Piancastagnaio. La "Notte delle Bandiere", apre i giorni del Palio

In Piazza de l’Orologio, il luogo dell’incontro e non del confine in una cerimonia nei 600 anni dagli Statuti e nei 40 anni di Palio corsi ininterrottamente dal 1979 A Piancastagnaio inizia a salire la febbre da Palio. Anche se ad oggi nessuna prova dei cavalli è stata fatta e una sola Contrada, il Coro, ha ufficializzato il proprio fantino nella persona di Andrea Mari, i popoli delle Contrade attendono la  “Notte delle Bandiere” di domani, 1 agosto, quando, nella centralissima Piazza de l’Orologio, si ritroveranno per issare il proprio simbolo, la bandiera, definendo i propri confini attraverso l’esposizione lungo i perimetri territoriali. Una cerimonia che, attraverso la bandiera, vuole risaltare il significato di una Festa che trova nella competizione e nella rivalità tra le Contrade, il senso d’unione di un’intera comunità o. almeno questo. è il valore originario di quando, pochi anni fa, la “Notte delle Bendiere” fu proposta dall’allora Rettore del Magistrato delle Contrade, Marco Bagno, e condivisa dall’Amministrazione Comunale e le stesse Contrade. Tutto il cerimoniale ruota attorno la bandiera, simbolo del territorio e dei suoi abitanti, usato nel disegno del confine, ritenuto inviolabile e intoccabile, come sacrilego. E’ il simbolo che, ridotto in un fazzolettone, portano indosso, al collo, sulla spalla, sui fianchi i Contradaioli durante i giorni del Palio e delle Feste, ma, in questa notte, è il simbolo del “passaggio del comando” della Contrada tra il Priore e il Capitano, a indicare il momento della strategia e della volontà di vittoria. Tre le figure che toccheranno la bandiera in un passaggio di mani continuo, consegnata dal Difensore al Priore e da questi al Capitano, che ne raccoglie le motivazioni ed il valore, issandola nel primo porta bandiera a confine. Il tutto nella Piazza che storicamente è punto d’incontro delle quattro Contrade Castello, Voltaia, Coro e Borgo, rappresentando quel punto d’unione che supera i confini territoriali e le rivalità, in una serata che quest’anno assume significati ancora più particolari, vista la ricorrenza dei 600 anni dalla ratifica in sede notarile, degli Statuti della comunità di Piancastagnaio, che iniziarono a regolare con forme democratiche la vita civile del paese e dove la società pianese era identificata nei quattro territori, poi chiamate anche Contrade. La “Notte delle Bandiere”, dunque,  inizierà a scandire i tempi della Festa, tra il suono dei tamburi e soprattutto lo sventolio delle bandiere che andranno a colorare il Paese tra le speranze dei Contradaioli.  Una “notte” di poche parole, di molti “cori”, capace di far sognare i  contradaioli tra la buona sorte e la speranza di vittoria. Riportiamo il servizio realizzato lo scorso anno, in collaborazione con la TV Tele Idea di Chianciano Terme ]]>

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