Misericordia, Comune e Parrocchia, insieme per aiutare concretamente e ordinatamente i terremotati. Il punto di raccolta operativo da questo pomeriggio. E’ possibile consegnare prodotti senza glutine. L’Amiata si mobilita con iniziative a sostegno di una tragedia che coinvolge l’intera nazione Come tutti i Comuni dell’Amiata, anche Piancastagnaio, che riportiamo ad esempio, si è prontamente data da fare per organizzare punti di raccolta e informativi in aiuto delle popolazioni del Lazio, dell’Umbria e delle Marche, colpite gravemente dal terremoto nei giorni passati. Amministrazione Comunale, Misericordia e la Parrocchia, hanno organizzato un centro di raccolta per beni di prima necessità, indispensabili per sopperire alle necessità primarie come il mangiare, il bere, il dormire e l’igiene. Il Comune ha messo a disposizione i locali della ex biblioteca, sottostanti la Saletta Comunale, aperti al mattina e nel pomeriggio, (9-12 e 15-19), dove i cittadini potranno portare il proprio contributo in termini di beni materiali. Tutto è comunque già stato attivato in giornata e le persone, ricevute e coordinati dai volontari della Misericordia, che si occupano anche della catalogazione e smistamento dei beni ricevuti, hanno già donato il materiale richiesto. E’ possibile la consegna presso la stessa sede della Misericordia (Via Garibaldi) o chiamare in caso di impossibilità a portare il materiale di persona. Questi i beni di prima necessità da considerare, così da poter al meglio contribuire: vestiario nuovo, beni per l’igiene personale (shampoo, bagnoschiuma, dentifrici, spazzolini da denti, spugne, …) oltre ad asciugamani, accappatoi nuovi, cibi e bevande a lunga conservazione (anche per ciliaci), effetti letterecci nuovi (lenzuola, coperte, federe, cuscini, …). Per qualunque chiarimento o necessità è possibile contattare il 338 4800517 “La raccolta è ben organizzata e devo ringraziare l’Amministrazione Comunale e la Parrocchia di Piancastagnaio, oltre ai volontari e i dipendenti della Misericordia – ci ha detto il Responsabile della Misericordia di Piancastagnaio Pietro Bellini – Un risposta importante, data in breve tempo, dopo aver ricevuto le informazioni dal coordinamento nazionale della Protezione Civile, che, per conto dello Stato, dà, istante per istante, le indicazioni necessarie. Dagli attimi successivi al terremoto, – continua Bellini – sono in contatto con il Sindaco Luigi Vagaggini, concordando sulle cose da fare. Per la raccolta, volevo evidenziare il forte impegno della Parrocchia di Piancastagnaio, attraverso Don Gianluca Emidi, come del resto Don Gianpietro Guerrini al Saragiolo, entrambi presenti all’iniziativa. Cerchiamo di fare del nostro meglio, in un’attività che ha un’importanza fondamentale. Ogni cittadino può dare un aiuto nel ricevere i beni che verranno consegnati, affiancandosi ai volontari della Misericordia. E’ ora il momento di organizzare anche il futuro per questi nostri connazionali disperati per l’accaduto, per le centinaia di lutti e feriti, per la perdita delle proprie abitazioni. La Misericordia ha il dovere, il ruolo di prestare tutta se stessa, nel rispetto anche delle indicazioni che riceviamo costantemente. L’inverno è molto vicino in quelle zone appenniniche – ci dice sempre il Responsabile della Misericordia – Dunque ora è il momento di prepararci al meglio, con la raccolta dei beni richiesti pensando anche alla richiesta di intervento e presenza futura nei posti colpiti dal sisma. Ricordo di consegnare sempre roba nuova, non usata – conclude il Bellini – Questo è molto importante per una questione igienica, fondamentale in questi casi, dove molte persone si trovano a convivere insieme, in spazi ristretti e con abitudini diverse. La raccomandazione è anche quella di donare beni alimentari a lunga conservazione (le provviste se non necessarie oggi, lo saranno nelle prossime settimane), evitando contenitori che possano facilmente rompersi come il vetro o materiali facilmente sottoposti a danneggiamento, che, oltre alla perdita del prodotto, potrebbero causare contaminazioni batteriche agli alimenti.” Bellini ha anche voluto dare un’indicazione importante a tutti coloro che, spinti dalla nobile volontà del volontariato e dell’aiuto al prossimo, ovvero quella di non partire senza esser stati prima coordinati da chi istituzionalmente è tenuto a fare. “Passati i primissimi giorni dalla forte emotività, dobbiamo renderci conto che oltre all’emergenza dei soccorsi, siamo sempre in una fase di assoluta emergenza, dove è indispensabile non creare confusioni di ruoli. L’Italia è considerata a livello internazionale un esempio in queste tragedie. Nella disgrazia è questa comunque una cosa estremamente positiva e importante, ma che ha necessità di un coordinamento e un rispetto assoluto dei ruoli. Sono convinto che tutti faremo tutto ciò che è possibile e necessario.” Anche la Pro loco di Piancastagnaio, ha messo a disposizione la propria ampia tensostruttura, ideale e collaudata copertura, tra l’altro modulare, dove, al proprio interno, è possibile soddisfare molte necessità. Come comunicato e pubblicato da alcuni organi di informazione (www.centritalianews.it), ricordiamo che i Sindaci di Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia, Radicofani, San Quirico d’Orcia e Piancastagnaio, nell’esprimere la massima solidarietà ai cittadini dei territori devastati, hanno deciso di coordinare le azioni di sostegno attraverso il servizio di protezione civile dell’Unione dei Comuni dell’Amiata Val d’Orcia che è già in contatto con la Regione Toscana. La richiesta di aiuto pervenuta riguarda la disponibilità di tecnici e anche di unità amministrative che possano affiancare i soccorsi, per la verifica della stabilità dei fabbricati pericolanti e dare supporto alla logistica necessaria per coordinare i soccorsi. Immediatamente sono stati comunicati alla Regione i nominativi del personale dell’Unione e dei Comuni che da subito è disponibile a partire per le zone colpite dal sisma nel periodo 28 Agosto-7 Settembre con turni di tre giorni di permanenza.Per quanto riguarda i singoli cittadini i sindaci hanno ricordato che occorre evitare il volontariato spontaneo ;ci sono migliaia di volontari che fanno capo alle tante organizzazioni sul territorio tutte sono coordinate dalla protezione civile ed è a queste che occorre rivolgersi per un aiuto concreto e fattivo. ]]>