Piancastagnaio. Le celebrazioni per il 25 Aprile

Gli appuntamenti organizzati dall’Amministrazione Comunale e dall’ANPI. La Rocca sarà illuminata dai colori nazionali. La nuova edizione del fascicolo “I nostri caduti per la libertà e la democrazia”. Siamo alla vigilia di una della Festa Nazionale del 25 Aprile, data simbolo istituita ufficialmente nel 1949, per celebrare la fine dell’occupazione tedesca in Italia, del regime fascista e della Seconda guerra mondiale avvenuta nel 1945. Il 25 Aprile fu il giorno della liberazione delle città di Milano e Torino, da parte dei partigiani del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, anche se la guerra continuò fino ai primi giorni di Maggio dello stesso anno. Seguendo la cronologia degli appuntamenti celebrativi previsti a Piancastagnaio, le celebrazioni inizieranno con l’omaggio dell’Amministrazione Comunale ai caduti della Guerra; due corone di fiori verranno poste il 25 mattina ai piedi dei due monumenti simbolo dei caduti militari e civili della guerra, quello ai Giardini Nasini, il monumento ai caduti della Guerra e quello all’incrocio tra Viale Roma e Viale Florindo Guerrini, i cosi chiamati, anche al tempo “i garagi”, dove fu costruito il monumento a ricordo dei  partigiani Stolzi e Guerrini. Quest’anno, l’Amministrazione Comunale, a ricordo e rispetto del significato della ricorrenza, illuminerà nelle notti del 24 e 25 Aprile la Rocca Senese Aldobrandesca, il monumento più rappresentativo di Piancastagnaio. Anche lo spettacolo di chiusura della stagione teatrale, che si è tenuto al Vittorino Ricci Barbini Sabato 21 Aprile u.s. è stato scelto dall’Amministrazione Comunale a ricordo del 25 Aprile, ha avuto momenti momenti dedicati proprio ai giorni della Liberazione e della Guerra con canti di origine popolare. Piancastagnaio_Monumento_Caduti_Giardini_Nasini_DSC_8718 Quest’anno, l’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Piancastagnaio, ha organizzato per la mattina del 25 Aprile alcuni appuntamenti rievocativi e di riflessione: alle 10.30, ci sarà il raduno in Piazza Matteotti (Piazza de’ l’Orologio) a cui seguirà (ore 11.00) il corteo con la deposizione a ricordo dei partigiani e dei caduti. Al termine (ore 11.30), in Piazza Castello, presso il Centro Anziani ci sarà la presentazione dell’opuscolo “I nostri caduti per la libertà e la democrazia”, alla presenza del Segretario ANPI della Provincia di Siena, Riccardo Margheriti. Il documento, curato da Francesco Serafini, è un aggiornamento di quella presentata nel 2011 dalla stessa ANPI di Piancastagnaio e dalla locale Biblioteca Comunale. In tutto 36 pagine che in 11 capitoli, affrontano sotto l’aspetto storico, sociale e rievocativo gli accadimenti del 1943/44 che portarono alla liberazione di Piancastagnaio del 19 Giugno del 1944, a poco più di tre mesi, da quell’8 di Marzo, che vide l’eccidio dei partigiani Florindo Guerrini e Libero Stolzi (www.amiatanews.it/piancastagnaio-8-marzo-1944-73-anni-fa-leccidio-dei-partigiani-florindo-guerrini-e-libero-stolzi/) “Gran parte delle narrazioni dei cittadini, testimoni del tragico evento, sono state raccolte dagli alunni dell’Istituto Comprensivo di Piancastagnaio nell’anno scolastico 2000/2001 – si legge nel documento – . Le Classi Quinta A e B della Scuola Primaria di Piancastagnaio sono, invece, gli autori delle poesie (33 quelle pubblicate ndr)  che corredano questa pubblicazione , scritte nell’anno scolastico 2016/2017. Altre testimonianze, curate direttamente dalla locale Sezione dell’ANPI, sono state aggiunte nel corso del tempo.” Il fascicolo comprende anche un doveroso ricordo di due esemplari figure democratiche: Angelo Ferrazzani, il giovane intellettuale che immolò la propria vita combattendo nei Corpi Volontari della Libertà Alba_Serafinie quella di Alba Serafini (novità di questa seconda edizione), perseguitata fin da giovanissima dal regime fascista e combattente fin dall’inizio nelle formazioni partigiane della Capitale. All’interno, molte le testimoniane riportate; ne ricordiamo i nomi: Alisio Sotlzi (il fratello di Libero); Giuliano delle Macchie, Anna Farnetani, Brunero Dionisi, Annito Scapigliati, Silvano Rossetti, Giuseppina Vagaggini, Francesca Morazzini, Quinta dei Segati, Francesca Tosti, Tito Paganini, Finisia Morazzini, Paolo Santelli, Ubaldo Tollapi, Mario Cortini, Sergio Guerrini (nipote di Florindo), Elsa Ponzuoli. Tra le pagine che raccontano la storia del tempo, quella dedicata alla Brigata Spartaco Lavagnini, nata nel 1943 e presente sull’Amiata con il distaccamento “Ovidio Sabatini”, a cui si devono una importanti azioni tra cui il sabotaggio, nel 1944, di una stazione radio posta sulla Vetta della montagna presidiata da circa 60 soldati tedeschi. Per ritorsione, il giorno successivo i militari della Wermacht fecero saltare la suggesstiva e imponente Croce di ferro collocata sulla vetta.]]>

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