Piancastagnaio. Il saluto a Francesco Serafini, un uomo in cammino

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 21/08/2020
L’esponente della sinistra toscana, si è spento ieri all’alba. Oggi le esequie nel suo paese natale e di vita

Si terranno quest’oggi alle 17.00, presso il cimitero di Piancastagnaio, le esequie di Francesco Serafini, personalità di indubbio rilievo della comunità locale, apprezzata per il proprio impegno politico e sociale negli incarichi ricoperti sin da giovanissimo come amministratore ed esponente della sinistra toscana.
Francesco Serafini si è spento all’alba di ieri, presso Le Scotte di Siena, dopo alcuni mesi in cui aveva lottato tenacemente con la malattia anche durante il periodo difficile della pandemia.
Una perdita significativa, che, appena diffusa dai media, è stato motivo di dispiacere e conforto verso i familiari, da parte di esponenti politici, rappresentanti dell’associazionismo, dell’informazione e dell’imprenditoria. Non sono mancate le condoglianze da parte della Sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini, della Giunta e dell’intero Consiglio Comunale, a ricordo del periodo in cui Serafini ne fu giovanissimo sindaco (dal 1970 e fino al 1982), diffuse sia sul web che affissioni pubbliche. Anche la lista di opposizione Progetto Comune ha espresso il proprio cordoglio.
Non  è mancata la vicinanza del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi (Serafini fu assessore regionale) così come quella di Simone Bezzini esponente del PD toscano. Sentimenti di cordoglio da parte del PD di Piancastagnaio e di tutti coordinamenti del PD Amiatino e provinciale, così come molti altri movimenti politici non solo locali. 

Oltre che politico e amministratore, Francesco Serafini è stato apprezzato docente, storico, scrittore, lettore, critico, ricercatore, videoamatore. Un vero appassionato della conoscenza. 
Un uomo protagonista nelle scelte della crisi mineraria e del successivo sviluppo socio economico del territorio sia dal punto di gista industriale che forestale ed agricolo. Un legame, quello con le miniere, che lo ha sempre accompagnato nel cuore, nell’anima e nei suoi racconti, spesso condivisi con l’amico Giuseppe Sani, divenuti testimonianze stampate su libri, impresse su immagini di foto o filmati, da considerarsi  patrimonio collettivo per la conoscenza e la formazione, al di là di ogni convincimento personale.
Un uomo in perenne cammino nella vita e nella responsabilità dell’incarico, sempre alla ricerca, dal suo punto di vista, del giusto amministrare a favore dei valori della comunità, del lavoro, della formazione, della cultura, della tradizione e dell’ambiente. Un cammino che non si deve fermare, da comprendere attraverso le sue esperienze e le testimonianze che rimangono, dove ognuno può darne contributo ulteriore collocando correttamente scelte di un tempo che ormai appare quanto distante quanto attuale. Un cammino da non vedere isolato ma accanto all’altro, chiunque esso sia, con volontà nel rispetto e nella riconoscenza dovuta.
Il disegno della vita assume il tratto del momento, così come le parole e le gesta; sta a noi sceglierne il significato e il valore, di cancellarle del tutto o adattarle, almeno in parte, a quel che è l’oggi. Una prospettiva.

A Ida, Luca e Andrea, Assuntina, Anna Maria, Claudio, Gino e ai familiari, la vicinanza di Amiatanews.
“Conserverò sempre il ricordo di un uomo che amava riflettere e dialogare, ascoltare e suonare musica, vivere nel suo spazio geloso che respirava di idee e di sapere, avvolto nel fumo di un toscano che per anni gli è stato compagno, parte di una figura disponibile, apparentemente austera e irremovibile ma intimamente sorridente e cordiale.”


Francesco Serafini è nato a Piancastagnaio 74 anni fa. 
Ha ricoperto sin da giovane importanti cariche pubbliche, tra cui: Sindaco di Piancastagnaio (dal 1970 al 1982); Presidente della Comunità Montana dell’Amiata;  presidente del Consorzio Aree industriali Val di Paglia; consigliere e assessore alla Regione Toscana. Alle consultazioni elettorali del 8 – 9 giugno 1980 fu il primo dei non eletti nella lista del PCI nella circoscrizione di Siena. Inoltre ha svolto importanti ruoli manageriali pubblici.

Ai temi sociali della sua montagna, ha dedicato molti dei suoi libri: “Dentro il monte” (Editori del Grifo – 1987); “Nel ventre della miniera” (Edizioni Effigi – 2005);  “Per un pugno di terra” (Edizioni Effigi – 2009); “De lo Spedaletto di Piano e altre storie” (Edizioni Effigi – 2014); “La Miniera cresceva il pane” (Edizioni Effigi – 2018). Tutti i libri scritti in collaborazione con altri: il primo, con Carlo Prezzolini, gli altri quattro con Giuseppe Sani.
Nelle vicende narrate nel suo ultimo volume, “La tenda rossa che salvò l’Amiata”,  presentato pochi giorni fa a Piancastagnaio, è invece autore esclusivo e anche protagonista diretto, in quanto segretario al tempo della locale sezione del PCI e membro del Comitato di agitazione che che diresse la lotta degli amiatini (fonte “La tenda rossa che salvò l’Amiata”),

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