Intervento dalla CGIL FLAI Siena sulla difficile situazione reddituale dei non riassunti e degli stagionali Riceviamo e pubblichiamo integralmente, la nota stampa pervenuta presso la nostra redazione, a firma del Sindacato FLAI CGIL, relativa alla posizione della stessa organizzazione, riguardo la difficile situazione che stanno vivendo alcune decine di ex dipendenti Floramiata di cui, nell’Ottobre del 2015, fu dichiarato fallimento poi “risolto” con l’acquisto da parte di Amiata Flor alla terza base d’asta fallimentare nel Febbraio 2016, da cui un nuovo piano industriale che ha visto, ad oggi, l’assunzione di 89 dipendenti (di cui 78 a tempo indeterminato) e la non riassunzione di circa 50 ex dipendenti e di circa 80 a tempo determinato, così come del resto deciso dagli accordi sindacali che, tra l’altro, prevedono l’inserimento di altri 19 lavoratori entro il 2018 (www.amiatanews.it/piancastagnaio-floramiata-fatte-le-prime-scelte-legate-alle-assunzioni-11-aprile-la-firma-lacquisto/). Alcuni giorni fa, anche lo stesso responsabile CGIL di Zona Amiata Senese, Tiziano Lazzerelli, aveva espresso preoccupazione per l’assenza di reddito di molti lavoratori coinvolti dalle ultimi crisi aziendali nella zona amatina, richiedendo anche il sostegno di ammortizzatori sociali regionali (www.amiatanews.it/amiata-si-lazzerelli-cgil-necessari-gli-ammortizzatori-sociali-regionali-anche-per-larea-di-crisi-semplice-dellamiata/) Riportiamo dunque la nota stampa Cgil e Flai Cgil Amiata Senese, del 7 Agosto 2017
La CGIL sul fallimento di Floramiata Servizi: “Basta spot strumentali e fine a se stessi, ognuno faccia con serietà la propria parte per lenire il disagio sociale di chi è coinvolto” Il fallimento di Floramiata Servizi, così come tutti i fallimenti, ha determinato una situazione drammatica per i tanti dipendenti non riassunti dalla nuova società e per gli stagionali, anche se la nuova Società sta comunque portando avanti un piano industriale in stretto confronto con le organizzazioni sindacali di categoria ed i delegati che ha già prodotto occupazione per 89 dipendenti, di cui 78 a tempo indeterminato e 11 avventizi. Per chi non ha ancora ritrovato occupazione va da se’ che il pagamento dei salari e del tfr potrebbero portare liquidità necessaria al sostentamento individuale e della famiglia. Purtroppo la complessità della burocrazia ed i limiti di una normativa carente nel settore agricolo non agevolano il percorso di riscossione. Per fare il punto della situazione evidenziamo che la problematica più evidente si verifica per i lavoratori stagionali per i quali, per legge, non interviene il Fondo di garanzia dell’Inps. Il loro credito potrà essere erogato solo nel momento in cui la procedura fallimentare procederà al riparto delle risorse disponibili. Per gli operai a tempo indeterminato la situazione potrebbe essere meno complicata. Il tfr deve essere liquidato parte dalla Tesoreria Inps, parte dal Fondo di Garanzia Inps. Per la parte di Tesoreria l’Inps sta cercando di risolvere alcune problematiche, per il Fondo di garanzia la Cgil è pronta e rimane in attesa della compilazione del modello SR52 da parte del curatore fallimentare, che ha i tempi concessi per legge. Come abbiamo fatto fin dall’inizio, stiamo cercando di sollecitare al massimo le procedure e di sensibilizzare tutti i livelli istituzionali e di credito per arrivare il prima possibile ad una soluzione. Purtroppo rileviamo che qualcuno si accorge dei limiti delle norme nel suo complesso solo ed esclusivamente quando i problemi diventano pubblici e rilanciati dalla stampa, cavalcando strumentalmente la situazione di disagio per poi poco dopo ritornare alla normalità e alla indifferenza. Cgil e Flai Cgil Amiata SeneseNell’immagine di copertina la “Tenda Rossa” di FLAI CGIL, uno delle dimostrazioni a favore dei lavoratori Floramiata nel Giugno 2016]]>