Piancastagnaio. Inizia il percorso post incendio nel segno di una unione di intenti tra Comune e cittadini

Partecipata l’assemblea voluta dall’Amministrazione Comunale che aveva convocato cittadini e imprenditori che hanno subito danni dallo spaventoso incendio di domenica Sono stati almeno una sessantina coloro che hanno partecipato questa mattina alla riunione, convocata tre giorni fa convocata dall’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio, a seguito delle problematiche e i danni provocati dall’incendio che ha interessato, particolarmente nel pomeriggio e nella sera di domenica scorsa, circa 500 ettari di territorio, devastando un’ampia fascia tra i 450 e i 700 metri del versante sud del Monte Amiata coinvolgendo, in parte, anche il comune di Abbadia S. Salvatore e con effetti di ceneri nell’aria fino in Val di Chiana. Per fare il punto della situazione, il Sindaco Luigi Vagaggini e il Vice Sindaco Enio Rossi, hanno voluto incontrare quei cittadini e gli imprenditori che hanno subito danni dall’incendio, anche all’indomani dell’incontro di mercoledì in Regione Toscana con gli Assessori Marco Cremaschi (Agricoltura) e Federica Fratoni (Ambiente e difesa del suolo), primo passo di un percorso che si pone lo scopo di trovare le forme possibili tecniche e amministrative, per gestire la fase di ripristino e miglioramento della situazione, sotto l’aspetto economico, ambientale e strutturale. Il Sindaco Luigi Vagaggini, ha iniziato il suo intervento ripercorrendo proprio l’accaduto degli ultimi giorni, elencando una serie di dati, cruda testimonianza di quel che poteva essere una vera e propria tragedia e che, nel rispetto assoluto di chi ha perso tra le fiamme i propri beni, poteva assumere caratteristiche ben peggiori. Le ricordiamo: 530 ettari interessati dal perimetro dell’incendio tra boschi, culture, case rurali e depositi; 5 immobili civili coinvolti; 6 famiglie temporaneamente allontanate compresi gli ospiti della Casa della Resurrezione; 2 canader impiegati per due giorni; 3 elicotteri impiegati per 5 giorni; 400 ore di lavoro degli escavatori, pale meccaniche e ruspe; 6.000 ore di personale a terra; 1000 pasti preparati dalla Misericordia di Piancastagnaio; 2.000 litri di acqua per dissetarsi; 50 metri cubi di acqua fornita da privati ai Vigili del Fuoco e alle Squadre Antincendio volontarie (La Racchetta) più la quantità enorme d’acqua prelevata dai sei invasi agricoli nella zona adiacente l’incendio (elicotteri) e quella del non lontano lago di Bolsena (canader). Questi i primi numeri di una situazione che deve ancora contare i danni subiti da titolari di terreni, case, capanni, stalle, magazzini, sorgenti e, ovviamente, culture agricole; solo a quel punto si saprà, oltre a quello ambientale e strutturale, il valore economico che costerà un incendio divampato tanto inaspettatamente quanto violentemente e velocemente, sospinto da venti dalle forte raffiche. Piancastagnaio_Incendio_Assemblea_Sindaco_Cittadini_IMG_20170714_101830 “L’informazione più importante che voglio darvi oggi – si rivolge ai presenti il Sindaco Vagaggini – è che abbiamo avuto mercoledì passato un incontro in Regione con gli Assessori Marco Cremaschi (Agricoltura) e Federica Fratoni (Ambiente e difesa del suolo), pianificato attraverso l’impegno proficuo del Capo di Gabinetto della Presidenza Ledo Gori. Il Comune di Piancastagnaio fa una richiesta di stato di emergenza con attivazione di interventi di ripristino e messa in sicurezza. Ora è il momento di una bonifica generale sul territorio verso situazioni ancora a rischio. I reticolati idrici sono ormai distrutti, i terreni sono per la maggior parte bruciati, non c’è più drenaggio dove le piante sono andate distrutte e quindi aumenta anche il pericolo idrogeologico in caso di piogge violente. Abbiamo chiesto con urgenza un sopralluogo per il ripristino dei terreni.” “Da subito faremo una rendicontazione dei danni attraverso la compilazione di una scheda che distribuiremo ai vari proprietari immobiliari, per la cui compilazione ci sarà l’aiuto delle associazioni di categoria e del Comune attraverso l’Ufficio Tecnico e Urbanistico – continua il primo cittadino pianese – . Crediamo sia fondamentale operare sin da subito, così da essere pronti con le informazioni da fornire agli enti di riferimento come la Regione, i cui tecnici verranno al più presto per un sopralluogo. L’attivazione sia dei fondi relativamente alla difesa del suolo, per l’agricoltura  e per la forestazione, la Regione Toscana non ne ha ad oggi l’immediata disponibilità. Ci hanno garantito che attiveremo insieme, una volta attribuito lo stato di emergenza, un percorso attraverso delle misure specifiche anche perché il pubblico per spendere su terreni privati ha delle limitazioni di legge. Relativamente all’attivazione dei fondi, il problema, che il fuoco, diversamente alle alluvioni, non è inteso come calamità, anzi, diventa un fattore di repressione, in quanto gli incendi si sviluppano quasi sempre non in maniera spontanea con inserimento di gruppi criminali che ne traggono vantaggio sotto molti aspetti. Il percorso che dunque stiamo facendo, anche attraverso il Direttore del Dipartimento Agricoltura Roberto Scalacci, è quello di vedere quali tipi di finanziamento aprire per le aree agricole. Sotto questo aspetto, tra le idee quelle di far rifermento ad ARTEA (Azienda Regionale Toscana Per Le Erogazioni In Agricoltura) per l’ottenimento di contributi. Ci troveremo anche con organizzazioni come Coldiretti e le altre operanti nel territorio, in maniera tale che anche loro possano mettere a disposizione le proprie strutture anche per i loro non iscritti.” “Stiamo ancora in una stato di emergenza ma è necessario muoversi alla svelta in maniera tale da essere pronti. – ribadisce il Sindaco Vagaggini – L’idea è quella che passata l’emergenza e l’estate, diventino attuative alcune tipologie di finanziamento per sistemare la zona. Il paesaggio è completamente sconvolto, vediamo se da un problema riusciamo a farne un’opportunità; rivedere completamente il territorio anche sotto l’aspetto paesaggistico. L’intenzione è quella di attivarsi con dei professionisti per progettare un futuro anche sotto questo aspetto, attivando dei finanziamenti europei, per vedere di dare nuovi connotati a un paesaggio consone dell’area dove ci troviamo. L’intenzione in questo senso è molto ferma e chiara; per questo, come già fatto in questi giorni, devo ringraziare la Regione Toscana che, pur in una fase dove ancora ci sono focolai accesi, come nella vecchia discarica della “Madonnella”, ci ha ricevuto immediatamente e con spirito di collaborazione. Speriamo che questo interessamento sia motivo di dar seguito alle azioni appena dette.” Piancastagnaio_Incendio_20170709_IMG_20170709_185132 Tra i primi provvedimenti, quelli relativi all’esclusione del pagamento dell’acqua al gestore di competenza, potabile e non, utilizzata dagli agricoltori o dai cittadini per arginare il fuoco direttamente o dai Vigili del Fuoco e le squadre antincendio. L’assemblea ha visto alcuni interventi di imprenditori e cittadini, con tutti alla base la volontà forte di ricominciare al più presto. Per fortuna pochi sono gli imprenditori che sono stati colpiti dall’incendio, molti invece i cittadini che hanno visto le proprie culture (molti i possessori di uliveti) colpite in parte o del tutto distrutte. Alcuni cittadini hanno avanzato proposte per future installazioni di bocchette per l’attacco delle pompe dei vigili del fuoco nel momento della ricostruzione adeguata del reticolo delle acque di irrigazione. Alcuni hanno ricordato come sia sostanzialmente inutile l’appartenenza al Consorzio di Bonifica della Val di Paglia superiore. Richieste di informazioni e rassicurazioni circa la qualità dell’aria e delle acque e sul comportamento da avere relativamente alle coltivazioni. A tal proposito è stata resa nota l’Ordinanza Sindacale (n° 16/2017 – diffusa anche alla Prefettura – Uffico Territoriale del governo di Siena; al Comando Stazione carabinieri Piancastagnaio; al Comando Stazione carabinieri Forestale e all’Azienda USL Toscana Sud Est e  con richiesta di ampia diffusione attraverso gli organi di informazione locali stampa, Internet e Social Network, pubblicata sul sito internet istituzionale del comune e/o comunicazione diretta, in cui testualmente viene ordinato ai cittadini residenti nell’area interessata dall’incendio, in un raggio esterno di circa 2,5 Km dal perimetro dell’accaduto i seguenti tre punti 

  1. un accurato lavaggio di tutte le superfici interne delle abitazioni, incluso mobili e suppellettili.
  2. a coloro che fanno uso alimentare di coltivazioni locali ( es. ortaggi per uso domestico ) il consumo e la trasformazione di tutte le materie prime solo dopo accurato lavaggio con acqua potabile.
  3. a coloro che hanno attivita’ agricole e allevamento di animali il divieto di pascolo per gli animali.  
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