Piancastagnaio. In ricordo di Candido Speroni (foto di Giuseppe Serafini) La celebrazione che si è svolta ieri mattina a Piancastagnaio, per ricordare il primo anniversario della morte di Candido Speroni, è stata una manifestazione sobria nel segno del suffragio per l’uomo pianese, che amava il suo paese, e che assieme alla moglie Carla Fendi, ha portato nel mondo una grande ”griffe” italiana. Cerimonia molto intima, a dispetto di chi poteva pensare, tenendo conto del nome illustre, grandi cose e personalita’ alla ribalta del mondo contemporaneo. Una bella iniziativa, che vede la famiglia Speroni, Fendi, con l’apposita fondazione Candido Speroni, realizzare il recupero di una delle Chiese piu’ belle di Piancastagnaio, l’antica Pieve di Santa Maria de Cunctaria, madre di tutte le Chiese Pianesi, e luogo della fede dei Pianesi. Celebrazione eucaristica presieduta dal Parroco Don Gianluca Emidi, e concelebrata dal nostro Don Zelio, che con i suoi 89 anni suonati, compiuti nel giorno di Ognissanti, con le sue calde parole allarga sempre il cuore di ogni Pianese. La fondazione Candido Speroni, ha realizzato il restauro dei due altari laterali del presbiterio. Due gioielli del 1600, riportati al loro splendore, quello di sinistra, con le colonne in stucco, una rarita’ per l’epoca, con al centro la nicchia di Santa Barbara; quello di destra, con la nicchia contenente l’antica statua della Madonna Assunta, anch’essa ripulita e restaurata. Altare questo in pietra trachitica. Il coro Giuseppe Verdi di Roma e l’ansamble quartetto di archi di Tivoli, hanno dato alla celebrazione un’impronta solenne e riflessiva. Musiche di Vivaldi, Mozart, Verdi, il bellissimo inno di San Tommaso d’Acquino, ” o salutaris ostia”, sono risuonate nella grande navata, creando un silenzio veramente commovente. Accanto alla signora Fendi, i cognati, i nipoti, tanti amici di Piancastagnaio con cui la famiglia si intratteneva nelle permanenze a Piancastagnaio. Accanto alla figura di Candido, è stata ricordata anche quella del padre, il dott. Osvaldo Speroni e la madre Graziella Scarpini. Le due figure, molto amate a Piancastagnaio, hanno segnato la storia del novecento pianese. Sopratutto il dott. Osvaldo, uomo di fede, preghiera, carita’ verso il prossimo. Ed anche uomo di raffinata cultura, specialmente quella musicale (si era diplomato al conservatorio di Firenze, sotto la guida di Alfredo Casella, con diploma di pianoforte, firmato da Pietro Mascagni). Soddisfatto l’attuale Parroco, Don Gianluca Emidi, che ha parlato nell’omelia, di dare una identita’ di amore a quelle pietre restaurate, facendo si che si possa restaurare con l’amore, non solo la chiesa, ma la propria vita di fede. Non poteva mancare il ricordo fatto da Don Zelio, della famiglia Speroni. Adesso Santa Maria Assunta, con i recenti grandi restauri è veramente una bella chiesa. Ma non è finita ancora. Don Gianluca promette, a Dio piacendo altre iniziative. Ce ne complimentiamo, visto l’impegno che ha messo, da quando è parroco a Piancastagnaio, per far si che le nostre chiese siano tutte belle e funzionali.]]>
Piancastagnaio. In ricordo di Candido Speroni
- Autore dell'articolo:Marco Conti
- Articolo pubblicato:09/11/2014
- Categoria dell'articolo:Piancastagnaio
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