Piancastagnaio. Palio: Borgo trionfa con Valter Pusceddu e Ultimo Baio.

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 18/08/2018
L’opera di Sergio Staino va alla contrada che ha dato i natali all’artista. Il Capitano Antonio Angelini, al suo primo mandato, appende l’undicesimo cencio nel museo de La Pinetina. Distrazione sul conteggio dei giri.

La Contrada del Borgo ha vinto il Palio di Piancastagnaio con Valter Pusceddu e Ultimo Baio.
Un Palio dai molti esordienti: tre anglo arabi (Ultimo Baio, Cristallo da Clodia, Umatilla);  un fantino, Andrea Coghe, per la prima volta a Piancastagnaio e in Coro;  due prime volte tra i Capitani, ovvero Antonio Angelini (Borgo) e Matteo Bocchi (Voltaia).  Una sola conferma, Dino Pes su Ribelle da Clodia in Castello.
Un Palio che dopo mezzo giro, ha subito messo in chiaro le cose, presentando l’atteso duello tra le due rivali, Borgo e Castello, protagoniste assolute della corsa.
Così al canape agli ordini del mossiere Davide Busatti: Voltaia con Giuseppe Zedde su Cristallo da Clodia; Borgo con Valter Pusceddu su Ultimo Baio; Castello con Dino Pes su Ribelle da Clodia e Coro con Andrea Coghe su Umatilla.
Una mossa piuttosto lunga, circa 45 minuti, con una invalidata da Busatti, che ha visto le quattro Contrade studiarsi, senza particolari forzature o problemi tra i canapi, che hanno portato a una partenza regolare dall’allineamento pressoché perfetto, con la fortissima uscita dai canapi di Borgo, seguita da Voltaia e da Coro, quest’ultima subito affiancata da Castello. Una situazione che, come dicevamo, dopo circa mezzo giro, a metà della prima curva, già delineava l’andamento futuro della corsa (“quattro giri di pista più lo spazio tra la partenza e l’arrivo posto a metà della dirittura immediatamente successiva alla partenza”), con Borgo avanti e Castello subito dietro dopo aver passato all’esterno Voltaia, a conferma della forza di Ribelle da Clodia.
Già lungo la dirittura delle “vecchie tribune”, il Palio era ben chiaro con Borgo avanti e Pusceddu in totale controllo della rivale, su uno splendido Ultimo Baio; una situazione che all’inizio è sembrata ricordare il Palio 2018 che vide una combattiva alternanza tra le due (la vittoria andò a Voltaia che approfittò della rivalità) ma che, in realtà, ha visto Borgo sempre in testa, conscia della sua forza e di quella del suo mezzosangue; dietro di lei Castello con Dino Pes che ha cercato in tutti i modi di passare chiedendo il massimo a Ribelle da Clodia senza però riuscire ad affiancare la rivale. Dopo poco più di due giri, Voltaia e Coro, erano già distanziate con Voltaia a controllare la rivale, forse in attesa di una possibile (quanto improbabile) situazione favorevole come quella di un anno fa.

Un Palio entusiasmante con il pronosticato duello tra Borgo e Castello, durato per tutta la corsa e anche più, visto che il segnale di fine corsa (il mortaretto)  è stato dato a corsa finita “da un pezzo”, ovvero al giro precedente quando è sembrato sentire il suono della campana che annunciava l’ultimo giro. “Suona, suona campanina, che per me non suoni mai…”, avrà pensato qualcuno. Una situazione ad alto rischio per tutti, dove la maturità e la coscienza dei popoli delle Contrade ha ben contrastato… l’inconveniente.

Quattro cavalli di alta levatura, come sempre o quasi è al Palio di Piancastagnaio, vista anche la sua lunghezza (circa 1500 metri) e il fondo sabbioso alto circa 15 centimetri. Dei quattro solo Ribelle da Clodia (probabilmente l’anglo arabo più potente attualmente in circolazione negli ippodromi) si ripresentava per la seconda volta consecutiva sull’Amiata. Gli altri tutti all’esordio con Ultimo Baio, di proprietà del buon Mirco Tognetti, salito a Piancastagnaio in ottima forma grazie all’allenamento di Simone Mereu, tra l’altro vincitore a Piancastagnaio nel 2013 proprio nella Contrada di Castello, a conferma di come il destino sia nel Palio sempre uno dei principali protagonisti. Da ritenersi incoraggiante la prova del giovane Cristallo da Clodia con un Giuseppe Zedde consapevole dell’inesperienza in provincia del suo cavallo che, quando è rimasto libero di correre senza preoccupazioni particolari per Voltaia vista la posizione di vantaggio sull’avversaria, è sembrato riuscire a far ben galoppare Cristallo riuscendo a guadagnare qualche metro anche da chi lo precedeva. Il Coro è giunto distante dalle altre, anche perché la pur forte Umatilla, non ha potuto esprimersi al meglio, visto anche l’inconveniente subito durante la Prova della vigilia (provaccia) quando Giovanni Atzeni ha cercato di passare all’interno la rivale Voltaia, urtando urtando con la cavalla un “becco” della staccionata e toccando la base in legno. Una prova che ha condizionato di molto questo Palio visto che lo stesso Giovanni Atzeni, ha dovuto rinunciare a correre per un leggero edema all’occhio causato da uno “scambio di cortesie” con Giuseppe Zedde durante la prova. Un cambio di monta e una situazione inaspettata, in particolare per il Capitano del Coro Alessandro Vinciarelli, cha ha avuto un peso non indifferente nella corsa. Un esordio non facile quello di Andrea Coghe “Tempesta”,  figliolo di quel Massimo Coghe detto “Massimino”, che proprio 20 anni fa, nel 1999, vinse proprio in Borgo il Palio con Marachillad.

Quella di Borgo, è una vittoria che ha visto un super Valter Pusceddu, presentatosi in ottima forma a Piancastagnaio indossando ancora una volta il giubbino oro-azzurro della Contrada della Pinetina, con cui ormai ha un legame speciale, più che professionale o affettivo. Una vittoria del Capitano Antonio Angelini e dei suoi fidati, del Priore Simone Visconti e del Difensore Lucia Sbrolli, tutti chiamati a superare un momento difficile dopo le complesse e complicate elezioni del rinnovo delle cariche dello scorso inverno.

Il Palio di Sergio Staino, dedicato alla Madonna di San Pietro, ha così preso la via di “casa”, visto che il grande artista, chiamato dal Sindaco Luigi Vagaggini a realizzare il panno pianese, è nato proprio in Borgo, passando qui i primi anni di vita prima di trasferirsi in quel di Firenze. E il caso vuole… guarda caso… che, la casa natia di Staino, sia a pochi metri da quella attuale del Capitano Antonio Angelini, riuscito a portare avanti con caparbietà e abnegazione una situazione non semplice dopo la sua nomina, avvenuta pochi giorni dopo l’elezione di Stefano Gessani che aveva scelto di rassegnare le proprie dimissioni dalla Capitaneria. Uno strappo interno che la vittoria potrebbe aver ricucito o ricucire in futuro: i successi, si sa,  aiutano. Il tutto, magari, anche grazie anche all’immagine restaurata proprio quest’anno della “Madonnina di Borgo”, raffigurante quella di San Pietro, ad opera di Alessandra Letteri, l’artista di Pitigliano che aveva realizzato, tra l’altro, il Palio pianese 2018. Anch’ella è a pochi passi dalla casa di Capitano Angelini… se non sono destini o segni divini questi…

Molto da dire e diremo ancora su questo Palio, corso a 40 anni da quel 1979, anno in cui,  dopo una lunga interruzione, venne ripresa la popolare e amata manifestazione inserita nel programma dei Festeggiamenti per la Madonna di San Pietro; quell’anno la vittoria del Coro con Bucefalo su Senatore. Una corsa quella di quest’anno che potrebbe avere dei motivi di ulteriore “storicità”, per il fatto che potrebbe essere l’ultima lungo un tracciato prima ricavato in un campo, ristretta nel tempo sempre più all’interno dello Stadio Comunale, divenuta più simile a un mini ippodromo, sempre più soggetta alle restrizioni delle normative a cui tutti si appellano a secondo. Forse anche questi i motivi che hanno portato l’Amministrazione Comunale a decidere di realizzare (finalmente), dopo essere divenuta proprietaria dell’area, una nuova pista prospiciente il Santuario della Vergine di San Pietro, per anni proposta assieme ad altre aree come quella dei centralissimi Giardini Nasini.
40 anni che non sono una “classica” cifra tonda come, ad esempio i 50, ma che potevano essere motivo di cortese e dovuto ricordo per persone, fatti ed emozioni dimenticato dalla  distrazione dell’impegno, un po’ come quella della campanella dell’ultimo giro.

Ora in Borgo i festeggiamenti per l’undicesima vittoria in questi 40anni, con i cortei festosi e la preparazione per la Cena della Vittoria che si terrà nei giorni successivi l’assegnazione del Cupello (riconoscimento alla miglior comparsa) prevista il prossimo 15 Settembre.

Di seguito:
• Video con commento del Palio
• Galleria immagini. Oltre alle nostre, le foto sono di “Scopri Piancastagnaio” e “Miriana Sala”
• Video dirette Facebook Amiatanews (ci scusiamo nel caso di improperi dovuti all’euforia del momento)

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