Piancastagnaio. "Incontri" alla Rocca, la pittura figurativa di Angela Rocco e Marco Filippetti

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 25/07/2018 Dal 1° al 31 Agosto, l’esposizione di due artisti diversissimi, con un unico filo conduttore: la realtà umana e il rapporto

Sarà la mostra di pittura figurativa “Incontri” di Angela Rocco e Marco Filippetti, il primo appuntamento di rilievo con l’arte, programmato da “Piancastagnaio Insieme”, la rassegna degli eventi estivi dell’Amministrazione Comunale, che, in questo 2018, presenta una seria di appuntamenti di interesse collettivo di qualità, che, oltre a esaltare artisti locali, ospita forme espressive eterogenee di rilievo e valore di artisti che hanno scelto Piancastagnaio in una simbiosi tra le loro opere e quelle offerte dal territorio in ogni sua forma. Proprio in uno degli spazi espositivi più significativi del centro amiatino, la Rocca Aldobrandesca-Senese, verrà in augurata il prossimo 1 Agosto, la mostra dei due pittori romani, “due artisti diversissimi, un uomo e una donna con un unico filo conduttore: la realtà umana e il rapporto”, così come hanno deciso di presentarsi e presentare la propria arte in un appuntamento di alto livello, che vuole ancor più esaltare le forme secolari che hanno disegnato nel tempo il “castello” di Piancastagnaio, che, come non mai negli ultimi anni, ospita eventi ed espressioni d’arte di ogni tipo e ogni dove.

Conosciamo i due artisti, attraverso note biografiche e critiche gentilmente concesse alla nostra redazione, ricordando l’apertura della mostra di Mercoledì 1 Agosto, ore 18, con inaugurazione a cura dell’Amministrazione Comunale.

Angela Rocco Nella pittura di Angela Rocco, la materia diviene il fulcro dell’espressione pura di moti interiori che si rivelano nella loro verità cruda attraverso una sintesi mirabile del colore e della forma. La realtà interna è gettata direttamente sulla tela attraverso l’uso massivo del colore che trasfigura la composizione complessiva per rivelare l’essenza umana dell’artista. I pensieri e i sentimenti prendono vita attraverso il fare pittorico senza mediazioni concettuali. Sudore, gioia e lacrime divengono colore vivo, segno, linea che usa la forma per trovare il senso, tranciando confini tra interno ed esterno, nella direzione di un nuovo espressionismo contemporaneo, di un nuovo ponte. Angela Rocco, all’anagrafe Angela Maria Rocco, nasce a Roma nel 1981. Sin da piccola mostra una particolare predisposizione artistica che la porta a soli 5 anni ad essere premiata all’Antoniano di Bologna come talento emergente. Dopo un’adolescenza turbolenta e il compimento di studi classici, riscopre l’intuizione pittorica che verrà poi ripresa e approfondita in seguito ad un lungo percorso di ricerca personale e studi psicologici, sviluppando infine una linea che andrà sempre più a definirsi come puramente espressionista. Ha partecipato a diversi progetti che hanno coinvolto sia privati che strutture pubbliche, assieme all’artista Marco Filippetti, per il quale ha anche elaborato alcuni testi. Ha all’attivo tre principali cicli pittorici: “Racconti”, “Pentagrammi” e “Memory Hotel”, ciclo che sarà affiancato dalla pubblicazione del romanzo da cui prende ispirazione, di cui Angela Rocco è autrice. Marco Filippetti La pittura in quanto artificio ed interpretazione è già di per sé una finzione che crea una nuova identità attraverso l’uso dei colori su una tela e Filippetti non fa altro che inseguire il sogno prometeico di fermare il tempo, coglierne un attimo per renderlo eterno. Il ciclo pittorico di Filippetti (1965) si dispiega come un lungo storyboard; è la narrazione di una storia d’amore che unisce in un dialogo silenzioso il pittore alla sua musa, in un susseguirsi di fermo-immagine che attraversano gli episodi simbolici della maternità, dell’intimità, della solitudine e del ritrovamento negli occhi dell’altro. Questa compiacenza per l’incompletezza rimanda direttamente alla logica del non finito, alla ricerca di una perfezione che è tale non attraverso la forma, ma attraverso la sua disgregazione. Marco Filippetti è un uomo di mare e artista romano, classe 1965, diplomato a pieni voti presso il primo Liceo Artistico Statale di via di Ripetta, segue un suo percorso estremamente personale e privato. Una ricerca ininterrotta verso la persona, la figura umana che egli stesso definisce come pittura di paesaggio perche è il “paesaggio” che più lo interessa e colpisce nelle sue svariate sfaccettature. Nel corso degli anni questa sua passione per l’uomo lo porta a realizzare progetti legati allo sviluppo del pensiero irrazionale, allo sport, all’erotismo senza una linea di confine. Ha all’attivo diversi progetti e sperimentazioni che vanno dal ciclo Persona (che indaga il rapporto di coppia), Il ciclo Marmo (studio che parte dal 1997 dalle sculture dello stadio dei marmi) e i Live painting durante i più prestigiosi Festival Jazz italiani ed europei. La sua attività nei laboratori con i bambini (disegno senza pensiero – promosso dal MIBAC – ed elogio dell’errore) vanno a chiudere un cerchio che pone l’accento su una sola cosa: l’uomo, il corpo e il pensiero come unicum. Piancastagnaio_Rocca_IMG_20171125_165122]]>

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