Amiatanews: Piancastagnaio 08/06/2019
Una “settimana verde” concluderà il progetto pedagogico proposto dalle educatrici del Nido d’Infanzia
Le educatrici del Nido d’infanzia di Piancastagnaio, hanno proposto per l’anno scolastico un progetto pedagogico articolato sulla favola “L’ape Gelsomina alla ricerca della sua famiglia”.
“Insieme ai bambini – ci spiega l’educatrice Lorenza Coppi – abbiamo realizzato gli animali presenti nella favola, attraverso l’utilizzo di cartone e altri materiali di riciclo con l’ape Gelsomina fatta con la carta pesta così come gli ambienti in cui vivono, come la stalla, l’ovile, il gallinaio con forme tridimensionali”.
Il progetto si concluderà con una coinvolgente iniziativa per i piccoli del nido che le maestre hanno proposto ai genitori: “Per concludere il progetto abbiamo proposto ai genitori una settimana verde in collaborazione con l’azienda agricola di Francesco Monaci di Castel del Piano – prosegue la Coppi -. I bambini potranno potranno così vedere alcuni animali come oche, papere con i propri pulcini, caprette e avvicinare un poni che Monaci porterà nel giardino del nostro nido. L ‘ultimo giorno sarà dedicato alla costruzione dell’arnia; i bambini assaggeranno il miele e potranno provare l’abbigliamento dell’apicoltore che passerà con loro una bellissima giornata che riporta alla favola dell’ape Gelsomina”.
Questi giorni saranno all’insegna di alcuni principi guida del progetto pedagogico. “I bambini hanno bisogno di vedere, toccare e sperimentare per capire e crescere. Come ci insegna Maria Montessori, la mano è il primo strumento che il bambino deve imparare a usare; cosa c’è di meglio se non toccare gli animali che popolano l’immaginario dei bambini? Del resto proprio la Montessori, ricordava come i bambini vivano molto lontani dalla natura e hanno poche occasioni di entrare in intimo contatto con essa o di averne una diretta esperienza. Secondo noi il bambino è istintivamente attratto dagli essere viventi e ama prendersene cura questo sviluppa in lui un atteggiamento attento e sollecito. Assecondando la curiosità per la vita che lo circonda possiamo fornirgli delle informazioni concrete e stimolanti quindi il bambino con questa attività che proporremo sarà contento di comprendere e capire ciò che ha visto e gli è stato raccontato nella favolina”, conclude Lorenza Coppi.
“Insieme ai bambini – ci spiega l’educatrice Lorenza Coppi – abbiamo realizzato gli animali presenti nella favola, attraverso l’utilizzo di cartone e altri materiali di riciclo con l’ape Gelsomina fatta con la carta pesta così come gli ambienti in cui vivono, come la stalla, l’ovile, il gallinaio con forme tridimensionali”.
Il progetto si concluderà con una coinvolgente iniziativa per i piccoli del nido che le maestre hanno proposto ai genitori: “Per concludere il progetto abbiamo proposto ai genitori una settimana verde in collaborazione con l’azienda agricola di Francesco Monaci di Castel del Piano – prosegue la Coppi -. I bambini potranno potranno così vedere alcuni animali come oche, papere con i propri pulcini, caprette e avvicinare un poni che Monaci porterà nel giardino del nostro nido. L ‘ultimo giorno sarà dedicato alla costruzione dell’arnia; i bambini assaggeranno il miele e potranno provare l’abbigliamento dell’apicoltore che passerà con loro una bellissima giornata che riporta alla favola dell’ape Gelsomina”.
Questi giorni saranno all’insegna di alcuni principi guida del progetto pedagogico. “I bambini hanno bisogno di vedere, toccare e sperimentare per capire e crescere. Come ci insegna Maria Montessori, la mano è il primo strumento che il bambino deve imparare a usare; cosa c’è di meglio se non toccare gli animali che popolano l’immaginario dei bambini? Del resto proprio la Montessori, ricordava come i bambini vivano molto lontani dalla natura e hanno poche occasioni di entrare in intimo contatto con essa o di averne una diretta esperienza. Secondo noi il bambino è istintivamente attratto dagli essere viventi e ama prendersene cura questo sviluppa in lui un atteggiamento attento e sollecito. Assecondando la curiosità per la vita che lo circonda possiamo fornirgli delle informazioni concrete e stimolanti quindi il bambino con questa attività che proporremo sarà contento di comprendere e capire ciò che ha visto e gli è stato raccontato nella favolina”, conclude Lorenza Coppi.