Piancastagnaio. La Befana del Siele, regala doni e sorrisi come ai bimbi della vecchia miniera

La seconda edizione richiama decine di bambini e di famiglie. Tanti i nonni con i nipotini tra le dita nel racconto dei loro ricordi. La Befana, dopo un viaggio reso più lungo dai numerosi impegni a cui è stata chiamata a Piancastagnaio in questi ultimi giorni, è giunta finalmente anche al Siele, con la sua lunga “SuperCalza”, che aveva iniziato a preparare proprio lo scorso 6 gennaio nella Piazza Castello. Una Befana, che, nel suo percorrere l’area dell’Amiata tra Piancastagnaio, Santa Fiora e Castell’Azzara, ha assunto il nome de “la Befana del Siele”, dal vecchio sito minerario dove è stata festeggiata, appunto, questa mattina. Una bella mattinata, favorita da un tempo clemente, come il mite inverno di quest’anno, per un’iniziativa giunta alla seconda edizione, dopo quella voluta dal Sindaco pianese e attuale Presidente del Parco Nazionale delle Miniere dell’Amiata, Luigi Vagaggini, in accordo coi Sindaci Balocchi e Fortunati, rispettivamente di S. Fiora e Castell’Azzara. Le decine i bambini giunti sul posto, accompagnati da nonni e genitori, che hanno usufruito anche del servizio di bus-navetta, hanno aspettato la Befana giunta all’improvviso e con grande sorpresa di tutti, sul suo calesse, trainato dal fido pony, in compagnia dell’amico Elfo. Un abbraccio con tutti i bambini, anche con coloro che, un po’ impauriti, si mostravano più restii. Molti dei nonni presenti, ex minatori, non si son nascosti dietro l’orgoglio, anche se amaro, del tempo in cui loro stessi “ricevevano” la Befana di Tamburrano, quella organizzata proprio al villaggio minerario del Siele, il Direttore del giacimento. Quasi a viaggiare nel tempo nel far vedere ai nipotini la miniera, la galleria, i forni, i camini, le vecchie case del villaggio, la chiesa e, soprattutto, la loro Befana, il semplice ma atteso dono regalato. La vecchina non si è fatta attendere e, subito dopo il suo arrivo, ha chiamato a raccolta i bambini per donarsi e donare il suo sorriso, le sue parole e un sacchetto dorato, ricco di chicchine offerte dal Bar La Rocca di Piancastagnaio. Ordinatamente, uno ad uno, dai più piccini ai più grandicelli, si sono avvicinati alla Befana con felicità e curiosità, quasi a voler entrare negli occhi e dare un pizzico ai nei del lungo nasone. Tra i più piccoli, anche qualche momento di ….timore, ma la buona vecchina è riuscita a portare subito il sorriso. Un sorriso divenuto ancor più grande, grazie alla divertente esibizione del “Mago de Mago”, che, per circa un’ora ha fatto giocare i presenti coi suoi numeri di prestigio e le sue colombe. Una seconda edizione sobria, solo apparentemente meno emozionale della prima di un anno fa, ma che entra con “diritto e dovere”, tra gli appuntamenti più belli e, soprattutto, più significativi delle feste natalizie, al punto di divenire già atteso. Come sempre, basta la semplicità per rendere ricche le cose. Siamo certi non mancherà in futuro. [gallery columns="5" link="file" ids="15461,15460,15459,15457,15456,15455,15454,15453,15452,15451,15450,15449,15448,15447,15446,15445,15444,15443,15442,15441,15440,15439,15438"]  ]]>

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