Piancastagnaio. Il PD accusa il Sindaco Vagaggini di trasformismo alla "Fregoli" su geotermia e Parco miniere

“Ormai siamo alle comiche finali”, il titolo di un comunicato diffuso in giornata. Forti critiche da parte del PD di Piancastagnaio dirette al Sindaco Luigi Vagaggini, accusato di trasformismo in relazione ad argomenti che stanno calamitando l’attenzione pubblica in questi ultimi giorni, come la  geotermia e il parco mineriario. “Ormai siamo alle comiche finali”, il titolo della nota stampa diffusa nella mattinata di oggi e postata nel primo pomeriggio anche sulla pagina Facebook ufficiale del PD Piancastagnaio, che riportiamo integralmente. (nella foto di copertina il Segretario Roberto Renai)

“Ormai siamo alle comiche finali”

In questi ultimi tempi ci viene alla mente sempre più spesso Leopoldo Fregoli, il campione del trasformismo, un comico capace di cambiare, in teatro, faccia, aspetto e abbigliamento alla velocità della luce. A evocarci la figura di questa celeberrimo e compianto attore sono le frequenti “sortite” del sindaco di Piano il quale, come Fregoli appunto, muta opinioni e giudizi assai rapidamente e con la più sfrontata e arrogante disinvoltura. Pensiamo alla sua posizione sulla geotermia: da pugnace critico, che strizzava l’occhio ai comitati ambientalisti, lo troviamo, oggi, succube dell’Enel e tenace sostenitore della nuova centrale geotermica di Piancastagnaio con la risibile motivazione che le nuove tecnologie permettono “aria sana e pulita”. A tale proposito che fine hanno fatto gli impegni di affidare all’Ispra (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale) il monitoraggio delle emissioni delle centrali e la commissione paritetica dei cittadini chiamati a vigilare sull’atti-vità geotermica dell’Enel? Ma il meglio di sé il nostro lo dà quando recita a soggetto la parte dell’oppositore, che poi, spesso, è una rappresentazione rivolta contro la sua stessa attività politica. E’ accaduto alcuni mesi fa quando, da presidente dell’Unione dei Comuni “Amiata-Val d’Orcia”, annunciò le dimissioni dall’incarico (ma si è poi dimesso veramente? Stando al sito ufficiale dell’Unione risulta ancora presidente) con un’oscura e confusa motivazione, omet-tendo, tuttavia, di raccontare che, in qualità di componente della Giunta Esecutiva ne aveva approvato e continua tuttora ad approvarne tutti gli atti e condiviso ogni decisione. Oggi è la volta del Parco Minerario e Ambientale dell’Amiata con una sceneggiata, degna del grande comico romano Fregoli, che ha come obbiettivo dei suoi pungenti strali il neo presidente del Parco Franco Pizzetti il quale in buona sostanza viene invitato da Vagaggini a farsi da parte. Sia chiaro anche noi denunciamo con forza lo stato di abbandono in cui trova da quasi un anno il Villaggio minerario del Siele, l’assenza completa di ogni manutenzione degli impianti, la chiusura della galleria Emilia e la latitanza colpevole del neo presidente Pizzetti. Tuttavia, il sindaco Vagaggini non ha le carte in regola per attaccare un presidente che ha tenacemente contribuito a far nominare ed una direzione del Parco nel quale lui stesso da circa 15 anni ne è un autorevole esponente, talmente potente da auto erigersi in vita una targa apposta all’ingresso della miniera del Siele. Vagaggini vuole un presidente del Parco minatore? Siamo d’accordo! Magari questa potrebbe essere la buona occasione perché gli ex minatori possano essere ascoltati con maggiore rispetto e attenzione dallo stesso sindaco di Piancastagnaio. Piancastagnaio 14 Settembre 2018
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