Piancastagnaio. "Il gioco dei nomi", le nuove avventure del Maresciallo Casati

Sabato 21 Gennaio, presso la Biblioteca Comunale, lo scrittore senese Luigi Bicchi, presenterà il suo terzo romanzo dedicato al sottufficiale dei Carabinieri. L’evento promosso dal Comune di Piancastagnaio, la Pro Loco e la Gestione Associata delle Bioblioteche Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia Torna a Piancastagnaio lo scrittore di origini senesi Luigi Bicchi, autore di una serie di romanzi “noir”, che vedono protagonista il Maresciallo Casati. Dopo aver presentato lo scorso anno, i primi due racconti dedicati al sottufficiale dei Carabinieri, il ”Gioco del tempo” (2014) e “Il gioco delle tombe” (2015), lo scrittore fiorentino, ma senese di origini, presenterà il terzo romanzo dal titolo “Il gioco dei nomi” (2016), che, come i due precedenti, è edito da Betti Editrice di Siena. L’appuntamento culturale, che vedrà la presenza dello stesso autore, è per Sabato 21 Gennaio p.v., alle ore 16.30, presso la Bibilioteca Comunale A. Ferrazzani, sempre più attiva in questi ultimi mesi, attraverso una serie di inziative culuturali, patrocinate dalla stessa Amministrazione Comunale e dall’Assessore alla Cultura, Roberta Sancasciani, da alcuni mesi nominata dal Sindaco Vagaggini. L’appuntamento è promosso anche dalla Pro Loco di Piancastagnaio e dalla Gestione Associata Biblioteche Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia. Le vicende de “Il gioco dei nomi”, si svolgono a Firenze, in un mese di Maggio, contraddistinto da un anomalo ed eccezionale caldo che tutto rallenta e opprime. L’unico luogo meno caldo, sembra essere il Palazzo dei Leoni, dimora del conte Saverio Falcini di Valdera, dei suoi figli Alberto e Gualtiero, della governante Elide, del portiere Ernesto, Luigi_Bicchi_Il-gioco-dei-nomidel segretario Fontani, dell’autista Lastrucci. Proprio tra questi protagonisti, Casati dovrà sbrogliare l’intricata matassa di un delitto molto particolare. Per scoprirlo Casati si troverà a percorrere le strade di una Firenze meno monumentale e più comune, dove tipi, storie, mestieri, sembreranno prendere per mano l’investigatore per condurlo alla conclusione logica della sua indagine. Fanno da corona al racconto la recente nobiltà e ricchezza dei conti Falcini di Val d’Era, una Firenze opaca nella quale azioni non confessabili si svolgono coperte dai brandelli di una rispettabilità più esibita che reale, il ritorno sulla scena di una parte della storia nazionale, quella che culmina con le leggi razziali del 1938, l’irrompere dell’innamoramento nella vita di Casati. Al termine del romanzo molte saranno le vite che subiranno cambiamenti profondi, solamente il Palazzo dei Leoni resterà sempre uguale a se stesso, un moloch in attesa di altri uomini altre donne che entrandovi non usciranno mai uguali a prima (fonte parziali comunicato stampa Simone Marrucci del 22/11/2016). Luigi Bicchi è un promotore culturale: ha fondato due associazioni, LiberArte e ModoFiorentino, che si sono ben distinte nel campo delle esposizioni d’arte e nella diffusione della cultura letteraria e teatrale.]]>

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