Ieri sera la Contrada dello Stretto ha festeggiato la vittoria del Palio 2017. Tantissimi i Contradaioli e decine di ospiti L’occasione è grande, importante e al Coro non si fanno sfuggire di renderla ancora più sontuosa. Un ex spazio industriale letteralmente ricoperto dai volti dei coresi, scenografia e contributi audio e video mozzafiato, oltre al grande impegno e sforzo della cucina. Una “Grande Cena della Vittoria” come loro stessi, negli inviti, l’avevano definita. Queste sono le occasioni in cui si tirano le somme di un anno, il 2017 che per Piancastagnaio è stato difficile e nello stesso tempo importante, combattuto e fatto di scelte forti, non sempre appoggiate e condivise dalle quattro Contrade. Ma, il Palio, è anche questo e come il Verrocchio era certo, all’abbassarsi del canape il 18 Agosto, tutto era rientrato nei ranghi del Palio vero, quello corso e vinto, poi, appunto dal Coro. I rossoneroro, ieri sera hanno ripercorso, non solo con le immagini ma anche con i discorsi del Capitano e del Priore, questo 2017; anzi, sono partiti dalla delusione del 2016 per approdare alle immagini della galoppata di Bonantonio e del ringraziamento in Chiesa. Un percorso che li ha portati dalla purga alla vittoria nel microcosmo del Coro e che nel macrocosmo Palio di Piancastagnaio, ha segnato il passaggio dai puri ai mezzi e all’accorciamento della lunghezza del tracciato. Ma quello che è stato ormai è passato; quella di ieri, è stata la sera della celebrazione di una vittoria ottenuta da una Contrada e da una dirigenza in cerca di riscatto e desiderosa di segnare un altro ciclo vincente come quelli del passato; è la serata di Tremendo, che ha ritrovato la vittoria con convinzione e tranquillità ed è la serata per l’ospite “mancante” ma più amato ed osannato: Bonantonio da Clodia. Ed è anche la serata con cui si guarda là futuro del Palio e del Coro, grazie al grande spazio dato ai bambini; il loro ingresso è sottolineato dalle parole di chi presenta: le Contrade sono il fiore all’occhiello di Piancastagnaio. Cantano i bambini sotto il tavolo d’onore, l’emozione è condivisa non solo dai Coresi ma anche da chi, come noi il Palio lo racconta, lo vive, lo respira e ha la fortuna di incrociare mille volti, mille storie e imparare ad amare queste realtà in ogni sfumatura. Ecco, questa è la voglia del Coro, emersa nella grande cena; guardare al futuro con serenità. Tanti gli ospiti, volti senesi, astigiani, amici incontrati negli anni; segno che questo piccolo circo crea legami che vanno oltre e diventano piacere di condividere le gioie l’uno dell’altro. Commosso, a tratti sopraffatto dal turbine di gioia, il Capitano, Davide Coppi, che da subito non nasconde la voglia di continuare la storia del Coro accanto a Francesco Caria. Rimangono negli occhi le immagini degli abbracci, i visi dei bambini, i canti dei ragazzi , le lacrime di commozione e quel Palio, quel cencio con il fazzolettone nero rosso e oro legato. Per il Palio di Piancastagnaio, il complesso 2017 è archiviato: oggi è già Palio del domani. Ed è dopo serate come questa che il Verrocchio può dire ancora con più convinzione: “Un paese con un Palio, è un paese migliore.” [gallery link="file" columns="6" ids="35139,35138,35136,35135,35144,35146,35147,35148,35149,35150,35151,35152,35153,35155,35156,35157"]]]>
Piancastagnaio. La grande festa del Coro: gioia e lo sguardo al futuro
- Autore dell'articolo:Marco Conti
- Articolo pubblicato:08/10/2017
- Categoria dell'articolo:Amiata SI / Piancastagnaio
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