Piancastagnaio. La Festa degli Statuti e la sfida di "Asta e Bacchetta"

Domani 12 Agosto, si ricorda l’emanazione degli Statuti. Attesa per il torneo di abilità tra Contrade con le bandiere e i tamburini. Lo scudo realizzato da Sara Guerrini Con la Festa degli Statuti, che si celebrerà domani sera 12 Agosto in Piazza del Castello (dalle 21.00), i giorni del Palio di Piancastagnaio, presenteranno un appuntamento dai molti significati che vanno a se non a completare almeno ad implementare e dare un senso storico e sociale all’intera manifestazione. Una manifestazione di recente costituzione, rispetto ai decenni di disputa del Palio, istituita dal 2006 dopo una rilettura generale della Festa da parte del Comune, che ha voluto ricordare, con un’apposita giornata, l’importanza de “la codificazione in leggi di precedenti consuetudini con la creazione di magistrature rappresentative che dettero al paese un’organizzazione sociale e amministrativa moderna”, ovvero gli Statuti di Piancastagnaio,  documenti e testimonianze del tempo dall’importantissimo valore, soprattutto sotto l’aspetto di un cambiamento democratico e civile della comunità pianese del XV^ secolo. Una rievocazione ritenuta parte integrante di una Festa che porterà alla corsa del Palio del 18 Agosto, solo apparentemente “distaccata” ma, in realtà, legame molto forte che va a completare e a far comprendere, molte delle motivazioni che hanno segnato la comunità di Piancastagnaio, compresa la naturale, intrinseca caratteristica della competitività. Per questo, l’Amministrazione Comunale, in accordo con le Contrade, dal 2006, ha voluto ancor di più sottolineare questi significati, attraverso un torneo di abilità, “Asta e bacchetta”, da disputarsi tra le figure degli alfieri e dei tamburini che indossano i medesimi costumi del corteo storico delle Contrade. Un torneo con tanto di punteggio e numeri obbligatori, che, nell’idea originaria, si rifaceva al tardo Medioevo e che si è trasformato sempre più in una competizione sportiva, perdendo, indiscutibilmente, proprio quell’aspetto rievocativo cercato. Il torneo, è comunque molto sentito dai contradaioli, in particolar modo i più giovani, che, sin da piccoli, si impegnano durante l’anno in un allenamento continuo. Per questo, alcuni anni fa è stato fondato il Gruppo Sbandieratori e Tamburini del  Magistrato delle Contrade di Piancastagnaio, iscritto alla Federazione Italiana Sbandieratori (FISB), da cui, i tamburini e sbandieratori di Asta e Bacchetta, prendono riferimento per la scelta e l’esecuzione dei propri esercizi che verranno giudicatiin base al regolamento vigente (http://www.magistratocontradepiancastagnaio.it/wp-content/uploads/2017/02/20170812-Statuto-Asta-e-Bacchetta-anno-2017.pdf). Al vincitore del torneo (nel 2017 la vittoria andò al Coro) andrà in vincita lo scudo ligneo uno di dimensioni prestabilite (circa 55 x 45 cm), quest’anno dipinto dall’artista Sara Guerrini, docente di storia dell’arte, originaria di Piancastagnaio, presentato ieri, 10 Agosto, durante il cerimoniale in Piazza de’ l’Orologio, in occasione della svelatura del Palio e del Cupello.  Di Asti i componenti dela giuria che deciderà i punteggi, decretando così la Contrada vincitrice. Questi i componenti: Edoardo Mussa e Giuseppe Mussa per gli sbandieratori, Davide Migliasso e Flavio Torchio per i tamburini. Piancastagnaio_Palio_2018_Piancastagnaio_Presentazione_20180810_DSC_0045   Non va comunque dimenticato il contesto temporale di riferimento, ovvero quel XV° secolo.“Gli Statuti, pur nella loro severità, sono ispirati ai principi dell’Umanesimo, quindi al rispetto dell’Uomo – si legge tra l’altro nel regolamento della Festa al Capitolo 4 –   Sono un codice penale e civile elaborato nel 1416 dal notaio e primo Podestà della Terra di Piano – Ser Santi di Giovanni da Lucignano – inviato dalla Repubblica senese con la collaborazione di alcuni “prudenti uomini” di Piano Castagnaio. Ogni articolo veniva proposto, discusso e approvato dal Maggior Consiglio costituito da tutti i capifamiglia chiamati nella piazza del Comune o in Santa Maria Assunta “a suono di campana e voce di messo”. Furono redatti prima in latino e sono conservati nell’Archivio di Stato di Siena, poi furono trascritti in volgare. In questa versione, di agevole lettura, sono conservati nell’archivio storico del Comune.” La Piazza del Castello sarà pronta per ospitare quella che rimane una Festa con chiari riferimenti storici, omaggiata dalla presenza dei tanti figuranti del Magistrato delle Contrade e da un torneo di abilità con musici e sbandieratori in costume di Contrada. Alle 21, la lettura dell’atto notarile del 1416 e l’inizio del torneo di Asta e Bacchetta.  (www.magistratocontradepiancastagnaio.it)]]>

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