagnaio è un giorno speciale, “è Palio”. E’ quel giorno che per viverlo, bisogna esserci dentro e tutto dentro, senza respiro a soffocare con l’appartenenza, con l’essenza di essere se stessi e parte di una comunità che si divide, si unisce, si apre, si chiude, si spinge e si abbraccia. Tutto intorno a una Festa che è senso e non senso, preghiera e cristiana bestemmia di passione. Colori, suoni, rumori e silenzi: un cuore che batte anche a chi non lo apre al destino e al più bravo. Oggi è un giorno speciale ed è un giorno pianese, che va a dritto e si infila nell’anima. E’ il giorno di un anno che presenta il conto a una Contrada e al suo duce, il Capitano, che sarà solo nel silenzio della chiamata al canape dove il tempo gli scorrerà così veloce da sfinirlo ancor prima della mossa valida per poi regalargli nuove energie. E’ un giorno speciale, è il momento della verità, tutta scritta nei 1500 metri di un percorso tanto discusso quanto decisivo; una pista chiacchierata ma ambita, facile ma insidiosa ma anche unica dove, fino in fondo, arrivano quelli veri, quelli che galoppano, che non temono, che hanno forza e fiato. Non è mai semplice la scelta perché “facile” non è “semplice”;  il “facile” si riceve, il “semplice” si propone. Francesco Caria e Ubert Spy per il Coro, Valter Pusceddu e Bonantonio da Clodia per Borgo, Dino Pes e Ribelle da Clodia per Castello, Giuseppe Zedde e Uron per Voltaia: oggi è il giorno in cui scriverete il vostro nome sul libro millenario della storia di Piancastagnaio. La storia di una comunità che aggiunge un giorno speciale a se stessa, senza ricordare ma vivendola. A Piancastagnaio, il 18 Agosto è un giorno speciale: per uscirne, bisogna entrarci. Uscirne vincitori, ovviamente. Buon Palio a tutti. A mia madre e anche a me.

Il chiasso all’ingresso della terra disegnata, per poi trovarsi nella  silenziosa solitudine nell’attimo del nome chiamato, pronto  a  comprendere il battito del cuore e la forza dell’anima, che con altri mille ascolti in un sol corpo tra lo zoccolo ed il cielo. Altri pensieri si avvicinano ed altri fuggono per rimanere puri e poi decidere nel tormento di momenti che si rincorrono. Il sole vi guarda negli occhi, si accende e si spenge con le ombre del vespro ed il respiro diventa uno. Il tempo si ferma e riprende, si ostacola e torna regolare nell’orologio disegnato sul campo col sogno avverato nel desiderio. Esistere sarebbe l’inutile vittoria, vivere è Palio. (mc 62)
Alcuni video ripresi dalla nostra pagina Facebook che vi invitiamo a visitare

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