Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 12/04/2019
Sabato 13 e Domenica 14 per la prima volta i festeggiamenti
La Contrada del Coro alla fine ha scelto il suo protettore, il suo santo patrono: è San Martino Papa e martire della Chiesa (di Todi e diacono della Chiesa romana, eletto alla morte di Teodoro il 13 maggio 649), la cui ricorrenza annuale è il 13 Aprile. Una scelta maturata nel tempo dalla Contrada dello Stretto, valutata tra le diverse figure che da tempo erano oggetto d’esame e di confronto.
San Martino verrà festeggiato per la prima volta Sabato 13 e Domenica 14 prossimi dalla Contrada del Coro: due giorni attesi dove, i contradaioli, si ritroveranno assieme in una nuova esperienza, in un cammino augurale di tradizione tutto da scoprire.
La scelta su San Martino è motivata dal fatto che, nel territorio assegnato inizialmente al Coro alla ripresa del Palio nel 1979, quando ci fu un temporaneo ampliamento dei confini della quattro Contrade pianesi, si trova la piccola e antica chiesina di San Martino, oggi sconsacrata e inglobata all’interno della proprietà privata dei Falsetti. Da molti anni, i confini delle Contrade, sono rientrati quasi completamente all’interno delle mura, ma, la zona popolare di San Martino, posta dinanzi all’Apparita, così come gli insediamenti urbani e produttivi lungo la via Fonte Natali, è rimasta nella mentalità popolare, almeno simbolicamente, territorio della Contrada del Coro, tant’è che vi hanno abitato o vi abitano molti contradaioli tra cui anche Priori e Capitani, tra cui l’attuale Marco Bagno.
“San Martino è una zona che, pur fuori le mura, è tradizionalmente appartenente alla nostra Contrada – ci dice il Priore Bagno – Martino è dunque un Santo che crediamo ci rappresenti. Qui vivono molti nostri contradaioli e altri sono legati alla nostra Contrada al di là dei confini cambiati nel tempo. La scelta non era semplice, non avendo, dei riferimenti nel nostro territorio, a differenza delle altre Contrade. Abbiamo cercato una figura che ci rappresentasse sotto diversi aspetti, senza fare, dentro di noi, particolari differenze tra San Martino e San Martino Papa due figure che, in fondo, sono entrambe santificate e quindi esempio di atteggiamenti positivi verso il prossimo. Il senso è in questo ma anche in altri riferimenti che esporremo Sabato, durante il Battesimo Contradaiolo (più di 10 i nuovi battezzati ndr), che faremo proprio nella fontanina accanto alla chiesina, che la famiglia Falsetti ha voluto, con senso di appartenenza e cortesia, realizzare e donare alla nostra Contrada. Quest’anno – prosegue Marco Bagno – la Festa si inserisce proprio nei giorni che ci porteranno alla Pasqua, con la Domenica delle Palme del 14. Per questo abbiamo convenuto con il Parroco Don Gianluca Emidi, di osservare orari consoni, cercando di trovare il giusto equilibrio negli appuntamenti. Inoltre, la Messa dedicata a San Martino verrà officiata in San Filippo Neri, territorio della Contrada Castello, a cui portiamo il nostro rispetto che dimostreremo, attraversando il loro territorio per recarci in chiesa senza il fazzolettone al collo“. (Note su San Martino Papa: www.santiebeati.it)
Il programma prevede per Sabato 13 Aprile la Santa Messa (ore 17 – San Filippo Neri), la partenza (ore 18.15) del Corteo Storico da Via del Coro fino a raggiungere San Martino percorrendo Via Fonte Natali e un Apericena presso la cantina “L’Aquilotto” di Via dei Fabbri (ore 20.30), organizzata dai Giovani della Contrada. Domenica 14 (ore 12), il Battesimo Contradaiolo presso S. Martino e il Pranzo in Onore del Santo Patrono (ore 13) presso la sala polivalente (ex bocciodromo – are sportiva di Piancastagnaio).
Per il pranzo è obbligatoria la prenotazione presso L’Appalto (Piazza Belvedere), Colpo di Testa (Via Umberto I°) o direttamente telefonando alla Segreteria della Contrada al 3388110520.
Tutto è ormai pronto: la Contrada è imbandierata a festa, i braccialetti sono già montati per essere accesi, le tavole attendono di essere imbandite. Si sentirà il suono del rullante e i canti dei contradaioli.
Una nuova storia per il Coro e per la stessa Piancastagnaio dove, le Contrade, confermano, ancora una volta e con atti concreti, una realtà che va ben al di là di ogni parola e dove l’appartenenza, è la vera essenza e motivo di vivere più che di esistere.